Scrittore svizzero tedesco (Basilea 1875 - Strasburgo 1944). Apprendista calzolaio in varie città dell'Europa nordoccidentale, reagì all'educazione pietistica ricevuta in un ospizio con un profondo disprezzo [...] per la società borghese, aderendo da ultimo all'ideologia nazista. La sua vasta e alquanto ineguale produzione include romanzi a sfondo autobiografico (Die Irrfahrten, 1905; Konrad Pilater, 1908), vivaci descrizioni della campagna svizzera (Die ...
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GRUBER, Karl
Franco VALSECCHI
Uomo politico austriaco, nato il 3 maggio 1909 a Innsbruck. Dedicatosi dapprima agli studî elettrotecnici, entrò come funzionario nell'amministrazione postale. Nel 1936 [...] si laureò in giurisprudenza. Nel periodo del terrorismo nazista precedente all'Anschluss, diresse la sorveglianza del servizio telegrafico e telefonico. Congedato dopo l'annessione, si stabilì a Berlino come impiegato di un'azienda privata: qui, dal ...
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Nome d’arte dell’artista Alfred L. Copley (Dresda 1910 - New York 1992). Membro del gruppo American Abstract Artists, la sua opera si è svolta nell’ambito della ricerca segnica. Fisiologo e medico fuggì [...] dalla Germania nazista stabilendosi prima in Svizzera (1935-37), dove lavorò nell’ospedale di Basilea, poi negli Stati Uniti. Lavorò nell’«Atelier 17» di S. W. Hayter (1945-47) e qui iniziò a dipingere professionalmente, riuscendo però a combinare l’ ...
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Ucicky, Gustav
Daniela Angelucci
Regista cinematografico austriaco, nato a Vienna il 6 luglio 1899 e morto ad Amburgo il 26 aprile 1961. Solido professionista e autore di efficaci melodrammi, lavorò [...] attivamente sotto il regime nazista realizzando film bellici e di propaganda. Nel 1940 il suo Der Postmeister (Il postiglione della steppa) ottenne la Coppa Mussolini alla Mostra del cinema di Venezia.
La notizia di una presunta paternità di Gustav ...
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Generale tedesco (Heidenheim, Württemberg, 1891 - Herrlingen, Ulma, 1944). Durante la Seconda guerra mondiale alla testa dell'Afrika Korps conquistò Tobruch giungendo fino a al-Alamein (giugno 1942), il [...] mondiale, segnalandosi nelle campagne di Francia (1914-15), di Romania (1916), d'Italia (1917); aderì fin dall'inizio al partito nazista e vi divenne membro delle sezioni d'assalto. Le sue moderne teorie sull'impiego dei carri gli valsero il comando ...
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Ecclesiastico (Weipert, Boemia, 1875 - Vienna 1955); sacerdote nel 1902, arcivescovo di Vienna dal 1932, creato nel 1933 cardinale del titolo di S. Crisogono, amministratore apostolico del Burgenland; [...] autore di varie pubblicazioni di teologia. Fu forte oppositore del regime nazista, che lo perseguitò, soprattutto dopo l'Anschluss. ...
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Pittore (Krefeld 1880 - Kalkar 1940). Dopo aver studiato a Düsseldorf, Monaco e Stoccarda, soggiornò in Belgio, a Laettem-St. Martin (1902-05) e a Berlino. Nel 1921 fu nominato professore all'accademia [...] di Düsseldorf, ma durante il periodo nazista fu costretto a una vita completamente isolata. La sua opera, significativa soprattutto quella precedente la prima guerra mondiale, è caratterizzata da un espressionismo coloristico, che nelle ultime tele ...
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Landau
Landau Edmund (Berlino 1877 - 1938) matematico tedesco. Insegnò all’università di Berlino dal 1899 fino al 1909; si trasferì poi all’università di Göttingen dove rimase fino al 1933, anno in cui [...] fu costretto dal regime nazista ad abbandonare l’insegnamento in Germania, perché era di famiglia ebrea. Autore di oltre 250 pubblicazioni sulla teoria dei numeri, Landau ha scritto anche lavori importanti sulla teoria delle funzioni di variabili ...
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Golwalkar, Madhav Sadashiv
Nazionalista indiano (Ramtek 1906-Nagpur 1973). Iniziato nel 1937 all’ordine della Ramakrishna mission, nel 1940 divenne presidente del Rastriya swayamsevak sangh. Interessatosi [...] ai regimi totalitari dell’Europa contemporanea, considerò la persecuzione antisemita della Germania nazista come modello per risolvere la questione musulmana in India. ...
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Pseudonimo della poetessa tedesca Martha von Scheidt (Landau 1898 - Bad Bergzabern, Palatinato, 1976). Ha studiato storia dell'arte e filosofia a Heidelberg (con Jaspers); in seguito anche botanica, ciò [...] che le ha consentito, nei 12 anni di regime nazista, in cui le fu proibito di pubblicare, di lavorare quale farmacista. Legata alla tradizione della lirica della natura, ha saputo restarvi fedele pur nel variare degli accenti a seguito dello ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.