WITTFOGEL, Karl August
Domenico Caccamo
Sociologo e orientalista, nato a Woltersdorf, Hannover, il 6 settembre 1896, collaboratore dell'Institut für Sozialforschung di Francoforte (1925-33) e della [...] marxismo, pur restando in contatto con la scuola di Francoforte, emigrata negli Stati Uniti di fronte al potere nazionalsocialista. Nello spirito della guerra fredda, il suo fondamentale occidentalismo si tradusse in una polemica radicale contro il ...
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SCHAROUN, Hans
Pia Pascalino
Architetto, nato a Brema il 20 settembre 1893, morto a Berlino il 25 novembre 1972; è stato uno dei maestri dell'architettura moderna.
La sua attività s'inizia in stretta [...] e La "casa che cresce", presentata alla mostra Sonne, Luft und Flaus für alle di Berlino nel 1932. Durante il governo nazionalsocialista, S. è uno dei pochi architetti di valore che non lasci la Germania. Si ritira in campagna in completo isolamento ...
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REVENTLOW, Ernst conte zu
Carlo Antoni
Scrittore politico, nato il 18 agosto 1869 a Husum (Holstein). Ufficiale della marina da guerra germanica, nel 1900 si congedò trasferendosi nell'America Centrale, [...] attaccò la politica di adempimento dei trattati e l'opera del ministro G. Stresemann. Entrato nel partito nazionalsocialista, è dal maggio 1924 deputato al Reichstag. Rappresenta la vecchia tendenza razzista, congiunta a un solidarismo economico ...
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LITUANIA (XXI, p. 288)
Anna Maria RATTI
Al primo gennaio 19379 la popolazione della repubblica era di 2.526.935 abitanti, con un aumento assoluto rispetto alla valutazione del 1933 di 104.758 e un aumento [...] , dal presidente Antonio Smetona; 2. la questione di Memel e i rapporti che essa implica con la Germania nazionalsocialista.
La riforma costituzionale voluta dallo Smetona e il relativo urto tra il governo e i partiti antigovernativi della nazione ...
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razzismo
s. m. – L'ONU ha condannato il r. con la Dichiarazione sulla razza dell'UNESCO (1950) e con una Convenzione del 1965 che definì discriminazione razziale «ogni differenza, esclusione e restrizione [...] : infrarazzismo, razzismo dispiegato, razzismo istituzionalizzato, razzismo totale. In quest’ultima categoria rientrano storicamente la Germania nazionalsocialista e il Sudafrica dell’apartheid. Il r. è venuto così a configurarsi negli ultimi decenni ...
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Weimar, Repùbblica di Regime politico instaurato in Germania dopo la Prima guerra mondiale. Così chiamata dalla città di W., dove fu elaborata la sua Costituzione, ebbe vita tra il 1919 e il 1933. Costituitasi [...] cancelliere H. Brüning, con il sostegno del presidente P. Hindenburg, e soprattutto dalla determinazione e dalla demagogia del partito nazionalsocialista di A. Hitler. Quando questi divenne cancelliere (1933), la R. di W. subì il definitivo tracollo. ...
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RAZZISMO
. Neologismo (dal francese racisme, da race), attestato in Italia fin dal 1935, diffuso dal 1938 in poi, per indicare: a) le dottrine che pongono a fondamento della storia politica, sociale, [...] in Italia, dal 1938 al 1943 (1945 per la "repubblica sociale fascista"), per l'influenza tedesca e nazionalsocialista sul governo fascista, e con particolare intensità durante l'occupazione tedesca. In Germania è consistito nella elevazione della ...
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Uomo politico austriaco, nato a Texing, nella Bassa Austria, il 4 ottobre 1892, assassinato a Vienna il 25 luglio 1934. Uscito da famiglia di piccoli proprietarî di campagna, studiò giurisprudenza a Vienna [...] maggio 1933), il quale si opponeva tanto alle ideologie socialdemocratiche, fortissime ancora in Vienna, quanto alla marea montante del nazionalsocialismo. L'energia dimostrata dal D. gli valse l'appoggio e la stima, all'estero, di uomini di governo ...
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nazionalismo
Movimento politico e ideologico avente quale programma l’esaltazione e la difesa della nazione. Il n. rappresenta una tendenza a un tempo ideologica e pratica, sorta in Europa nell’ultimo [...] Germania di Guglielmo II, dove l’idealizzazione del Volk («popolo») già preannunziava il razzismo del periodo nazionalsocialista, sia in Italia, ove l’iniziale irredentismo e colonialismo trovarono nuovo alimento nel tradizionalismo cattolico e nel ...
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. Questo termine è usato, sia per designare l'organizzazione corporativa dello stato, qual è attuata in Italia e si viene attuando, sull'esempio italiano, in altri paesi, sia il complesso di quelle correnti [...] viene ordinata in gruppi cui è preposto un presidente che deve dirigere il gruppo nel senso dello stato nazionalsocialista ed espletare gli affari del gruppo e dei suoi membri, avendo riguardo all'interesse comune dell'economia industriale ...
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nazionalsocialista
agg. e s. m. e f. [dal ted. Nationalsozialist] (pl. m. -i). – Che si ispira ai principî del nazionalsocialismo, o li attua concretamente. In partic., partito n., partito tedesco costituito a Monaco di Baviera nell’aprile...
nazionalsocialismo
s. m. [comp. di nazionale e socialismo, calco del ted. Nationalsozialismus]. – Complesso ideologico (comunem. noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler, e divenuto, con la presa...