Uomo politico tedesco (Biesheim, Alsazia superiore, 1891 - Berlino 1945), socialista. Deputato al Reichstag durante la repubblica di Weimar, fu rinchiuso dai nazisti nel campo di concentramento di Sachsenhausen [...] (1933-37). Aderì al movimento di resistenza costituitosi intorno a C. Goerdeler. Arrestato dopo l'attentato contro Hitler (1944), fu condannato a morte e ucciso ...
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Poeta e critico ungherese (Zalaegerszeg 1904 - Budapest 1996). Considerato un giovane intellettuale non compromesso con il regime dell'amm. Horty e i nazisti, K. fu nominato ministro dell'Educazione e [...] della Religione nel governo di coalizione instauratosi alla fine della seconda guerra mondiale, sottraendo al controllo della chiesa il monopolio dell'insegnamento. Alla presa del potere dei comunisti ...
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Scrittore polacco (Żitomir 1922 - Varsavia 1951). Esordì con una raccolta di poesie (Gdziekolwiek ziemia "Dovunque la terra", 1942) nella Varsavia occupata dai nazisti. Membro della Resistenza, fu arrestato [...] nel 1943 e deportato ad Auschwitz e Dachau. Dopo la guerra, soggiornò in Germania occidentale, pubblicando a Monaco un volume di racconti (Byliśmy w Oświeçimiu "Siamo stati ad Auschwitz", 1946), che raffiguravano, ...
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LEVI, Primo
Alessandra Briganti
Scrittore, nato il 31 luglio 1919 a Torino dove si è laureato in chimica. Nel 1943 venne catturato dai nazisti e nel marzo del 1944 deportato ad Auschwitz. Liberato nel [...] gennaio del 1945, rientrò in Italia dopo un lungo viaggio attraverso l'Europa orientale. Lavora come chimico a Torino. Il primo libro di L., Se questo è un uomo (1947: dal libro l'autore ha ricavato, in ...
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Teologo tedesco (Pappenheim, Baviera, 1908 - Berlino 1993). Membro della "chiesa confessante" in Turingia (1936-38), parroco a Berlino-Dahlem (1938-40), fu scacciato dai nazisti, di cui fu sempre avversario, [...] e mandato al fronte. Caduto prigioniero dei russi, fu internato in un campo di concentramento, fino al 1949. Insegnò teologia a Bonn (dal 1950) e a Berlino (dal 1957). Ritenuto filomarxista, l'univ. di ...
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Attore tedesco (Monaco di Baviera 1912 - Vienna 1982). Già attivo negli anni Trenta come attore di teatro e di cinema, nel 1944 fu internato dai nazisti in un campo di concentramento. Dopo la guerra si [...] affermò nel cinema a livello internazionale, soprattutto nel ruolo dell'ufficiale elegante e aristocratico (Des Teufels General di H. Käutner, 1955; Bitter victory di N. Ray, 1957; Me and the colonel di ...
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Centro dell’Austria Superiore. Fu campo di concentramento dei prigionieri di guerra nel Primo conflitto mondiale; dopo l’annessione dell’Austria al Reich tedesco (1938), i nazisti vi installarono un campo [...] di lavori forzati per prigionieri politici, che fu luogo di sterminio durante la Seconda guerra mondiale ...
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WIECHERT, Ernst (App. I, 1133)
Bonaventura Tecchi
Poeta e scrittore tedesco.
Nel 1936 tenne un discorso agli studenti di Monaco, e fu per alcuni mesi arrestato dai nazisti. Nel novembre 1937 lesse a [...] del libro scritto da W. dopo la guerra (1946), quadro impressionante per l'efficacia con cui sono descritti i nazisti e soprattutto i perseguitati, gli Untermenschen, israeliti e comunisti.
Nelle più recenti opere (un lavoro teatrale, Okai, 1947 ...
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Grotewohl, Otto
Politico tedesco (Brunswick 1894-Berlino 1964). Deputato socialista (1925-33), si oppose alla politica hitleriana, e per questo fu più volte arrestato dai nazisti. Dopo il 1945 fu a capo, [...] nella zona orientale della Germania, del Partito socialista; nel 1946, quando questo si fuse con il Partito comunista nel Partito di unità socialista (SED), ne condivise la presidenza con W. Pieck; dal ...
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Uomo politico (Berlino 1907 - Kröv, Renania-Palatinato, 1974); aderì al partito nazionalsocialista nel 1925; capo della gioventù hitleriana (dal 1933), s'impegnò nell'educazione ai principî nazisti della [...] gioventù tedesca. Cessò nel 1940 dall'incarico, conservando il titolo di Reichsleiter dell'educazione della gioventù; poi (1940-45) fu Gauleiter e luogotenente del Reich di Vienna. Condannato dal tribunale ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.