Poesia e verità «Coro diverso di grida, di lamenti, di voci oscure e di violenza; paese straniero abitato di mostri, di immagini di spavento e di mistero; tempo senza felicità e senza speranza, pieno di [...] che certe cose non si potevano dire esplicitamente: c’era il fascismo. Quindi la parola fascismo non è mai nominata, neanche nazismo, eppure non si parla d’altro, in un certo senso» (Galvagno 2004: pp. 200-201). Per Carlo Levi il linguaggio poetico ...
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È il 6 febbraio 1944, Parigi è occupata dalle truppe tedesche sotto il governo di Vichy e al piccolo Théâtre de l’Atelier, incastonato tra le viuzze di Montmartre, va in scena la prima dell’Antigone, di [...] e facendo accrescere le voci e le riflessioni sulla sua contraddittorietà e il suo silenzio.Il drammaturgo prende parola riguardo al nazismo solo una volta in quegli anni, nel 1945, di fronte alla condanna a morte a Robert Brasillach, accusato di ...
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Il mito della romanitas ha svolto una funzione straordinariamente importante nel processo di costruzione identitaria del fascismo italiano. Cruciale, per la politica culturale fascista, è stata la celebrazione [...] uno dei principali preparatori di quella ‘rivoluzione delle coscienze’ che si sarebbe dovuta attuare attraverso il nazismo. Chamberlain delinea un quadro assolutamente ostile di Caracalla, descrivendolo come un imperatore-soldato meticcio (half breed ...
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Lo “Scramble for Africa”All’inizio degli anni Ottanta del XIX secolo, si è delineato un processo di spartizione dei territori africani tra le principali potenze europee, noto come Scramble for Africa, [...] che, in ultima istanza, giunge a compimento attraverso il perdono. La memoria storica europea si riduce, quindi, al nazismo, al nazional socialismo, al fascismo e allo stalinismo, che vengono innalzati a miti fondativi. L’incapacità dell’Unione ...
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I critici letterari Erich Auerbach e Walter Benjamin nacquero nel 1892 nel quartiere berlinese di Charlottenburg da famiglie della alta borghesia ebraica. Nel 1921 i due collaborarono, insieme ad altri [...] poeta del mondo terreno, e Auerbach possedeva quasi tutti i libri pubblicati da Benjamin in vita. Con l’avvento del nazismo entrambi furono costretti all’esilio: errando per l’intera Europa Benjamin; a Istanbul prima e negli Stati Uniti poi Auerbach ...
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Gli anni Sessanta ebbero un effetto di “liberazione” da vincoli personali e comunitari divenuto assai presto proverbiale . La loro fama, innervata attorno alla cima del famigerato Sessantotto, non è immeritata. [...] le rivendicazioni giovanili e operaie convergevano verso quello stato di diritto, promesso all’indomani della liberazione dal nazismo, negato dal sistema politico vigente, e che peraltro era proprio quel sistema democratico liberale sentito come ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...
Complesso ideologico (comunemente noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler in Mein Kampf e divenuto sistema di governo dal 1933 al 1945. Principio centrale di esso è il mito della superiorità della...
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della Germania del XX secolo è stata scritta in maniera contraddittoria. Da una parte si interpreta come preistoria del...