Sociobiologia
Sergio Manghi
Il programma della sociobiologia
Il lemma sociobiologia è entrato nel lessico scientifico corrente nel corso degli anni settanta, proposto dall'entomologo statunitense Edward [...] evocava gli eventi storici nei quali il biodeterminismo aveva giocato un ruolo importante, come la tragica politica eugenetica del nazismo, le leggi sulla sterilizzazione degli immigrati negli Stati Uniti tra il 1910 e il 1930, oltre alla vasta gamma ...
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Genocidio
Marco Cesa
Introduzione
La definizione del termine 'genocidio' è oltremodo problematica. Oltre a indicare un fenomeno che è oggetto di studio da parte di svariate discipline, prime tra tutte [...] e la protezione delle minoranze, il quale descriveva gli eventi in quel paese come "i più seri accaduti nel mondo dopo il nazismo". Ma né la mozione basata su questo rapporto, né una successiva, dai toni molto più moderati, vennero mai discusse dall ...
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Memoria
Alessandro Cavalli
La nozione di memoria
In termini molto generali, la memoria può essere intesa come la capacità di un sistema qualsiasi (un robot, un organismo, un individuo, un gruppo, un'istituzione, [...] scopi ideologici di legittimazione. In particolare, i regimi totalitari che si sono succeduti nel XX secolo (fascismo, nazismo e stalinismo non si differenziano molto da questo punto di vista) hanno asservito brutalmente la storiografia per costruire ...
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Modernità
David Frisby
Introduzione
Sebbene il concetto di 'modernità' abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del XIX secolo, lo studio delle caratteristiche, della [...] come un'interpretazione dell'esperienza non contemporanea e della contraddittoria eredità del passato nella Germania del primo nazismo.Il rapporto problematico tra razionalità, mitologia e modernità era stato messo in luce già in precedenza da ...
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Nudità
Stefano Allovio
Marco Bussagli
La condizione di essere nudi rappresenta un concetto importante nello studio della vita di relazione dell'uomo. Il suo valore varia a seconda dei contesti culturali [...] essere "casti, puri, abili, impavidi, sinceri e pronti a impugnare le armi"; tale ideale si accentuò con l'avvento del nazismo e la teorizzazione della superiorità della razza ariana. Alla volontà di plasmare il corpo in forma atletica corrispose la ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, i, p. 877; V, ii, p. 142)
Il tema dell'e., nell'ambito dell'Enciclopedia Italiana, segue due linee principali presentando, da una parte, la storia delle e. d'arte e, dall'altra, [...] , Mondrian, Le Corbusier, Pevsner, Russolo; e così in Germania, a Berlino, a Monaco, a Dresda, prima dell'avvento del nazismo. È interessante inoltre ricordare l'attività della Kunsthalle di Mannheim che già nel 1912 aveva ospitato una mostra di ...
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Migrazioni
Bruno Paradisi
Otto von Frisch
di Bruno Paradisi e Otto von Frisch
MIGRAZIONI
Migrazioni umane
di Bruno Paradisi
sommario: 1. Considerazioni generali. 2. Gli effetti delle migrazioni. 3. [...] quello stesso anno 1922 fino alla seconda guerra mondiale e sono stati testimoni degli orrendi genocidi perpetrati dal nazismo, quel linguaggio e quelle idee fanno un effetto strano e sinistro. Quali misteriose confluenze, quali sotterranei rapporti ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] , mentre la comunità dei sociologi tedeschi era stata decimata dalla prima guerra mondiale (e lo sarà, poi, dal nazismo). Negli Stati Uniti, dove la posizione della sociologia era molto più solida, i sociologi non erano interessati alle questioni ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] la Germania dal pacifismo liberale, nella sua teoria non c'è posto per il tipo di guerra che il nazismo condusse: la guerra di annientamento del nemico assoluto. Al contrario, la teoria schmittiana rifiuta esplicitamente la guerra ideologica, nella ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] si osserverebbe pertanto una carenza di spirito borghese, che avrebbe contribuito in modo determinante all'ascesa e alla vittoria del nazismo" (v. Frevert e Kocka, 1984). In tale impostazione si trova adombrata una tesi che era stata enunciata da Max ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...