Vávra, Otakar
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico ceco, nato a Hradec Králové il 28 febbraio 1911. Insieme a Josef Rovenský e Martin Frič negli anni Trenta portò la cinematografia cecoslovacca [...] di circa cinquanta opere, ha colto il riflesso del 20° sec. nel suo Paese: la Prima repubblica, l'occupazione nazista, la liberazione sovietica e il socialismo reale, la Primavera di Praga, la normalizzazione, la caduta del Muro di Berlino nel ...
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negazionismo Termine con cui viene indicata una corrente antistorica e antiscientifica del revisionismo la quale, attraverso l'uso spregiudicato e ideologizzato di uno scetticismo storiografico portato [...] negarne l'esistenza.
Già nell'immediato dopoguerra l'intellettuale francese collaborazionista M. Bardèche tentò di sollevare i nazisti dalle loro responsabilità. Fu seguito negli anni Cinquanta da un ex deportato politico di Buchenwald, P. Rassinier ...
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Scrittore tedesco (Monaco 1884 - Los Angeles 1958), di origine ebraica. Fu prossimo a B. Brecht come drammaturgo, ma si affermò in specie come romanziere, ottenendo successi talora strepitosi, anche se [...] anzitutto in chiave politica. Tra le sue opere, gran parte delle quali scritte in esilio, dopo l'avvento del regime nazista: Die hässliche Herzogin Margarete Maultasch (1923; trad. it. La brutta duchessa, 1929); Jud Süss (1925; trad. it. 1929); la ...
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KASACK, Hermann
P. Ch.
Scrittore e poeta tedesco, nato a Potsdam il 24 luglio 1896. Il K. è legato in maniera assai stretta alla vita letteraria tedesca dal 1920 in poi in virtù della sua intensa attività [...] germanica e poi di lettore delle case editrici Kiepenheuer, Fischer e Suhrkamp, una delle più vive e democratiche in periodo nazista.
K. occupa un suo posto preciso nella storia della poesia tedesca contemporanea non solo per i suoi volumi di liriche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento il modello eurocentrico basato sul colonialismo entra in crisi innescando [...] planetaria. La questione etnica entra drammaticamente in gioco fin dalla Grande Guerra, degenerando poi nel nazionalismo xenofobo nazista che porterà alla seconda guerra mondiale. Se il genocidio ebraico apre una seconda metà di secolo all’insegna ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Adriana Valerio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Lituania si rende indipendente nel 1918-1920 in seguito al crollo dell’Impero zarista [...] annessa all’Unione Sovietica. Segue quella che può essere considerata come una “tripla occupazione” – prima sovietica, poi nazista, poi nuovamente sovietica – che dura fino al 1990. La proclamazione dell’indipendenza lituana in quello stesso anno ...
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Dichiarazione di principi di politica internazionale concordata (1941) dal presidente degli Stati Uniti F.D. Roosevelt e dal primo ministro britannico W. Churchill nell’isola di Terranova. I punti essenziali [...] , al commercio e alle materie prime del mondo; libertà dei mari; rinuncia all’impiego della forza, una volta distrutta la tirannia nazista. La C. preparò l’alleanza militare tra i paesi in guerra contro l’Asse e fu lo strumento al quale si richiamò ...
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Nome di battaglia di Màrkos Vafiàdis (gr. Μάρκος Βαϕιάδης), capo comunista greco (Theodosìa, Asia Minore, 1906 - Atene 1992); aderì al partito comunista greco (KKE) nel 1924, ne divenne segretario nel [...] della sollevazione di Cania, nell'isola di Creta (1938). Più volte arrestato per attività comunista, durante l'occupazione nazista fu eletto nel comitato centrale del KKE (1942), guidando la lotta di liberazione. Nell'autunno del 1946, a ...
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Poeta ucraino (Majaniv, Podolia, 1885 - Saltiv, Char´kov, 1941). La sua poesia, quantitativamente esigua (Liryčni poeziji "Poesie liriche", 1922; Veresen´ "Settembre", 1927; Poeziji "Poesie", 1940; Medobir [...] simboliste per giungere a un intimismo riflessivo e filosofico che combinava la lezione dei classici latini e greci (che S. tradusse) con gli stimoli della letteratura europea contemporanea. Prigioniero politico, morì durante l'avanzata nazista. ...
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Scrittore tedesco (Butzbach, Assia, 1902 - Magonza 1963). Si affermò col romanzo Jahrgang 1902 (1928), denuncia delle tristi esperienze della gioventù in tempo di guerra; fecero seguito, sulla stessa linea [...] a emigrare in Svizzera, dove scrisse un altro romanzo di grande successo, Der letzte Zivilist (1935), ancora avverso al regime nazista. Ma nel 1939 tornò in Germania, allineandosi alle direttive del regime. Dopo la guerra, tentò ancora, con dubbio ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.