Repubblica già appartenente alla Iugoslavia, proclamata indipendente nel 1991. Confina a N con la Slovenia e l’Ungheria, a E con la Serbia, a S con la Bosnia, a O si affaccia all’Adriatico.
Il territorio [...] Stato del 1929. Solo nel 1939 fu raggiunto un compromesso che assicurava ampia autonomia alla Croazia. Con l’attacco nazista del 1941, venne proclamato uno Stato indipendente (comprendente anche la Bosnia ed Erzegovina) che il regime fascista degli ...
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Churchill, Winston
Massimo L. Salvadori
Un intrepido condottiero della Seconda guerra mondiale
Winston Churchill è stato uno dei maggiori statisti e leader politici inglesi nella prima metà del Novecento. [...] un campione della lotta contro il comunismo.
Al comando della lotta contro il nazismo
Quando, dopo il 1933, la Germania nazista si fece sempre più aggressiva, Churchill capì presto che ad Adolf Hitler e a Mussolini occorreva rispondere con la decisa ...
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La Resistenza
Francesco Tuccari
Con il termine «Resistenza» si fa riferimento alle molteplici azioni di lotta, di guerriglia, di sabotaggio e di opposizione che, durante la Seconda guerra mondiale e [...] , Romania e Ungheria. Una dura lotta di resistenza ebbe luogo nella stessa Unione Sovietica, nelle zone sottoposte all’occupazione nazista.
In Francia la Resistenza iniziò tra il giugno e il luglio del 1940, all’indomani della resa del Paese ai ...
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sciamanno Segno distintivo che gli Ebrei erano costretti a portare sulle vesti in alcuni paesi cristiani; consisteva per lo più in un velo o in uno scialle giallo, o in un pezzo di stoffa dello stesso [...] colore attaccato sul cappello o sull’abito. L’uso fu rinnovato dalla Germania nazista. ...
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Uomo politico tedesco (Werl, Westfalia, 1879 - Obersasbach, Baden, 1969). Dirigente del Centro cattolico e uomo di fiducia di P.L. Hindenburg, fu cancelliere del Reich nel 1932, quindi vicecancelliere [...] di K. Schuschnigg e l'elezione a cancelliere di A. Seyss-Inquart, portarono all'assorbimento dell'Austria nella Germania nazista (marzo 1938). Dall'aprile 1939 all'agosto 1944 fu ambasciatore ad Ankara, dove riuscì a convincere il governo turco ...
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razzismo
Sergio Parmentola
L’idea folle della superiorità di una razza
Si dicono razziste le teorie che si fondano sul presupposto che l’umanità sia divisa in razze biologicamente superiori e inferiori. [...] . Il razzismo si è sviluppato soprattutto nell’età contemporanea e ha avuto i suoi esiti più tragici nella Germania nazista. La scienza contemporanea ha dimostrato la sua infondatezza
Dalla xenofobia al razzismo
Il razzismo in senso proprio è un ...
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Bonhoeffer, Dietrich
Teologo luterano tedesco (Breslavia 1906-lager di Flossenbürg 1945). Pastore, divenne una delle guide della «Chiesa confessante» e si batté contro l'ala della Chiesa evangelica tedesca [...] Christen) che si schierò con il Partito nazionalsocialista. Partecipò alla lotta, politica e militare, contro il regime nazista, secondo una morale non basata sul concetto astratto del bene, ma su quello che realisticamente aderisce alla storia ...
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Uomo politico francese (Châteldon, Puy-de-Dôme, 1883 - Parigi 1945). Deputato socialista e (dal 1924) indipendente, fu ministro degli Esteri (1934-35) e presidente del Consiglio (1935-36). Promosse un [...] si era trasferito per l'opposizione del governo e dell'assemblea alle sue aperte velleità dittatoriali, fu costantemente in contatto coi nazisti; il 18 apr. 1942, rientrando a Vichy, divenne capo del governo. Come tale, L. diede nuovo impulso alla ...
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Uomo politico tedesco (Colonia 1874 - Buchenwald 1944). Fu tra i fondatori, nel 1908, dell'Unione democratica, di cui fu poi presidente, ma nel 1912 divenne socialdemocratico. Passato al Partito socialdemocratico [...] dal 1920, nel 1922 rientrò nella SPD. Rappresentò la Germania alla Società delle Nazioni, ma all'avvento del governo nazista (gennaio 1933) dovette riparare in Francia, dove tentò di unire gli esuli tedeschi in un fronte popolare antinazista. La ...
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negazionismo
Termine con cui viene indicata polemicamente una forma estrema di storico. Mosso da intenti di carattere ideologico o politico, non si limita a reinterpretare determinati fenomeni della [...] storia contemporanea, ma, con particolare riferimento ad alcuni avvenimenti connessi al fascismo e al nazismo (per es. l’istituzione dei campi di sterminio nella Germania nazista), arriva a negarne l’esistenza. ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.