Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La crisi della seconda Internazionale, accresce le già forti divisioni interne al movimento [...] a forme di statizzazione o comunque di pianificazione che sembravano presentarsi come socialistiche (vedi le varie forme del nazionalsocialismo) confondendo ancora più le menti sulla vera essenza di un movimento ‘socialista’” (Franco Lombardi). Ma di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Mario Toscano
Francesco Perfetti
Come storico, Mario Toscano ha fornito un contributo fortemente innovativo, anche sul piano della metodologia storiografica, agli studi sulle relazioni internazionali [...] degli Affari esteri, egli effettuò una minuta ricostruzione delle fasi che portarono alla stipula dell’alleanza con il nazionalsocialismo, a partire dalle elusive risposte di Benito Mussolini ai primi generici approcci di Adolf Hitler in occasione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Non esiste una sola danza del Novecento, ma tante danze diverse, che rispecchiano e [...] padroni del mondo, intenti a decidere il destino di tutte le genti intorno a un tavolo da gioco. Costretto dal nazionalsocialismo a lasciare la Germania, Jooss vi ritorna nel 1949, quando riapre a Essen la Folkwang Tanzschule, linfa vitale del teatro ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Localizzazioni cerebrali, neurone e neurocibernetica
Michael Hagner
Localizzazioni cerebrali, neurone e neurocibernetica
Alla fine [...] primo terzo del XX secolo.
Neurochirurgia
Le ambizioni politico-scientifiche di Vogt ebbero fine con il nazionalsocialismo, ma la sua neurologia di impianto interdisciplinare rimase esemplare, come dimostra soprattutto la fecondità scientifica dell ...
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SPIRITO, Ugo
Alessandra Tarquini
– Nacque ad Arezzo il 9 settembre 1896, da Prospero, ingegnere, e da Rosa Leone.
Trascorse l’adolescenza tra Caserta e Chieti; in quest’ultima città frequentò il liceo [...] il corporativismo del 1932 avessero influenzato il dibattito culturale degli altri Paesi europei, e in primo luogo del nazionalsocialismo. Da allora, a suo parere, la cultura italiana aveva espresso critiche rigorose contro l’idealismo, e il pensiero ...
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Europa
È uno dei continenti minori, e a dispetto della sua fisionomia aperta, di propaggine peninsulare dell’Eurasia, ha sviluppato caratteri culturali molto specifici. Fin dall’antichità l’E. ha raccolto [...] e media borghesia, in Italia (1922) e nella neonata Repubblica tedesca di Weimar (1933) si instaurarono fascismo e nazionalsocialismo, due regimi totalitari di destra, che esercitarono larga influenza e numerose imitazioni nella maggior parte dell’E ...
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Da patria a nazione
Alessia Ceccarelli
Il termine «patria» deriva dall’espressione latina terra patria, che in origine avrebbe designato eminentemente un vincolo giuridico-patrimoniale, ovvero la terra [...] patria diedero un contributo ulteriore i regimi totalitari sorti nel secolo successivo. Da un lato, fascismo e nazionalsocialismo, che trasformarono il culto della patria, inteso anche come recupero e spregiudicata manipolazione della storia e delle ...
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Stato
Massimo L. Salvadori
L’organizzazione della vita collettiva
Lo Stato è l’organizzazione politico-istituzionale e giuridica di una comunità che esercita il potere sovrano in un determinato territorio [...] purezza di una ipotetica razza italica.
Lo Stato nazista come forma estrema del totalitarismo
Lo Stato nazionalsocialista (nazionalsocialismo) ha rappresentato insieme con quello sovietico la forma estrema di totalitarismo. Dopo la presa del potere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Premio Nobel per la letteratura nel 1929, Thomas Mann è uno dei maggiori narratori [...] assumere la struttura di una tetralogia. Politicamente prende posizione in maniera sempre più decisa per la Repubblica e contro i nazionalsocialisti in rapida ascesa. Nel 1929 riceve il Nobel per la letteratura, per I Buddenbrook e non per il romanzo ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] , per quanto dura e sistematica essa sia stata; le radici del fenomeno risalgono quanto meno ai tempi del nazionalsocialismo, che per primo tentò (non senza successo, per quanto momentaneo) di sostituirsi al cristianesimo come religione popolare ...
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nazionalsocialismo
s. m. [comp. di nazionale e socialismo, calco del ted. Nationalsozialismus]. – Complesso ideologico (comunem. noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler, e divenuto, con la presa...
nazionalsocialista
agg. e s. m. e f. [dal ted. Nationalsozialist] (pl. m. -i). – Che si ispira ai principî del nazionalsocialismo, o li attua concretamente. In partic., partito n., partito tedesco costituito a Monaco di Baviera nell’aprile...