AZZOLINI, Vincenzo
Massimo Finoia
Nacque a Napoli il 5 dic. 1881 da genitori appartenenti ad antiche famiglie, Alfonso, dirigente del Banco di Calabria, e Maria Carolina Serrao, figlia di un magistrato. [...] reato perché l'A., che pure aveva cercato ogni via per nasconderlo, non aveva alcun mezzo per opporsi alle richieste dei nazisti, avendo il re ed il capo del governo abbandonato Roma ed essendo latente il comando militare. Era stato suo merito nella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Bruno de Finetti
Stefano Lucarelli
Giorgio Lunghini
Bruno de Finetti ha dato molti e importanti contributi alle scienze: alla matematica pura e applicata, alla teoria della probabilità, alle scienze [...] senza difficoltà che un qualunque regime che si consideri (sia quello della libera concorrenza o quello dei campi di sterminio nazisti) è quello “ottimo”, perché le condizioni ed ipotesi che s’introducono o si sottintendono ci limitano la visuale ...
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PARRI, Ferruccio
Luca Polese Remaggi
PARRI, Ferruccio. – Nacque a Pinerolo (Torino) il 19 gennaio 1890 da Fedele e Maria Marsili, quarto di cinque figli.
I genitori erano di origini marchigiane, ma [...] di Verona. Il suo caso entrò in una complessa trattativa fra i servizi segreti anglo-americani e le autorità naziste in cerca di un salvacondotto. Una volta liberato, trascorse le ultime settimane prima della Liberazione in Svizzera. Partecipò quindi ...
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GASPAROTTO, Luigi
Lucio D'Angelo
Nacque a Sacile (allora in provincia di Udine) il 31 maggio 1873 da Leopoldo, piccolo proprietario terriero (1844-1907), e da Clementina Ciotti. Il padre, che aveva [...] facendo distribuire armi agli operai e formando una "Guardia nazionale" inquadrata da ufficiali dell'esercito. Ricercato dai nazisti, il 15 settembre riuscì a rifugiarsi nel Canton Ticino, dove dal settembre all'ottobre 1944 collaborò attivamente ...
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CALAMANDREI, Piero
Stefano Rodotà
Nacque a Firenze il 21 apr. 1889 da Rodolfo e Laudomia Pimpinelli. La sua educazione si svolse quieta e severa, in un ambiente in cui le idealità mazziniane del padre, [...] fosse entrata in un periodo rivoluzionario. A celebrare quel diverso spirito, perché non si smarrisse il ricordo della lotta contro nazisti e fascisti in cui era nato, il C. si dedicò con rievocazioni di fatti ed epigrafi, poi raccolte nel volume ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] confronti di perseguitati d'ogni parte (durante la guerra, antifascisti, comunisti, ebrei e, dopo la guerra, anche fascisti e nazisti), e da quella di ricerca e diffusione d'informazioni e notizie su militari e civili travolti dalle vicende belliche ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] temette la violazione hitleriana della neutralità elvetica e deliberò di non sopravvivere a siffatta sventura, di non consegnare ai nazisti se non il proprio cadavere. La resistenza inglese lo rincuorò e più impegnativi, per orario e tematica, furono ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] G. gli disse "Guai a noi se domani […] nella nostra condanna investiremo tutto il popolo tedesco. Dobbiamo distinguere tra popolo e nazisti".
Alla fine del gennaio 1944, per iniziativa di E. Lussu e di altre persone amiche, si ottenne che il G. fosse ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Corrado Gini
Giovanni Maria Giorgi
Come tutte le menti geniali, Gini spaziò in molti campi dalla statistica all’economia, dalla demografia alla sociologia e all’antropologia, sempre guidato da un innato [...] Lituania e della Polonia. Per le stesse ragioni ostacolò, dopo l’8 settembre 1943, l’intromissione dei fascisti e dei nazisti nella facoltà di Scienze statistiche (Cassata 2006, p. 127).
Gli storici stanno inoltre investigando sul ruolo di Gini nella ...
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GRANDI, Dino
Paolo Nello
Nacque a Mordano, presso Imola, il 4 giugno 1895, da Lino e Domenica Gentilini.
Il padre era un piccolo imprenditore agricolo fattosi da sé; la madre una maestra elementare. [...] da Estoril, sulla costa lusitana, nuova residenza del G., furono sempre visionati e vistati personalmente da Mussolini) e dei nazisti (che provarono anche a rapirlo), il G. fu naturalmente condannato a morte in contumacia al processo di Verona del ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.