Politologo (Wuppertal-Elberfeld 1906 - Marburgo 1985), studioso del movimento operaio. Comunista, all'indomani dell'avvento del nazismo dovette abbandonare la carriera giuridica e fu in carcere dal 1937 [...] al 1941. Dedicatosi all'insegnamento, fu docente nelle univ. di Halle, Lipsia e Jena, ma nel 1949 abbandonò la Repubblica Democratica Tedesca e assunse un incarico alla Hochschule für Sozialwissenschaften ...
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Uomo politico austriaco (Vienna 1911 - ivi 1990). Dirigente socialista, ebreo, si rifugiò in Svezia durante il nazismo. Tornato dall'esilio (1945) fu segretario di stato agli Esteri (1953), quindi ministro [...] degli Esteri (1959-66), presidente del Partito socialdemocratico (1967-87) e presidente del Consiglio (1970-83). Caratterizzò la sua politica in senso riformatore (assistenza pubblica, scuole, diritti ...
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Uomo politico tedesco (Neunkirchen 1912 - Santiago, Cile, 1994). Militante del partito comunista tedesco (KPD), fu in carcere durante il nazismo (1935-45). Nella Rep. Dem. Tedesca, fu presidente della [...] Freie Deutsche Jugend fino al 1955, partecipò alla fondazione della Sozialistische Einheitspartei Deutschlands (1946) nella cui segreteria entrò nel 1959. Deputato dal 1949, fu segretario della SED dal ...
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Uomo politico tedesco (Lubecca, 1913 - Unkel, Renania-Palatinato, 1992). Di origine operaia, militante socialista dal 1931, all'avvento del nazismo si rifugiò in Norvegia assumendo il nome di Willy B. [...] (già adottato come pseudonimo nel 1932). Rientrato in Germania nell'ott. 1945, deputato al Bundestag per la SPD dal 1949 al 1957, quale borgomastro di Berlino Ovest (1957-66) si batté per il mantenimento ...
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TOTALITARISMO
Gianfranco Pasquino
La definizione più accreditata di t., che tuttavia proprio per la sua diffusione è stata oggetto di maggiori critiche, si deve a C.J. Friedrich e Z.K. Brzezinski (1956; [...] of totalitarianism, in Friedrich e altri, 1969), sostanzialmente da abbandonare. Prodotto emotivo prima della drammatica esperienza del nazismo (il che spiega il forte interesse di molti studiosi di origine tedesca), poi della guerra fredda, il ...
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Unione cristiano-democratica
(Christlich demokratische Union, CDU) Partito politico tedesco, costituito nel 1945, appartenente alla famiglia democratico-cristiana (➔ Democrazia cristiana) e al Partito [...] popolare europeo. Erede della Zentrumspartei, fondata nel 1870 e attiva fino all’avvento del nazismo (1933), la CDU fu fondata a Berlino con l’intento di unire i conservatori e i moderati tedeschi, superando la connotazione quasi esclusivamente ...
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Nella politica internazionale, qualsiasi atteggiamento o attività di Stati, gruppi o partiti tendente a ‘rivedere’, cioè a modificare l’assetto stabilito dai trattati.
Corrente storiografica sviluppatasi [...] avanti, i cui principali esponenti sono R. De Felice ed E. Nolte, volta a rivedere gli studi sul fascismo e sul nazismo, per darne una lettura compiutamente storica, senza pregiudizi ideologici (né di segno negativo, né di segno positivo). Il r. non ...
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Diplomatico (Guardistallo 1911 - Firenze 1983). Di solida cultura umanistica, nel 1946 fu nominato ministro plenipotenziario per il recupero delle opere d'arte, in particolare di quelle trafugate dai Tedeschi [...] durante la seconda guerra mondiale. Il risultato della sua missione (le cui complesse vicende S. ha narrato in Arte e nazismo, post., 1984) è stato pubblicato nel 1984 (L'opera ritrovata), mentre il catalogo delle opere ancora da recuperare è apparso ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] caso di rilevare che in questa posizione di Popper si avverte l'eco drammatica dell'esperienza della Germania, dove il nazismo giunse al potere con un imponente seguito di massa). Di qui quello che Popper chiama il "paradosso della tolleranza", che ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...