Sagittario
Sagittàrio [Lat. scient. Sagittarius] [ASF] Antica costellazione zodiacale a sud dell'equatore celeste, tra lo Scorpione e il Capricorno, di simb. Sgr, costituita da un gruppo di stelle disposte [...] (per la sua forma e la sua estensione in coordinate celesti → costellazione); comprende una regione di cielo ricchissima di nebulose e ammassi stellari; nella sua direzione si proietta il centro della Galassia. ◆ [ASF] S. A: intensa sorgente radio ...
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Astronomo, fisico e matematico inglese (Southport 1877 - Dorking, Surrey, 1946). Nella teoria cinetica dei gas ha dato nuove dimostrazioni delle leggi di equipartizione dell'energia e delle formule per [...] molecolari. In astrofisica ha effettuato numerose ricerche sulla dinamica e sull'evoluzione delle stelle, nonché sulla formazione delle nebulose spirali, ed è noto per una teoria sulla formazione dei pianeti. Ha inoltre contribuito alla teoria dell ...
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In fisica, è detto delle radiazioni elettromagnetiche percepite dall’occhio, corrispondenti al campo di lunghezze d’onda compreso tra i limiti approssimativi di 400 e 800 nm.
L’astronomia nel v., o astronomia [...] telescopio, con uno specchio da 185 cm di diametro e una focale di circa 16 m. Con questo esaminò molte delle nebulose scoperte da Herschel, scoprendo la struttura a spirale di alcune di esse. 1.4 Tecniche fotografiche e spettroscopiche. Nel 19° sec ...
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Nome generico di ogni sorgente che emetta radioonde.
In radioastronomia, ogni sorgente di radioonde posta al di fuori della Terra, le cui emissioni possono essere determinate da transizioni atomiche e [...] , elio ecc.) presenti nelle regioni ionizzate della nostra Galassia, dall’agitazione termica di gas ionizzati presenti nelle nebulose e nelle galassie, dalla radiazione di sincrotrone presente nelle pulsar, nelle radio galassie e nelle quasar, o ...
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Fisico statunitense (Seneca Falls, New York, 1898 - Los Angeles 1973). Professore di fisica al California Inst. of technology di Pasadena e, dal 1946 al 1964, direttore dell'Osservatorio di Mount Wilson [...] la maggior parte della sua attività a ricerche di spettroscopia astronomica; ha per primo stabilito l'origine di alcune righe presenti nello spettro delle nebulose planetarie, prodotte da ossigeno e azoto in stadî di ionizzazione particolari. ...
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Lira
Lira [Lat. Lyra, in quanto gli antichi videro nella costellazione la lira di Orfeo] [ASF] Costellazione del cielo boreale, prossima alla Via Lattea, tra il Cigno ed Ercole, di simb. Lyr; la stella [...] più luminosa è Vega (α Lyrae); presso β Lyrae è visibile una famosa nebulosa anulare, che costituisce il tipo più noto e caratteristico delle nebulose planetarie; per la sua forma e la sua estensione in coordinate celesti → costellazione. ...
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Astrofisico statunitense (Pasadena, Calif., 1912 - Santa Barbara, Calif., 2003); figlio di Harold Delos, ha lavorato (dal 1938) in varî osservatorî (monte Hamilton, Yerkes, McDonald e altri) e istituti, [...] . Tra i suoi studî, particolarmente importanti quelli, effettuati per via spettroscopica, sui moti interni di rotazione delle nebulose a spirale e, soprattutto, quelli che lo condussero alla scoperta delle cosiddette stelle magnetiche, cioè di quelle ...
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L'Ottocento: astronomia. La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Barbara J. Becker
La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Agnes Mary Clerke, nella sua storia dell'astronomia del XIX [...] spettro, si sarebbe forse potuta identificare una più ampia catena di eventi in grado di stabilire una connessione tra le nebulose, le novae e le stelle, in una sequenza progressiva e fisicamente giustificabile.
Quando T Coronae non fu più visibile e ...
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Leavitt Henriette
Leavitt 〈lèvit〉 Henriette [STF] (Lancaster, Massachusetts, 1868 - Cambridge, Massachusetts, 1921) Astronomo dell'Osservatorio del Monte Wilson. ◆ [ASF] Legge di L.: lega la magnitudine [...] ) e alla distanza r dell'astro, tale legge fornisce un metodo per determinare la distanza di ammassi stellari e nebulose anche lontanissime quando in essi sono presenti e distinguibili delle Cefeidi, misurando il periodo P di queste: v. distanze ...
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materia interstellare
Claudio Censori
Materia presente nello spazio tra le stelle e costituita per il 99% da gas e per il restante 1% da grani di polvere di piccolissime dimensioni. La polvere interstellare [...] è estremamente disomogenea. Si distinguono tre componenti principali: idrogeno neutro diffuso (regioni HI), nubi molecolari, nebulose brillanti di idrogeno ionizzato (regioni HII). L’idrogeno neutro e altri gas interstellari sono distribuiti su ...
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nebula
nèbula s. f. [dal lat. nebŭla]. – 1. ant. e letter. Nebbia; anche, nuvola: una n. di colore di fuoco (Dante). 2. In astronomia, sinon. di nebulosa. ◆ Dim. nebulétta, nuvoletta: aveano dinanzi da loro una nebuletta bianchissima (Dante).
nebulare
agg. [der. di nebula, nel sign. astronomico]. – Non com., che si riferisce a nebbia o a nuvola. In astronomia, di nebulosa, o riferentesi a nebulosa: aspetto n.; in partic., materia n., la materia cosmica dalla cui condensazione sarebbero...