Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della Germania del XX secolo è stata scritta in maniera contraddittoria. Da una [...] meno elaborato e importante di quello francese o di quello dei Paesi dell’Europa centrale o orientale. Questa spiegazione del nazionalsocialismo e della sua evoluzione di lunga o media durata non è sfuggita alla critica colta, poiché collega in modo ...
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Scrittore tedesco (Crossen 1891 - Davos 1928). Del 1912 è la prima opera programmatica, Morgenrot. Klabund! Die Tage dämmern, secca rottura col naturalismo e l'impressionismo. Nel 1913, in poesie pubblicate [...] Nachtwandler, 1920). Dopo la guerra, diede alle sue opere un deciso piglio politico in opposizione al nascente nazionalsocialismo. Della sua ultima produzione si menzionano la singolare Geschichte der Weltliteratur in einer Stunde (1921), la ballata ...
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WOLFF, Bernhard
Carlo Antoni
Giornalista tedesco, di origine ebraica, detto anche Benda, nato a Berlino il 3 marzo 1811, morto ivi l'11 maggio 1879. Dopo aver gestito una libreria e casa editrice, entrò [...] italiana Stefani, il Wolffbüro ebbe carattere semiufficiale durante l'impero e la repubblica. Con l'avvento del nazionalsocialismo, nel 1933, fu incorporato, nell'unica agenzia ufficiale tedesca, il Deutsches Nachrichtenbüro.
Bibl.: Fr. Fuchs, Telegr ...
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Ambrogio Damiano Achille Ratti (Desio 1857 - Città del Vaticano 1939). Dopo aver studiato a Desio, quindi nei seminari diocesani di Milano e nel Seminario lombardo di Roma, dove fu ordinato prete il 20 [...] suoi presupposti filosofici e morali, il movimento dell'Action française. Pochi giorni dopo la severissima condanna del nazionalsocialismo con la Mit brennender Sorge, il papa condannò il comunismo ateo con l'enciclica Divini Redemptoris del 19 ...
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Frank, Anna
Ermanno Detti
Una testimone della Shoah
A tredici anni, la piccola ebrea Anna Frank, rinchiusa in un alloggio segreto per sfuggire alle persecuzioni naziste, cominciò a scrivere il Diario [...] , si rifugiò in Olanda, ad Amsterdam, per fuggire il clima di odio della Germania nazista nei confronti degli Ebrei (nazionalsocialismo). Fra la fine degli anni Trenta e l'inizio della Seconda guerra mondiale, Hitler mise a punto la sua politica ...
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(o pangermanesimo) Movimento il cui scopo era l’unificazione di tutte le genti di lingua tedesca. Sin dal 1848 era sorto nel Parlamento di Francoforte un contrasto sulla soluzione da dare al problema [...] un’unica razza, pura e perfetta, nella quale si volle identificare quella germanica. Antesignani di tale dottrina furono il conte J.-A. de Gobineau e H.S. Chamberlain. Delle loro idee si nutrirono il nazionalsocialismo e il suo teorico A. Rosenberg. ...
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Dieta imperiale tedesca, che si sviluppò a partire dal Consiglio della corona all’epoca di Enrico I (m. 936). Dal 12° sec. entrarono a farne parte principi del regno (Reichsfürsten) e nobili liberi (Edelfreie); [...] del potere esecutivo, la sua funzione di massima istanza politica dello Stato (suffragio universale, maschile e femminile). Il nazionalsocialismo di A. Hitler, dopo averne spezzata la resistenza con l’incendio del palazzo del Parlamento a Berlino (27 ...
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Filologo tedesco (Landsberg an der Warthe 1881 - Dresda 1960). Ebreo, convertito al protestantesimo nel 1912, è stato soldato nell’esercito tedesco durante la prima guerra mondiale. Esperto di letteratura [...] di diario personale in cui ha annotato dal 1933 al 1945 le manipolazioni compiute sulla lingua tedesca da parte del nazionalsocialismo. La creazione di una nuova lingua, con l’utilizzo ad esempio di parole composte (soprattutto con Volk, "popolo") e ...
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HINSLEY, Arthur, cardinale
Nato il 25 agosto 1865 a Selby (Yorkshire), morto nel Hertfordshire il 17 marzo 1943. Studiò a Ushaw e nel Collegio inglese di Roma; dopo l'ordinazione insegnò a Ushaw (1893-97) [...] per le gravi espressioni con cui criticò il governo italiano durante la guerra italo-etiopica, condannò severamente il nazionalsocialismo tedesco anche prima della seconda Guerra mondiale, e, pur alienissimo dal comunismo, espresse ammirazione per la ...
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Teologo protestante considerato il maggiore vivente, nato il 10 maggio 1886 a Basilea. Ha studiato a Berna, Berlino, Tubinga, Marburgo. Dal 1909 è stato pastore in varie comunità, dal 1921 professore universitario [...] varie origini) della società esistente. In nome della parola di Dio, il B. reagì al nazionalsocialismo e alle deviazioni nazionalsocialiste e stataliste del luteranesimo, cosicché nel 1934 dovette abbandonare l'insegnamento in Germania e riprenderlo ...
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nazionalsocialismo
s. m. [comp. di nazionale e socialismo, calco del ted. Nationalsozialismus]. – Complesso ideologico (comunem. noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler, e divenuto, con la presa...
nazionalsocialista
agg. e s. m. e f. [dal ted. Nationalsozialist] (pl. m. -i). – Che si ispira ai principî del nazionalsocialismo, o li attua concretamente. In partic., partito n., partito tedesco costituito a Monaco di Baviera nell’aprile...