(App. V, i, p. 368; v. aborto, App. V, i, p. 1; eutanasia, App. V, ii, p. 172)
La condizione umana ha subito, con l'avanzare del progresso tecnologico, modificazioni decisive, al punto che si considera [...] di assoggettarsi a un esperimento. Gli orrori degli esperimenti compiuti su prigioniere e prigionieri nei campi di concentramento nazisti, rivelati nel dopoguerra, hanno suscitato una profonda reazione di ripulsa nella coscienza di scienziati e di ...
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Hausdorff
Hausdorff Felix (Breslavia, Bassa Slesia, 1868 - Bonn 1942) matematico tedesco. È considerato uno dei fondatori della moderna topologia, che all’epoca si andava sviluppando su basi assiomatiche [...] (Fondamenti di teoria degli insiemi) in cui introdusse quello che oggi è chiamato spazio di Hausdorff. All’avvento dei nazisti al potere, Hausdorff, pur essendo ebreo, rimase in Germania, convinto che la sua fama di matematico lo avrebbe risparmiato ...
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Scrittore tedesco (Stellingen, Amburgo, 1894 - Amburgo 1959). Autore molto controverso, dotato d'una innegabile potenza d'ispirazione e d'una rara coerenza stilistica e ideologica, ha osato affrontare [...] , ha scritto apprezzati lavori di teoria musicale e di tecnica della costruzione organistica. Abbandonata la Germania nel 1933 (i nazisti avevano messo al bando i suoi libri), J. si stabilì in Danimarca, ove rimase fino al 1945, svolgendo attività ...
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Scrittrice polacca (Varsavia 1884 - ivi 1954). Notevoli sono nei suoi romanzi (Romans Teresy Hennert, 1924; Choucas, 1927; Niedobra miłośč, 1928, trad. it. L'amore cattivo, 1945) e nei suoi drammi (Dom [...] vita nei campi di concentramento, che le fu ispirata dalla sua partecipazione alla Commissione d'indagine sui crimini nazisti. Avvenimento e scoperta letteraria di grande rilievo è stata la pubblicazione dei varî volumi dei diari (Dzienniki, 1970 ...
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Mephisto
Paolo Vecchi
(Ungheria/RFT 1981, colore, 154m); regia: István Szabó; produzione: Mafilm/Manfred Durniok; soggetto: dall'omonimo romanzo di Klaus Mann; sceneggiatura: István Szabó, Péter Dobai; [...] esclusivi, realizza il sogno di una vita: interpretare il ruolo di Mefistofele nel Faust di Goethe. Intanto i nazisti prendono il potere. Muovendosi con cinismo e spregiudicatezza, Hendrik riesce ad adattarsi al nuovo clima politico ottenendo la ...
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La memoria della Seconda guerra mondiale nel Mezzogiorno d'Italia
Tommaso Baris
La ‘liberazione avvolgente’
Nell’immaginario collettivo dell’Italia, la memoria della Seconda guerra mondiale combattuta [...] 122, tra cui 50 donne e 31 bambini sotto i dieci anni (G. Schreiber, La vendetta tedesca 1943-1945. Le rappresaglie naziste in Italia, 2001, pp. 157-62).
Parallelamente, con la stabilizzazione del fronte e il conseguente ritorno a una sorta di guerra ...
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Uomo politico norvegese (n. prov. di Telemark 1887 - m. Oslo 1945); addetto militare a Pietroburgo (1918-19), rimase quasi ininterrottamente in Russia fino al 1929 per conto del Comitato internazionale [...] ". Più tardi (1942) poté costituire un sedicente "governo nazionale", costituito di soli membri del Nasjonal Samling, che collaborò attivamente con i nazisti. Arresosi (maggio 1945) al Fronte patriottico, fu condannato a morte e giustiziato. ...
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Scrittore tedesco (Osnabrück 1898 - Ascona 1970). Volontario nella prima guerra mondiale a 18 anni, dalle sue esperienze di guerra trasse materia per il romanzo Im Westen nichts Neues (1929; trad. it. [...] reduce, e Drei Kameraden (1937; trad. it. 1946), scritto in Svizzera dove R. si era rifugiato dopo l'avvento dei nazisti. Trasferitosi negli USA (1939), di cui ottenne la cittadinanza nel 1947, scrisse ancora romanzi (anch'essi tradotti via via in ...
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LAMA, Luciano
Giuseppe Sircana
Nacque a Gambettola, in Romagna, il 14 ott. 1921 da Domenico, ferroviere e militante del Partito popolare italiano (PPI), e da Noemi Paganelli. A Bologna, dove il padre [...] nel 1943, conseguì la laurea e, dopo l'armistizio dell'8 settembre, insieme con il fratello Lelio (che fu fucilato dai nazisti nell'aprile 1944) si unì ai partigiani dell'VIII brigata "Garibaldi" che operava in Romagna. Divenne quindi capo di stato ...
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diaspora
Raffaele Savigni
La dispersione degli Ebrei in tutto il mondo
Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (70 d.C.) gli Ebrei si sono dispersi in tutto il mondo. Per alcuni secoli essi sono [...] loro grave delitto". Questa ostilità sfociò più tardi in un vero e proprio antisemitismo, che raggiunse l'apice sotto il regime nazista e portò alla Shoah.
Il ritorno in Israele
Dopo la chiusura dei ghetti, gli Ebrei d'Europa si trovarono di fronte ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.