Regista tedesco (Amburgo 1891 - Berlino 1966); esordì ad Amburgo nel 1918 come regista ai Kammerspiele; nel 1922 fu a Monaco, dove collaborò tra l'altro con il giovane B. Brecht, e dal 1923 a Berlino, [...] C. Neher. Le sue realizzazioni, notevoli per uno stile originale, che si ispirava al naturalismo, furono ostacolate dal regime nazista. Nel 1945 assunse la direzione dei Kammerspiele di Monaco, fu poi regista dello Hebbeltheater di Berlino (1947) e ...
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Scrittore politico tedesco (Husum, Holstein, 1869 - Tegernsee, Monaco di Baviera, 1943); ufficiale della marina da guerra tedesca, si congedò (1900) e iniziò un'intensa attività pubblicistica, a sfondo [...] nazionalista. Dopo la prima guerra mondiale fondò (1920) il settimanale Der Reichswart, in cui attaccò la politica di adempimento del trattato di Versailles. Dal 1924 fu deputato al Reichstag e dal 1927 aderì al partito nazista. ...
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Scrittore tedesco (Lyck, od. Elk, Prussia Orientale, 1926 - Amburgo 2014). Dal 1945 si stabilì ad Amburgo; per due anni redattore capo del quotidiano Die Welt, ha fatto parte del Gruppo 47 ed è fra i protagonisti [...] L. si è dedicato quasi costantemente alla disamina critica di problemi dell'attualità tedesca, ancora ipotecata dal recente passato nazista. In uno stile realistico venato di coloriture aneddotiche ha scritto radiodrammi (tra cui Zeit der Schuldlosen ...
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Terra, Gabriel
Politico uruguaiano (Montevideo 1873-ivi 1942). Esponente del Partido colorado, divenne presidente del Paese nel 1931. Col pretesto di affrontare la crisi economica in modo più incisivo, [...] 1933 sciolse l’assemblea legislativa e revocò la Costituzione, instaurando una dittatura di fatto. Rieletto nel 1934, migliorò i rapporti con gli Stati Uniti, ma intensificò pure le relazioni con la Germania nazista. Rimase in carica fino al 1938. ...
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Mannheimer, Max. – Scrittore e pittore ceco (Neutitschein, Nord Moravia, 1920 - Monaco di Baviera 2016), sopravvissuto alla Shoah. Proveniente da una famiglia di commercianti ebrei, venne fatto prigioniero [...] nell’aprile 1945 presso Seeshaupt dall’esercito statunitense, ha conservato la memoria dei tragici eventi della persecuzione nazista nel testo Spätes Tagebuch, diario della sua giovinezza e della prigionia redatto - con una scrittura misurata e ...
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Uomo politico ungherese (Murga, Tolna, 1886 - Monaco di Baviera 1936). Sottosegretario nel governo di Szeged (1919), fondò (1923) il partito dell'indipendenza naz., fusosi (1928) con il partito dell'unità [...] Károlyi dal 1929, divenne presidente del Consiglio dei ministri (1932). In politica interna si ispirò alle esperienze fascista e nazista; in quella estera osteggiò la Piccola Intesa mediante più strette relazioni con l'Austria e l'Italia, e propugnò ...
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Giovanni Paolo II
Raffaele Savigni
Il papa che amava i giovani
Karol Wojtyla, papa dal 1978 al 2005 con il nome di Giovanni Paolo II, è stato il primo papa non italiano dopo quattro secoli. Grazie al [...] , nel 1920, e rimasto presto orfano di madre, Karol Wojtyla ha affrontato nella sua vita dapprima la guerra e l'occupazione nazista e in seguito il regime comunista. Per un certo periodo lavorò come operaio, venendo così a contatto con i problemi del ...
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Statista cileno (n. Linares 1868 - m. 1950), di famiglia oriunda italiana; conservatore-liberale, deputato dal 1897, varie volte ministro, presidente della Repubblica del Cile dal 1920 al 1924, si occupò [...] una nuova costituzione; presidente per la terza volta dal 24 dic. 1932 al 1938, cercò di reprimere i partiti comunista e nazista; presidente del senato (1945-48), si dimise quando s'impedì al senatore comunista P. Neruda di parlare sulla soppressione ...
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Scrittore svedese, nato a Hjoggböle (Västerbotten) il 23 settembre 1934. Ha raggiunto il successo con il romanzo Magnetisörens femte vinter (1964, Il quinto inverno del magnetizzatore), opera ambientata [...] fra scienza e superstizione, fra realtà e scetticismo, cui è seguito lo sperimentale Hess (1966), sulla vita del gerarca nazista R. Hess. Di carattere più complesso è Legionärerna (1968, I legionari), romanzo-inchiesta sull'estradizione in Russia di ...
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Vávra, Otakar
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico ceco, nato a Hradec Králové il 28 febbraio 1911. Insieme a Josef Rovenský e Martin Frič negli anni Trenta portò la cinematografia cecoslovacca [...] di circa cinquanta opere, ha colto il riflesso del 20° sec. nel suo Paese: la Prima repubblica, l'occupazione nazista, la liberazione sovietica e il socialismo reale, la Primavera di Praga, la normalizzazione, la caduta del Muro di Berlino nel ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.