Gulag
Sigla di Glavnoe upravlenie (ispravitel’no-trudovych) lagerej, «Direzione generale dei campi (di lavoro correttivi)». Sistema dei campi di concentramento e di lavoro coatto, secondo l’ordinamento [...] del 1917), esso raggiunse l’acme della sua attività durante le grandi purghe del 1938, nella prima fase dell’aggressione nazista all’URSS e nel secondo dopoguerra. Si calcola che circa 18 milioni di persone vi furono recluse dal 1929 al 1953 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il fascismo e la preparazione della guerra: tecnici e politici
Nicola Labanca
Economia armata
Nel 1938, quando ancora la Seconda guerra mondiale non era stata scatenata dai regimi fascisti, in Italia [...] sovietica. Ma alla fine degli anni Trenta il panorama non era già più lo stesso. A Berlino il riarmo promosso dal regime nazista aveva dato una forza notevole alla Wehrmacht, alla Luftwaffe e alla stessa Kriegsmarine. A Parigi e a Londra, sia pure in ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] .000; nei campi di concentramento e sterminio di Auschwitz 1.000.000; a Majdanek 80.000 persone.
Per rimarcare la volontà dei nazisti di annientamento della 'razza ebraica', va ricordata l'uccisione di circa 1.800.000 ragazzi sotto i 14 anni. Se la ...
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Alleanza stretta tra Romania, Cecoslovacchia e Iugoslavia sorta, dopo la Prima guerra mondiale, con lo scopo di impedire la revisione dei trattati di pace, e in particolare di quello di Trianon, a vantaggio [...] Consiglio permanente e di un Segretariato con sede stabile a Ginevra. Entrata in crisi di fronte all’aggressiva politica estera nazista, si dissolse dopo il patto di Monaco, con l’annessione alla Germania della regione dei Sudeti nel settembre 1938. ...
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Magistratura straordinaria romana, fornita di imperium maius, cioè della pienezza dei poteri civili e militari. Poteva sospendere tutte le altre magistrature. Il dittatore non poteva durare in carica [...] in un contesto di mobilitazione politica crescente. Le ultime infine – i due casi classici sono quelli della Germania nazista e dell’Unione Sovietica staliniana – si basano sia sul controllo dei tradizionali apparati di potere sia sul culto del ...
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(ted. Nürnberg) Città della Germania (503.638 ab. nel 2008), nella Baviera (media Franconia), sul fiume Pegnitz, subaffluente del Meno, 140 km a NO di Monaco. N. è uno dei principali centri industriali [...] tedeschi contro la lega di Smalcalda. Il 15 settembre 1935 vi furono promulgate le due principali leggi razziali della Germania nazista (leggi di N.): la prima privava gli Ebrei della cittadinanza e dei diritti a essa connessi; la seconda proibiva i ...
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totalitarismo Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare l’intera società grazie al [...] una precisa «volontà totalitaria», capovolgendo il senso dispregiativo del termine. Estendendosi in seguito a connotare sia il regime nazista, sia i vecchi e nuovi sistemi comunisti, il t. è entrato nel linguaggio comune per descrivere una forma ...
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Economia
Condizione di un paese che mira all’autosufficienza economica, nell’obiettivo di produrre sul territorio nazionale i beni che consuma o utilizza, limitando o annullando gli scambi con l’estero. [...] totalitari e il diffondersi di esperimenti di economia pianificata. L’a. fu fondamento della politica economica del regime nazista in preparazione della guerra e fu adottata dal fascismo a partire dal 1934, soprattutto dopo le sanzioni internazionali ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Manovre della guerra fredda
Alexei Kojevnikov
Manovre della guerra fredda
Dopo la Prima guerra mondiale, gli scienziati dei paesi sconfitti furono [...] -1962) si cimentò in questa impresa ancora prima della fine della guerra. Dopo essere fuggito dalla Danimarca occupata dai nazisti e aver fornito un contributo non particolarmente rilevante al Manhattan Project, egli si recò a Londra e a Washington ...
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Forma di sacrificio praticata nell’antichità, specialmente nella religione greca e in quella ebraica, in cui la vittima veniva interamente bruciata. Presso gli Ebrei l’ōlāh, istituito, secondo la tradizione, [...] la partecipazione del sacrificante alla consumazione della vittima, per preservarlo dal contatto con il destinatario del sacrificio.
Con il termine o. si indica la persecuzione e lo sterminio totale degli Ebrei da parte del regime nazista (➔ shoah). ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.