Werner, Oskar
Francesco Costa
Nome d'arte di Oskar Josef Bschliessmayer, attore teatrale e cinematografico austriaco, nato Vienna il 13 gennaio 1922 e morto a Marburgo il 23 ottobre 1984. Formatosi [...] l'avvento di un papa dell'Est. Con Voyage of the damned (1976; La nave dei dannati) di Stuart Rosenberg chiuse la sua carriera cinematografica impersonando un medico ebreo costretto a lasciare la Germania nazista insieme alla moglie (Faye Dunaway). ...
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Esponente e ideologo della socialdemocrazia tedesca (Praga 1854 - Amsterdam 1938). Fondò la rivista Neue Zeit (1883) e redasse il programma di Erfurt (1891), piattaforma ufficiale del Partito socialdemocratico [...] . Nel 1923 si ritirò a Vienna, attendendo alla stesura definitiva della monumentale Materialistische Geschichtsauffassung, fino a che l'Anschluss dell'Austria alla Germania nazista lo costrinse a cercare rifugio (1938) a Praga, poi ad Amsterdam. ...
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Spielberg, Steven
Leonardo Gandini
Regista e produttore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Cincinnati (Ohio) il 18 dicembre 1948. Insieme all'amico George Lucas, ha influito forse più [...] bianco e nero sulla Shoah e sul valore della memoria che, nel ricostruire la vicenda di Oskar Schindler (l'industriale nazista che riuscì a salvare più di mille ebrei), ha inaugurato una nuova stagione dedicata dal regista alla rievocazione, in forma ...
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MAFAI, Miriam (propr. Maria). – Nacque a Firenze il 2 febbraio 1926. Il padre Mario fu un importante pittore, membro e animatore della Scuola romana. La madre, Antonietta (Antoinette) Raphaël, ebrea [...] Simona – diventò comunista, per desiderio di giustizia sociale e per l'ammirazione suscitata dall'eroica resistenza sovietica all'invasione nazista. Cominciò così la sua storia d'amore con il Partito comunista italiano (PCI).
Il 30 agosto 1943 la ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] Benini.
Nel 1943 dopo l’arresto di Benito Mussolini e il diffondersi del timore di un’imminente occupazione nazista dell’Italia, Foà abbandonò provvisoriamente il teatro per rifugiarsi a Napoli, presso parenti. Nella città partenopea lavorò come ...
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DE FIORI, Ernesto
Annateresa Fabris
Figlio di Roberto, giornalista - corrispondente da Roma della Freie Presse di Vienna - e di Maria Unger, austriaca, nacque a Roma il 12 dic. 1884. Manifestò un interesse [...] ), vicino allo spirito della "nuova oggettività". Nel 1936, per sfuggire al clima culturale e ideologico della Germania nazista, decise di trasferirsi temporaneamente in Brasile, paese dove risiedevano la madre e il fratello maggiore. Dopo un breve ...
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Holden, William
Luigi Guarnieri
Nome d'arte di William Franklin Beedle Jr, attore cinematografico statunitense, nato a O'Fallon (Illinois) il 17 aprile 1918 e morto a Santa Monica (California) il 16 [...] in altri due lavori eccellenti: il satirico e sorprendente Stalag 17, nel quale fu il contraddittorio Sefton, prigioniero di un campo nazista sospettato di essere una spia (anche in questo caso la parte era stata scritta per Charlton Heston), e l ...
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Dieterle, William (propr. Wilhelm)
Bruno Roberti
Regista e attore tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Ludwigshafen am Rhein (Renania-Palatinato) il 15 luglio 1893 e morto a Ottobrunn l'8 dicembre [...] Dame), da V. Hugo, il cui clima stravolto e minaccioso e le sottolineature dell'intolleranza razziale alludono alla barbarie nazista che stava dilagando in Europa; nel clima visivo da illustrazione fiabesca di The devil and Daniel Webster, noto anche ...
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Zinnemann, Fred
Franco La Polla
Regista cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 29 aprile 1907 e morto a Londra il 14 marzo 1997. Osteggiato dai settori innovativi della [...] Fonda, Sean Connery; gli va tuttavia dato atto di scelte a volte inusuali: Spencer Tracy, antifascista fuggiasco braccato nella Germania nazista in The seventh cross, Audrey Hepburn, suora senza vera vocazione in The nun's story (1959; La storia di ...
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Delannoy, Jean
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Noisy-le-Sec (Seine-Saint-Denis, Île-de-France) il 12 gennaio 1908. La perizia nella costruzione narrativa del film, maturata grazie [...] anni Quaranta, alcuni vollero vedere (quando il film ebbe una distribuzione europea, cioè nel dopoguerra) un cedimento al clima nazista; in realtà il dissidio tra ordine e disordine al centro della vicenda è tipico del mondo poetico di Jean Cocteau ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.