Regista, sceneggiatore e attore cinematografico tedesco (1889-1949). Singolare uomo di cinema, di formazione espressionistica con accentuato gusto fantastico, nel 1914 sceneggiò e diresse (in collab. con [...] P. Wegener) Der Golem. Seguirono Der Student von Prag (1926), Alraune (1927), After the verdict (1928, in Gran Bretagna), Saloon Dora Green (Spie nell'ombra, 1933). Emigrato negli USA all'avvento del nazismo, non si occupò più di cinema. ...
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Regista cinematografico (Vienna 1890 - m. 1975). Dopo aver studiato al conservatorio di Vienna, svolse attività teatrale (1909-13); esordì nel cinema come soggettista per la UFA, passando poi alla regia. [...] la commedia musicale: Liebeswalzer (1930); Die Drei von der Tankstelle (1930); Der Ball (1931). Negli USA dopo l'avvento del nazismo, realizzò film di minore importanza (fra cui alcuni della serie di Tarzan); di nuovo in Germania l'ultimo, Sabine und ...
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Harlan, Veit
Serafino Murri
Sceneggiatore, regista e attore teatrale e cinematografico tedesco, nato a Berlino il 22 settembre 1899 e morto a Capri il 13 aprile 1964. Avvalendosi di una solida formazione [...] una delle figure chiave della cinematografia tedesca del Terzo Reich: sue sono alcune tra le più importanti opere di sostegno al nazismo, come Jud Süss (1940; Süss l'ebreo), Der grosse König (1942; Il grande re), per cui vinse la Coppa Mussolini per ...
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WILDER, Samuel, detto Billy
Lorenzo Quaglietti
Regista cinematografico statunitense, nato a Sucha (allora Austria, oggi Polonia) il 22 giugno 1906. Di famiglia ebraica, dopo aver studiato a Vienna, [...] giudiziario, ballerino e poi autore di copioni per R. Siodmak, V. Janson, H. Steinhoff e altri, fino all'avvento del nazismo. Nel 1933 passò in Francia, dove diresse con A. Esway Mauvaise graine (Amore che redime, 1934). Negli Stati Uniti proseguì l ...
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Nome d'arte della regista Léontine Schlesinger (Vienna 1889 - Pretoria 1974). Attrice e allieva di M. Reinhardt, esordì nella regia cinematografica con Mädchen in Uniform (1931, supervisione di C. Frölich), [...] , per la finezza dell'indagine psicologica e per la grande eleganza formale. Lasciata la Germania alla vigilia dell'avvento del nazismo, la S. realizzò con esiti meno felici Men of tomorrow (1932), quindi si trasferì in Sudafrica, dove si dedicò al ...
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Cavani, Liliana
Flavio De Bernardinis
Regista cinematografica, televisiva e teatrale, nata a Carpi (Modena) il 12 gennaio 1937. Autrice di lucida intelligenza e con un senso rigoroso del dramma, ha [...] ), impostato con spirito laico e contestatorio, e a Il portiere di notte (1974), dove ha affrontato il tema del nazismo ponendosi in un'ottica deliberatamente al di fuori della morale tradizionale, per esplorare da un'angolazione intimista gli abissi ...
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Lang, Fritz (propr. Friedrich Christian Anton)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense nel 1935, nato a Vienna il 5 dicembre 1890 e morto a Los Angeles il [...] e sfugge comunque al semplicismo di qualunque condanna sommaria. L'ultimo film che L. girò in Germania, prima di fuggire dal nazismo in Francia e poi negli Stati Uniti, è Das Testament des Dr. Mabuse (1933; Il testamento del dottor Mabuse), ancora un ...
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Walbrook, Anton
Francesco Costa
Nome d'arte di Adolf Wilhelm Anton Wohlbrück, attore cinematografico e teatrale austriaco, naturalizzato britannico, nato a Vienna il 19 novembre 1896 e morto a Garatshausen [...] tra aristocratiche fatuità e segrete malinconie. Affermatosi nel cinema tedesco, qualche anno dopo l'ascesa al potere del nazismo si recò in Gran Bretagna, dove interpretò alcuni capolavori di Michael Powell ed Emeric Pressburger.
Figlio di un ...
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Regista cinematografico (Cairo 1904 - Roma 1978). Inizialmente assistente di A. Blasetti (Sole, 1929; Terra madre, 1930), si affermò poi come autore di commedie brillanti, di impianto prevalentemente commerciale [...] 1941; Noi vivi e Addio Kira!, 1942, entrambi film di propaganda bellica). Più interessanti le opere successive alla guerra: L'ebreo errante (1947), amara riflessione sul nazismo; Camicie rosse (in collab. con Franco Rosi; 1951-52), sul Risorgimento. ...
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Riefensthal, Leni (propr. Helene Bertha Amalie)
Melania G. Mazzucco
Regista, attrice e produttrice tedesca, nata a Berlino il 22 agosto 1902 e morta e Pöcking (Baviera) l'8 settembre 2003. Già ballerina [...] popolare, divenne la più celebre regista tedesca degli anni Trenta, visionaria profetessa dell'agghiacciante e funebre razionalità del nazismo e dell'olimpica bellezza dell'uomo. Nel 1938 il suo Olympia, lungo documentario sulle Olimpiadi di Berlino ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...