La grande scienza. Il Progetto genoma umano
Daniel J. Kevles
Il Progetto genoma umano
Il Progetto genoma umano o HGP (Human genome project) ha avuto origine negli Stati Uniti verso la fine degli anni [...] fiumi di parole per metterci in guardia dalla china scivolosa dell'eugenica e per riflettere sulla lezione della Germania nazista, affermando che, qualora non si seguisse con cura vigilante la situazione, il governo potrebbe tentare ancora una volta ...
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bioetica
Luisella Battaglia
Incontro delle scienze naturali con le scienze umane
La bioetica è un nuovo campo di ricerca e di riflessione, sorto negli anni Settanta del Novecento, che si propone di [...] interrogativi di ordine morale, nella nostra epoca ha assunto risonanze inquietanti, anche in riferimento al trauma dell'esperienza nazista. La riduzione dell'uomo a cavia e la perdita di ogni dignità della persona sperimentate durante quel regime ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Levi
Andrea Grignolio
Giuseppe Levi, fra i grandi studiosi del sistema nervoso della prima metà del Novecento, fu pioniere delle colture in vitro dei tessuti, e svolse ricerche fondamentali [...] Università di Liegi, non lontano dall’allieva Rita Levi-Montalcini, anche lei costretta all’esilio.
L’occupazione nazista del Belgio lo costrinse alla clandestinità e al rischio della deportazione. Scampando fortunosamente a rastrellamenti e posti di ...
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Il ruolo dei poteri pubblici
Wayland Kennet
(Master of Arts in History, University of Cambridge, Cambridge, Gran Bretagna)
Joseph Thornton
(Bachelor of Arts in History, University of Oxford, Oxford, [...] del nazionalismo. L'importanza attribuita alla questione bioetica è conseguenza della reazione postbellica dei tedeschi all'ideologia nazista e dello sterminio e della persecuzione razziale che, tra l'altro, è stata caratterizzata dall'eugenetica.
La ...
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GENETICA
Marcello Siniscalco
Jonathan Beckwith
Alberto Piazza
Genetica di Marcello Siniscalco
Sommario: 1. Premessa. 2. Un decennio di scoperte dionisiache e progressi apollinei: a) la reazione polimerasica [...] , ci appaiono difficilmente ripetibili in un immediato futuro. In particolare, il ricordo del più estremo dei programmi eugenetici - quello nazista - è rimasto come un monito per molti dei paesi dell'Europa occidentale e per gli Stati Uniti, dove le ...
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CECCARELLI, Galeno
Mario Crespi
Nacque il 26 febbr. 1889 a Gerfalco (Grosseto) da Camillo, medico condotto e da Teresita Vecchioni. Compiuti i primi studi nel paese natio e poi a Grosseto, frequentò [...] Acta chirurgica Patavina, che mutò poi titolo divenendo Acta chirurgica Italica, e nel 1949 Acta anaesthesiologica.
Durante l'occupazione nazista di Padova il C. prestò aiuto ad alcuni prigiomeri iugoslavi: più tardi, il 13 maggio 1961, il presidente ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'etica medica alla bioetica
Susan E. Lederer
Dall'etica medica alla bioetica
La bioetica viene generalmente definita come lo studio [...] ebbe senz'altro un ruolo decisivo. Tra il 1946 e il 1947 tre giudici americani presiedettero il processo di 23 imputati nazisti noto come il 'processo ai medici' di Norimberga. Dopo 143 giorni di procedimento, la testimonianza di 85 persone e l'esame ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] è tuttavia negata da R. De Felice (1975), con riferimento all’analisi comparata dei regimi fascista e nazista: quest’ultimo, a differenza del primo che presenta caratteri rivoluzionari nella sua instaurazione, senza tuttavia consolidarsi come ...
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La grande scienza. Bioetica
Eugenio Lecaldano
Bioetica
La bioetica può essere intesa come l'insieme delle riflessioni sui problemi etici che accompagnano le scelte umane nelle situazioni che influenzano [...] da un accostamento retorico-persuasivo tra l'eutanasia attiva volontaria e gli esiti ripugnanti realizzati da Hitler e dai nazisti con l'eliminazione dei malati di mente. Contro tale forma di ricorso all'argomentazione dello 'scivolo' si è obiettato ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] , L. Wittgenstein e i neopositivisti del circolo di Vienna in Austria e, dopo la diaspora provocata dall’annessione nazista, nei paesi anglosassoni, E. Cassirer in Germania, B. Croce in Italia, ripropongono, con assai varia articolazione, i temi ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.