Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] buona parte il complesso industriale musteriano (Le Moustier, Paleolitico medio) e, soprattutto, le pratiche funerarie. L'Uomo di Neanderthal non sembra essere un ascendente diretto di Homo sapiens sapiens: pare, anzi, che sia stato spazzato via da ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] fa, l'uomo moderno fece la sua comparsa in Europa (circa 35.000 anni fa), dove sostituì la popolazione di Neanderthal. La cultura materiale dell'uomo moderno inizialmente era simile a quella dei neanderthaliani, ma circa 45.000 anni fa si verificò ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto di uomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] genetiche più precise e con il ritrovamento di nuovi reperti fossili.
Bibliografia
J. Fraipont - M. Lohest, La race humaine de Néanderthal ou de Canstadt en Belgique, in ArchB, 7 (1887), pp. 587-757; D.J. Cunnimgham, The Evolution of the Eyebrow ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] Ne è eloquente testimonianza, fra le altre, l'animata controversia innescata dal ritrovamento (1857) dei resti del cosiddetto uomo di Neanderthal. La forma del suo cranio, per vari aspetti dissimile da quella di ogni tipo moderno, e in particolare la ...
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Nel presente articolo indicheremo con 'razzismo' l'insieme delle teorie razziali in quanto distinte sia dalla discriminazione razziale intesa come razzismo messo in pratica, sia dall'antisemitismo, sebbene [...] e l'astrofisica moderne fecero lo stesso per quanto riguarda la nascita dell'universo. Con la scoperta dell'Uomo di Neanderthal a Düsseldorf (1856) furono poste le basi dello studio scientifico della preistoria e dell'origine dell'uomo, proiettata ...
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Preistoria
Paolo Graziosi e Alda Vigliardi
di Paolo Graziosi e Alda Vigliardi
Preistoria
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi di indagine. 3. Paleolitico inferiore. 4. Paleolitico medio. 5. Paleolitico [...] quanto all'umanità, i tipi umani che predominano in questo periodo sono i Paleantropi (cui appartiene l'uomo di Neanderthal), notevolmente evoluti nei confronti dei tipi che li hanno preceduti pur essendo ancora assai primitivi. Essi si diffusero in ...
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paleantropo
paleàntropo (meno com. paleoàntropo) s. m. [lat. scient. Palae(o)anthropus, comp. di palaeo- «paleo-» e gr. ἄνϑρωπος «uomo» (v. -antropo)]. – In paleoantropologia, termine con cui venivano indicati alcuni resti fossili di ominidi...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...