Eugenio Montale
Emanuela Bufacchi
La nudità della parola
La poesia di Eugenio Montale riassume i caratteri essenziali della letteratura del Novecento: «Non possiamo non dirci montaliani» è un’affermazione [...] naziste; e ancora in Non recidere forbice, dove è un pallido ricordo della donna amata a rischiarare provvisoriamente la «nebbia di sempre» che oscura l’esistenza del poeta.
Uno stile più colloquiale
Dopo un lungo silenzio poetico, Montale torna ...
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Pisacane, Carlo
Patriota e scrittore (Napoli 1818 - Sanza, Salerno, 1857). Appartenente a una famiglia aristocratica, nel 1839 entrò nell’esercito come ufficiale del Genio, dopo aver frequentato la [...] s’impossessò del Cagliari. Anche questa volta non ricevette le armi da Pilo, le cui barche, a causa della nebbia, non riuscirono a incontrare il vapore, ma proseguì ugualmente facendo rotta su Ponza. Conquistato il castello e liberati i prigionieri ...
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CAVALLO (Cavalli, Caballus, Caballinus), Marco (Marco Antonio)
Gianni Ballistreri
Nacque ad Ancona nella seconda metà del sec. XV; secondo il Vecchietti e il Peruzzi, fu figlio di Lionardo, patrizio [...] Aquilano (Bologna 1504,c. k iiii v); in quello stesso volume il suo nome è citato in un capitolo di Bartolomeo Nebbia tra altri poeti (c. M iii). Altre sue rime volgari comparvero poi nell'Operanuova di V. Calmeta, L. Carboni… stampataa Venezia ...
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DECIO, Antonio
Flavio De Bernardinis
Nacque ad Orte (Viterbo) probabilmente oltre il 1560 e morì poco dopo il 1617, anno della stampa vicentina della tragedia Acripanda, volendo seguire il Crescimbeni, [...] coro celebra l'effimero dell'evento rappresentativo, poiché "Passa il fasto mortale / Qual passa in un momento / Polve, fumo, nebbia, ombr'aria, o vento".
La tragedia godette di grande fortuna sia ai suoi giorni sia al culmine della civiltà barocca ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] es. quella della tmesi variata in chiasmo:
(6) Et io nel cor via più freddo che ghiaccio
ò di gravi pensier’ tal una nebbia,
qual si leva talor di queste valli
(Canz. LXVI, 7-9)
Ma è soprattutto la lingua poetica dell’Ottocento a fare dell’anastrofe ...
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FATTIBONI, Zellide
Domenico Berardi
Nacque a Cesena il 10 dic. 1811, primogenita di Vincenzo e di Anna Armandi.
Il nome inconsueto le fu imposto dal padre per evocare Zello, un villaggio dell'Imolese [...] quali i suoi membri hanno partecipato direttamente o di riflesso, narrata senza fronzoli, con schiettezza appena velata da qualche nebbia romantica. È un libro, corredato di lettere, proclami e documenti, che vuole scongiurare l'oblio di tante lotte ...
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MALPICA, Cesare
Antonio Carrannante
Nacque a Capua il 2 apr. 1804 da Ignazio, nobile calabrese in servizio come ufficiale dei Cacciatori campani, e dalla capuana Maria Antonia Turino.
Nel 1827, dopo [...] per la statua di Eva, in cui ancora una volta attaccò i critici invidiosi ("Io griderò con libere parole: / Siete nebbia che ardisce opporsi al sole"), rammaricandosi inoltre che la statua appena scolpita fosse destinata a finire all'estero (Panorama ...
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OXILIA, Nino
Gabriele Scalessa
OXILIA, Nino (Angelo Agostino Adolfo). – Nacque a Torino il 13 novembre 1889 (Monetti, in Un tempo una città, 1983, p. 25) da Nicolò e da Giovanna Bruno, penultimo di [...] collocato), se non mancano le «piccole cose» (Piccole cose che m’avete dato), riflessioni sulla vita e sulla morte (La nebbia fascia la città. Le cose), addirittura apostrofi al cuore (la cui retorica ha però poco a che vedere con le tonalità di ...
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CIAMPI, Sebastiano
Domenico Caccamo
Nacque a Pistoia il 30 ott. 1769 da famiglia povera; compì gratuitamente i primi studi nel seminario della sua città e a ventisei anni fu ordinato sacerdote, senza [...] , limitandosi comunque a rilievi molto generici. I suoi strali contro la dominante filologia tedesca, che."sparge qui una nebbia che offusca l'aria", ricordano l'antigermanesimo del giovane Leopardi, riaffiorante nei Paralipomeni, e tradiscono il suo ...
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BARRILI, Anton Giulio
Giovanni Orioli
Nacque a Savona il 14 dic. 1836. Il cognome vero era Barile (lo reca il suo primo libro: Drammi, Genova 1857). Trascorse gli anni dell'infanzia a Nizza, ma compì [...] un romantico che, incapace e aborrente dalla immediata intuizione della realtà, si rifugia "tra le penombre della storia e tra la nebbia rosata dei sentimento". Sulle orme di Sue e di CoUodi, autori dei misteri di Parigi e di Firenze, egli scrisse I ...
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nebbia
nébbia s. f. [lat. nĕbŭla]. – 1. Ammasso di goccioline d’acqua aventi diametro di qualche millesimo di millimetro, e quindi leggerissime, che si formano in prossimità del suolo o sopra il mare e i laghi o lungo i fiumi per condensazione...
nebbio
nébbio s. m. [alterazione di ebbio, lebbio, prob. con raccostamento a nebbia, per l’infiorescenza a piccoli fiori bianchi]. – Nome region. della pianta comunem. detta ebbio.