Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] a giuocare un ruolo decisivo, ma la concorrenza rappresentata da elementi slavi come i Cechi.
In Germania, dove il nazismo fu un fenomeno delle classi medie e la ‛rispettabilità' aveva una grande importanza, il programma nazista ufficiale non ...
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Al pari del fascismo, l'a. è un fenomeno politico, nato dalla storia d'Italia, che ha travalicato per importanza ed estensione i confini nazionali. Più del fascismo, si è dimostrato provvisto di vitalità [...] tipica per alcuni anni della sola realtà italiana, l'a. s'irradiò infatti in Europa dopo l'avvento al potere del nazismo in Germania (1933), che fece temere per le sorti più generali della democrazia nel Vecchio continente. In questa fase, tuttavia ...
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Nazionalizzazione delle masse
Alberto Mario Banti
La Germania e l'idea politica di nazione
Nel 1975 G.L. Mosse, uno storico tedesco di famiglia ebraica nazionalizzato statunitense, diede alle stampe [...] valori del nazionalismo; e perché l'esame del processo di formazione della nuova politica consentiva di capire meglio fenomeni come il nazismo o il fascismo, i quali, se erano nati per ragioni che avevano a che fare con il contesto politico-sociale ...
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Partito conservatore (Conservative party)
Partito conservatore
(Conservative party) Partito politico del Regno Unito. All’inizio del 19° sec. aveva il nome di Partito tory, per poi assumere, sotto [...] la leadership fu assunta da N. Chamberlain, che si fece promotore di quella politica dell’appeasement nei confronti del nazismo che finì per accelerare lo scoppio della guerra. Durante la Seconda guerra mondiale la leadership del partito e la guida ...
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Per b. s'intende, soprattutto a partire dalla elaborazione che ne ha proposto M. Foucault, un'implicazione diretta e immediata tra la dimensione della politica e quella della vita intesa nella sua caratterizzazione [...] problematico. La sovrapposizione tra politica e vita, intuita drammaticamente da Nietzsche - e poi praticata in forma tanatopolitica dal nazismo - viene da Foucault interrogata e smontata in tutte le sue pieghe interne e i suoi effetti di senso. Essa ...
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CHIAROMONTE, Nicola
Piero Craveri
Nacque il 12 luglio 1905 a Rapolla (Potenza) da Rocco e da Anna Catarinella. Di famiglia cattolica osservante - il padre medico ed antifascista -, il C. iniziò gli [...] un arco di eventi importante, come la stabilizzazione del regime dopo la crisi del '29-'30 e il parallelo sopravvento del nazismo in Germania, con un'analisi molto lucida, concreta, nient'affatto intellettualistica, in cui però il C. tende a risalire ...
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Storico e docente universitario italiano (n. Roma 1950). Giovanissimo, sul finire degli anni Sessanta ha fondato la Comunità di Sant’Egidio, cui si è dedicato pienamente da allora. R. è uno storico apprezzato [...] secolo (con M. Impagliazzo, 2020), La Chiesa brucia. Crisi e futuro del cristianesimo (2021), La guerra del silenzio. Pio XII, il nazismo, gli ebrei (2022), Il grido della pace (2023) e Le parole della pace (2024). Dal 16 novembre 2011 al 28 aprile ...
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Scrittore e uomo politico francese (Parigi 1901 - Créteil, Parigi, 1976). Comunista, fu in Cina durante la guerra civile del 1927-28, partecipò alla guerra civile spagnola e alla resistenza antinazista. [...] Estremo Oriente (Les conquérants, 1928; La voie royale, 1930; La condition humaine, 1933, che gli valse il premio Goncourt), denunciò il nazismo in Le temps du mépris (1935) e il fascismo spagnolo in L'espoir (1937), da cui egli stesso trasse un film ...
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dittatura
Massimo L. Salvadori
Potere tirannico senza controllo
In epoca romana la dittatura era concepita come una funzione con limiti precisi nel tempo e nell'esercizio del potere: il termine dittatura [...] Entrambi si posero finalità totalitarie; ma, mentre il fascismo mirava a integrare la vita sociale nello Stato nazionale, il nazismo si poneva come fine ultimo il dominio degli ariani a livello mondiale da ottenersi, facendo leva sullo Stato tedesco ...
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PACIFISMO
Chiara Ingrao-Giulio Marcon-Mario Pianta
(XXV, p. 879)
Il p., come rifiuto della guerra e impegno per la soluzione nonviolenta dei conflitti, ha segnato profondamente la seconda metà del 20° [...] subito nel 20° secolo una ridefinizione importante con la seconda guerra mondiale. L'esigenza di opporsi sia al fascismo e al nazismo da un lato, sia a un eventuale nuovo conflitto mondiale dall'altro, ha avuto l'effetto di spiazzare le culture e ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...