Informatico polacco naturalizzato statunitense (Łódź, Polonia, 1928 - Monte Sereno, California, 2012). Nato in una famiglia ebrea polacca, durante la seconda guerra mondiale è stato catturato dai nazisti [...] e inviato in un campo di lavoro. Liberato dagli alleati, nel 1947 è migrato negli Stati Uniti e si è arruolato nell’esercito; qui si è occupato della manutenzione di macchine da scrivere e altri strumenti ...
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CLN
Sigla di Comitato di liberazione nazionale. Unioni di partiti e movimenti politici costituite durante la Seconda guerra mondiale in vari paesi europei occupati dai nazisti (Italia e Francia soprattutto), [...] con funzione di coordinamento delle forze antifasciste e di direzione politica della Resistenza. In Italia il CLN fu costituito a Roma all’indomani dell’armistizio, il 9 sett. 1943, sulla base del Comitato ...
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memòria, giórno della Ricorrenza celebrata il 27 gennaio per commemorare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. La data ricorda [...] il giorno in cui, nel 1945, fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz. È stata istituita dalla l. 20 luglio 2000 n. 211, in accordo con la proposta avanzata dal Parlamento europeo ...
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Romanzo a fumetti realizzato dallo statunitense A. Spiegelman (n. 1948) dal 1973 al 1991. In M. ("topo" in lingua tedesca, in quanto gli ebrei sono rappresentati come topi, vittime dei gatti nazisti), [...] l'autore racconta la tragedia individuale e collettiva delle vittime della Shoah per bocca del padre Vladek, egli stesso realmente sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti. ...
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Mannheimer, Max. – Scrittore e pittore ceco (Neutitschein, Nord Moravia, 1920 - Monaco di Baviera 2016), sopravvissuto alla Shoah. Proveniente da una famiglia di commercianti ebrei, venne fatto prigioniero [...] nell’aprile 1945 presso Seeshaupt dall’esercito statunitense, ha conservato la memoria dei tragici eventi della persecuzione nazista nel testo Spätes Tagebuch, diario della sua giovinezza e della prigionia redatto - con una scrittura misurata e ...
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SAPORTA, Raimundo
Luca Valdiserri
Francia. Parigi, 16 dicembre 1926-Madrid, 2 febbraio 1997
Fu anche grazie a lui, ebreo sefardita fuggito dalla Francia nel 1941 per sottrarsi ai nazisti, che il Real [...] Madrid assurse ai suoi straordinari livelli. Presidente della sezione basket e potentissimo tesoriere della polisportiva del Real, insieme a Santiago Bernabéu, presidente della sezione calcio dal 1943 ...
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Generale tedesco (Berlino 1888 - Brandeburgo 1945); comandante dell'esercito di riserva in patria (1939-44), durante l'attentato del 20 luglio 1944 contro Hitler tenne condotta incerta che permise ai nazisti [...] di riprendere il sopravvento. Malgrado ciò, e malgrado avesse fatto fucilare alcuni congiurati, tra cui C. Stauffenberg, fu lui stesso processato e fucilato ...
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Pseudonimo del fotografo statunitense d'origine ungherese André Friedmann (Budapest 1913 - Thai Binh, Vietnam, 1954). Iniziò la sua attività a Berlino; si trasferì poi a Parigi con l'ascesa dei nazisti [...] al potere. Dal 1936 (guerra civile in Spagna) fu presente sui principali fronti come fotoreporter, realizzando drammatiche immagini di scene di combattimento e fotografie di massa altamente significative. ...
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Termine ebraico («tempesta devastante», dalla Bibbia, per es. Isaia 47, 11) col quale si suole indicare lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale; è vocabolo preferito a olocausto [...] ’ultimo, l’idea di un sacrificio inevitabile.
Fra il 1939 e il 1945 circa 6 milioni di Ebrei vennero sistematicamente uccisi dai nazisti del Terzo Reich con l’obiettivo di creare un mondo più ‘puro’ e ‘pulito’ (v. fig.). Alla base dello sterminio vi ...
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Sionista (Roma 1905 - Dachau 1944); fratello di Emilio e marito di Ada. Emigrato giovanissimo in Palestina, durante la seconda guerra mondiale fu capitano in una brigata ebraica; fatto prigioniero nell'Italia [...] occupata dai nazisti, fu internato nel campo di concentramento di Dachau. ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.