QUARONI, Pietro.
Gerardo Nicolosi
– Nacque a Roma il 3 ottobre 1898 da Giuseppe, ingegnere, e Sofia Pia Seitz, appartenente a una famiglia di pittori di origine bavarese trapiantatasi a Roma; i suoi [...] a Bonn, dove fu protagonista delle trattative italo-tedesche sul contenzioso finanziario e sugli indennizzi alle vittime del nazionalsocialismo, mentre nel giugno 1961 venne inviato a Londra, dove rimase sino al 1964, quando cessò dal servizio ...
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Neue Sachlichkeit
Giovanni Spagnoletti
Movimento artistico e cinematografico, la N. S. (Nuova Oggettività) ha caratterizzato la cultura tedesca della seconda metà degli anni Venti, a partire dalla Stabilisierungszeit, [...] si ritrovino proprio in quella cinematografia che era più ostile ai suoi contenuti politici, ovverosia in quella del nazionalsocialismo.
Nella generale tendenza al realismo e all'impegno avvertibile a partire dal 1925 in Germania, un capitolo a ...
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gesuiti
Guido Mongini
Il sacerdozio come milizia spirituale
I gesuiti, o Compagnia di Gesù, furono fondati da sant'Ignazio di Loyola nel 1540 e divennero molto presto uno dei maggiori ordini religiosi [...] . Di tutt'altro segno, ma non meno significativa, fu ‒ tempo dopo ‒ l'opera di attiva opposizione al nazionalsocialismo svolta dai gesuiti tedeschi, molti dei quali furono imprigionati, torturati e uccisi. In conclusione, si può affermare che ...
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realismo
Loredana Finicelli
Gianni Rondolino
Riprodurre fedelmente la realtà
Col termine realismo si intende normalmente la tendenza nelle arti figurative, nella letteratura, nel cinema, a rappresentare [...] Dix e Christian Schad in Germania. Nel corso del 20° secolo i regimi totalitari (socialismo sovietico, fascismo e nazionalsocialismo) promuovono un’arte realista, nel senso che deve rappresentare scene ben riconoscibili in uno stile chiaro e legato a ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Il termine secolarizzazione indica due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita sociale. Il primo consiste nell'autonomizzazione [...] funzionali' della religione tradizionale, in particolare alle grandi ideologie politiche contemporanee come il marxismo e il nazionalsocialismo. Questo approccio teorico, che ha avuto largo seguito in sociologia, non è stato esente da critiche ...
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(XXXI, p. 481; App. II, ii, p. 813; III, ii, p. 719; IV, iii, p.314; V, iv, p. 728)
di Roberta Tatafiore
Il termine sesso rimanda per noi occidentali a significati molteplici che oltrepassano il campo [...] risalgono agli anni Venti e Trenta (all'epoca della Repubblica di Weimar) e, dopo la tragica parentesi del nazionalsocialismo, agli anni Cinquanta e ai primi anni Sessanta. Il clima culturale del Sessantotto e degli anni immediatamente precedenti ha ...
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TEATRO (XXXIII, p. 353)
Silvio D'Amico
Il teatro di prosa (p. 369). - Nella storia del teatro di prosa, mai come in questi ultimi lustri gli appassionati della vita teatrale hanno lamentato la povertà [...] esistevano oltre 300 teatri sovvenzionati dallo stato o dagli enti locali, era ovvio che un regime totalitario come il nazionalsocialismo si proponesse di esercitare, ai proprî fini, una enorme pressione. Ma ciò è avvenuto non tanto programmando e ...
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Croce e la religione
Filippo Mignini
Il tema della religione è stato tanto poco studiato in modo sistematico e formale quanto costante e significativa ne è la presenza in tutta l’opera crociana, dai [...] della libertà (Note autobiografiche, in Etica e politica, cit., pp. 373-74). Tuttavia, anche la guerra del nazionalsocialismo tedesco sarebbe, nella stessa accezione, guerra di religione (sui dubbi e aporie di Croce riguardo alla Seconda guerra ...
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Propaganda
Denis McQuail
di Denis McQuail
Propaganda
Introduzione
Il termine propaganda ha una storia linguistica piuttosto particolare. Il vocabolo fece la sua prima comparsa come forma verbale nella [...] mussoliniana e poi nella Germania hitleriana, per promuovere rispettivamente la causa del comunismo, del fascismo e del nazionalsocialismo. Ciò che rendeva eccezionali questi casi non era solo la portata dell'azione propagandistica, messa al servizio ...
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ALMIRANTE, Giorgio
Giuseppe Parlato
La nascita e gli studi
Nacque a Salsomaggiore (Parma) il 27 giugno 1914. Il padre, Mario, regista e doppiatore, era figlio e nipote d’arte: suo padre, Nunzio, era [...] . Infine, la terza era quella che interpretava il fascismo come fenomeno europeo, legato ai miti del nazionalsocialismo, fedele alla visione tradizionalista di Julius Evola: era la destra di Rauti, fortemente antiamericana, antimoderna, la ...
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nazionalsocialismo
s. m. [comp. di nazionale e socialismo, calco del ted. Nationalsozialismus]. – Complesso ideologico (comunem. noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler, e divenuto, con la presa...
nazionalsocialista
agg. e s. m. e f. [dal ted. Nationalsozialist] (pl. m. -i). – Che si ispira ai principî del nazionalsocialismo, o li attua concretamente. In partic., partito n., partito tedesco costituito a Monaco di Baviera nell’aprile...