Complesso ideologico (comunemente noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler in Mein Kampf e divenuto sistema di governo dal 1933 al 1945. Principio centrale di esso è il mito della superiorità della razza ariana. L’individualismo democratico fu ripudiato in funzione del nuovo principio della ‘comunità’, etnicamente e biologicamente intesa come riunione di tutti ...
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kapò Nel gergo dei campi di concentramento nazisti (ted. Kapo composto delle iniziali di Kamerad «camerata» e Polizei «polizia»), il detenuto (di solito per reati comuni) che aveva la responsabilità della [...] disciplina nelle baracche, e organizzava il lavoro dei compagni di prigionia all’interno e fuori del campo, ricorrendo in genere a metodi coercitivi particolarmente violenti ...
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Kreisky, Bruno
Politico austriaco (Vienna 1911-ivi 1990). Arrestato dai nazisti (1938) perché socialista ed ebreo, si rifugiò in Svezia fino al 1945. Vicepresidente del Partito socialista dal 1959, fu [...] ministro degli Esteri (1959-66) e prese parte, fra l’altro, alle trattative con l’Italia per la questione dell’Alto Adige. Divenuto presidente del partito (1967), K. pose le basi per la riscossa socialista ...
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Ratline
Canale di fuga di cui una cinquantina di criminali di guerra nazisti, alcune centinaia di alti funzionari del Reich e ufficiali delle forze armate tedesche, nonché qualche migliaio di collaborazionisti [...] si avvalsero tra il 1946 e il 1951 (soprattutto nel biennio 1948-49) per sottrarsi alla giustizia e trovare rifugio prevalentemente in America Latina, in partic. in Argentina. Dopo essere in un primo momento ...
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Governo collaborazionista nato nel giugno 1940 in seguito alla sconfitta francese a opera dei nazisti. Ebbe sede presso l'omonima città della Francia centrale, nella parte del paese formalmente non occupata [...] dai tedeschi, e fu presieduto dal maresciallo H.-P.-O. Pétain. Cessò di esistere all'arrivo degli anglo-americani, nel 1944 ...
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Norimberga, còdice di Documento di principi formulato nel 1947 all'esito del processo contro i medici nazisti, responsabili di torture condotte su uomini, donne e bambini a scopo di sperimentazione. Il [...] c. di N., integrato dalla Dichiarazione di Helsinki del 1964, stabilisce in particolare il principio per il quale nessuna sperimentazione sull'uomo può essere condotta senza il consenso di chi vi si sottopone. ...
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osef. Medico e membro delle SS (Günzburg, Baviera, 1911 - San Paolo, Brasile, 1979); uno dei più efferati criminali nazisti. Dopo gli studi di medicina orientati sulla morfologia razziale, nel 1937 divenne [...] attraverso l'Italia: si imbarcò a Genova per Buenos Aires e nell'Argentina peronista si mise in contatto con i gruppi nazisti espatriati. Nel momento in cui si sentiva ormai sicuro riprendendo il suo vero nome, emersero le ricerche che ex internati ...
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(nome polacco, oggi ufficiale, Brzezinka) Località della Polonia, nel voivodato di Katowice. Durante la Seconda guerra mondiale i nazisti vi stabilirono un campo di concentramento, chiamato Auschwitz [...] II (➔ Auschwitz) ...
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Investigatore di crimini di guerra (Buczacz, Polonia, 1908 - Vienna 2005). Architetto, durante la seconda guerra mondiale fu internato in campi di concentramento nazisti (1941-45). Nel 1947 fondò a Linz [...] di documentazione sulle persecuzioni subite dagli Ebrei durante il nazismo, trasferito a Vienna nel 1960. In seguito alle sue ricerche furono individuati numerosi criminali di guerra nazisti, tra cui A. Eichmann, arrestato in Argentina nel 1960. ...
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Uomo politico tedesco (Biesheim, Alsazia superiore, 1891 - Berlino 1945), socialista. Deputato al Reichstag durante la repubblica di Weimar, fu rinchiuso dai nazisti nel campo di concentramento di Sachsenhausen [...] (1933-37). Aderì al movimento di resistenza costituitosi intorno a C. Goerdeler. Arrestato dopo l'attentato contro Hitler (1944), fu condannato a morte e ucciso ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.