Vonnegut, Kurt
Vonnegut, Kurt. ‒ Scrittore statunitense (Indianapolis 1922 - New York 2007), considerato tra i più influenti narratori contemporanei. Proveniente da un’agiata famiglia di origini tedesche, [...] nel 1999, e Slapstick (1976; trad. it. 1990), diretto nel 1982 da Steven Paul, nonché l’originale disamina del collaborazionismo nazista narrata in Mother night (1961; trad. it. 1968), che nel 1996 è diventato un film per la regia di Keith Gordon ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] violenza con l'autorizzazione dell'organizzazione fu un fattore determinante negli eccessi di violenza perpetrati nei campi di concentramento nazisti (v. Sofsky, 1993).
3) Il terzo aspetto, il rapporto del corpo con l'altro, riguarda il fatto che la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I trasferimenti forzati di popolazione rappresentano un’importante caratteristica della [...] dei Greci dell’Asia Minore, le deportazioni su base sociale ed etnica portate avanti in URSS sotto Stalin, il genocidio nazista degli ebrei europei e infine l’ondata di espulsioni dei Tedeschi residenti in Europa orientale.
Inseguendo l’idea di uno ...
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veleno
Francesca Turco
Un pericolo mortale
Quando una sostanza è capace di uccidere un essere vivente diciamo che è un veleno. Esistono veleni naturali e altri fabbricati dall’uomo, che oggi li utilizza [...] sono di origine artificiale, per esempio lo zyklon-b, il terribile gas velenoso utilizzato nei campi di sterminio nazisti.
Ci sono diversi modi possibili di contaminazione: ingestione, respirazione, contatto con la pelle oppure morsi, graffi e ...
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Benito Mussolini
Massimo L. Salvadori
Il duce del fascismo
Benito Mussolini ha dominato la storia italiana per oltre un ventennio, dal 1922 al 1945. Divenuto, negli anni del suo potere, una delle figure [...] . Liberato dai Tedeschi, Mussolini si pose a capo, nell’Italia occupata dai nazisti, della Repubblica sociale italiana, che operò agli ordini dei nazisti impegnandosi nella repressione della resistenza dei partigiani. Arrestato a Dongo dai partigiani ...
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Trier, Lars von (propr. Trier, Lars)
Bruno Fornara
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 30 aprile 1956. Cineasta tra i più discussi, accusato di ambiguità, indicato come uno dei rappresentanti [...] , Immagini di una liberazione), un mediometraggio che ricostruisce un episodio del maggio 1945 dal punto di vista dei nazisti sconfitti, con uno stile esaltato, tra il religioso e il patetico. Esordì nel lungometraggio con Forbrydelsens element (1984 ...
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Adlon, Percy
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico tedesco, nato a Monaco di Baviera il 1° giugno 1935. Nelle sue opere più mature la dimensione nostalgica che avvolge la struttura narrativa [...] 1982), incentrato sugli ultimi cinque giorni di una militante della resistenza tedesca che sta per essere giustiziata dai nazisti, e Die Schaukel (1983; Il pendolo), ritratto di una famiglia bavarese, tornò all'attenzione della critica con Zuckerbaby ...
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Jaruzelski, Wojciech Witold
Generale e politico polacco (n. Kurow, Lublino, 1923). Appartenente a una famiglia della piccola nobiltà terriera, nel 1939 fu deportato in URSS, dove si arruolò (1943) nelle [...]
Deportato in Unione Sovietica
1943
Si arruola nelle unità militari polacche formate dai sovietici per combattere contro i nazisti
1947
Aderisce al Partito comunista
1960
Assume la direzione politica delle forze armate
1961
Eletto al Parlamento ...
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Hoff, Charles
Giorgio Reineri
Norvegia • 9 maggio 1902-1985 • Specialità: Salto con l'asta, Mezzofondo
È stato indubbiamente uno dei più eclettici atleti norvegesi, formidabile saltatore con l'asta [...] mondo di 4,25 m rimase record europeo sino al 1937. Durante la Seconda guerra mondiale, fu un fiancheggiatore dei nazisti e denunciò Helge Lovland, un suo ex compagno e campione olimpico di decathlon ad Anversa, che aveva costituito un comitato ...
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Serbia (serb. Srbija) Stato balcanico privo di sbocco al mare. Confina a N con l’Ungheria, a NE con la Romania, a E con la Bulgaria, a S con la Repubblica della Macedonia del Nord, a SO con il Kosovo (proclamatosi [...] un governo collaborazionista. In questo quadro si sviluppò il movimento di resistenza comunista, guidato da Tito. Dopo aver cacciato i nazisti (fine del 1944) e aver vinto le elezioni (1945), i comunisti andarono al potere e trasformarono il Regno in ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.