HÄRING, Hugo
Susanna Pasquali
Architetto tedesco, nato a Biberach il 17 maggio 1882, morto a Göppingen il 1° maggio 1958. Compie gli studi presso il Politecnico di Stoccarda e poi di Dresda (1899-1902) [...] International de Architecture Moderne), di cui è a lungo vice-rappresentante della sezione tedesca. Dopo l'avvento del nazismo rimane in Germania ma, quale esponente di un'''arte degenerata'', ha pochissime occasioni di costruire. Nel 1935 diventa ...
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Nome della scuola di architettura e arte applicata fondata dall'architetto Walter Gropius nel 1919, é risultante dalla fusione dell'Accademia di belle arti e della Scuola di arti applicate di Weimar. In [...] a creare le condizioni di un gusto internazionale e radicato nella vita sociale, il Bauhaus incontrò l'opposizione del nazismo, che ne decretò la soppressione.
Il Bauhaus si innesta sulla tradizione delle Kunstgewerbeschulen e del Werkbund tedesco e ...
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L'architettura contemporanea, nellg varietà e complessità dei suoi fenomeni, si pone come netta antitesi a tutta la tradizione figurativa dell'architettura. Questo radicale distacco è generalmente spiegato [...] proposta di soluzione.
In America hanno continuato a lavorare e produrre, dopo il 1933, gli architetti tedeschi condannati dal nazismo: il Gropius, il Breuer, il Neutra e altri.
Dopo la seconda Guerra mondiale, che, almeno in Europa, ha completamente ...
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Gli ambienti dello sport nella storia
Livio Sacchi
Dall'Antichità all'Ottocento
L'antichità è, come tutti sanno, ricchissima di fabbriche dedicate allo sport: ginnasi, palestre, stadi, circhi, anfiteatri, [...] è lo scenario politico europeo alla fine degli anni Venti: rivoluzione in Russia, avvento del fascismo in Italia e del nazismo in Germania. Il potere chiede all'architettura, e in particolare a quella dello sport, tre cose: dimostrare la sua gloria ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] (1947), nei quali l'attore muove una profonda critica ai ritmi sfrenati di produzione delle industrie, all'ideologia del nazismo e alla società tesa solo all'arricchimento.
Il neorealismo
In Italia, alla fine della Seconda guerra mondiale, nasce il ...
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Abitare
Vinicio Ongini
La casa come bisogno e come diritto
Tutti gli uomini hanno bisogno di una casa; di un riparo che li difenda dal caldo, dal freddo, dalla pioggia, dal vento; di un rifugio sicuro; [...] quartiere in cui gli Ebrei erano stati costretti a confinarsi all'interno delle città. Aboliti nel 19° secolo, durante il nazismo i ghetti tornarono a identificare lo spazio in cui erano costretti a stare gli Ebrei. Oggi la parola ghetto viene usata ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] cui l'autore, attraverso la ricostruzione di diversi e tragici destini individuali, si interroga sulla sconvolgente specularità di nazismo e stalinismo.
Gli aspetti più aspri dell'attualità ispirano invece Smirennoe kladbišče (1987, trad it., L'umile ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...