Poeta francese (Carnac 1907 - Parigi 1997). Esordì con i versi di Terraqué, pubblicati durante l'occupazione nazista (1942), che restano fra i suoi più significativi e caratteristici. In seguito passò [...] da una poesia concreta, concisa, tagliente a una poesia in cui viene dato nuovo e grande spazio alla fraternità umana, alla generosità, alla conciliazione con la natura. In genere scrisse in versi irregolari, ...
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Filologo classico (Breslavia 1884 - Gottinga 1974), prof. universitario (dal 1910) a Breslavia e poi a Greifswald; durante il periodo nazista fu sospeso dall'insegnamento e subì persecuzioni. Curò per [...] la Teubner l'edizione delle Vite parallele di Plutarco (iniziata per i primi due volumi da C. Lindskog), quella del De republica e del De legibus di Cicerone e altre ancora. Fra le monografie: Das hellenistische ...
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Pseudonimo dello scrittore tedesco Walter Hoffmann (n. Berlino 1908 - m. 1993). Nel 1933 emigrò a Copenaghen. Dopo l'occupazione nazista della Danimarca (1940), dovette arruolarsi nell'esercito tedesco; [...] combattente a Sebastopoli, el-῾Alamein e Monte Cassino, nel 1944 cadde prigioniero degli Americani. Al ritorno fu tra i fondatori del Gruppo 47. Oltre a molti originali radiofonici su temi di attualità, ...
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Scrittore e giornalista norvegese (n. Hamar 1912 - m. 1978). Unico sopravvissuto di un gruppo di giovani che, durante l'occupazione nazista, avevano tentato invano di raggiungere l'Inghilterra, rievocò [...] tale esperienza in Englands-farere ("Spedizione per l'Inghilterra", 1945), considerato tra i migliori romanzi sul periodo dell'occupazione tedesca, e più tardi in Inn i din tid ("Dentro il tuo tempo", ...
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Scrittore polacco naturalizzato statunitense (Łódź 1933 - New York 1991). Espatriato negli USA nel 1957, dopo un'infanzia tormentata dalla persecuzione nazista nella Polonia occupata, dalla separazione [...] dalla famiglia e da un lungo periodo di afasia, esordì con due fortunati saggi sociologici, pubblicati nel 1960 e 1962 sotto lo pseudonimo di Joseph Novak. Nel 1966 ottenne un primo successo letterario ...
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VAPCAROV-JONKOV, Nikola
Riccardo PICCHIO
Poeta bulgaro, nato a Bansko il 28 dicembre del 1909, fucilato a Sofia durante l'occupazione nazista il 23 luglio del 1942. Fu uno dei più popolari ed efficaci [...] interpreti della nuova poesia rivoluzionaria-futurista, non scevra a volte di intonazioni romantiche e di una profonda, personale umanità. Fu allievo macchinista della Scuola marittima di Varna, operaio ...
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Scrittore tedesco (Lautenburg, Prussia, 1895 - Lugano 1952). Risiedette a lungo a Fiesole, ancor prima di rifugiarvisi nel 1933, per sfuggire alla persecuzione nazista. Di lì passò nel 1938 a Nizza e poi [...] ancora, nel 1941, a Los Angeles. Tornò in Europa nel 1949. Autore di liriche e di commedie, si affermò però soprattutto come romanziere, trovando una sua personale maniera nell'elaborare temi storici con ...
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Pseudonimo del poeta di lingua tedesca Paul Antschel (Cernăuti, Bucovina, 1920 - Parigi 1970). I genitori, di madrelingua tedesca, morirono in campo di concentramento nazista, ed è questa la prima esperienza, [...] legata a quella della morte di milioni di ebrei, di cui C. intese farsi testimone. Dal 1947 a Vienna; poco dopo si stabilì a Parigi, assumendo la cittadinanza francese; studioso di germanistica e glottologia, ...
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HERZOG, Wilhelm (XVIII, p. 843)
Scrittore tedesco, morto a Monaco di Baviera il 18 aprile 1960. Costretto a lasciare la Germania con l'avvento del regime nazista, aveva vissuto esule in Francia, Svizzera [...] e S. U. A. Era rientrato in patria nel 1952 ...
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Gray, Martin. – Pseudonimo dello scrittore polacco naturalizzato statunitense Mietek Grajewski (Varsavia 1922 – Ciney, Belgio, 2016). Costretto a trasferirsi con i familiari nel ghetto di Varsavia dopo [...] l’invasione nazista della Polonia e quindi deportato nel lager di Treblinka, dove ha lavorato nei sonderkommando, è riuscito a fuggirne, arruolandosi successivamente nell’Armata rossa per poi trasferirsi a New York nel 1947. Dalle sue tragiche ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.