Nel diritto civile, la pubblicità soddisfa l’esigenza di certezza nei rapporti giuridici, esonerando, per i fatti che ne formano oggetto, dall’onere della prova quando si vogliano far valere i singoli [...] ’annotazione, le quali, pur con diversità di effetti giuridici trovano tuttavia il loro momento unificante nel fatto che dalla conoscenza che i terzi abbiano acquistato degli atti o dei negozi pubblicati. Si parla di pubblicità di fatto nel caso in ...
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Giureconsulto romano (n. 140 circa - m. 82 a. C.), figlio del giureconsulto Publio; pontefice (115), questore (110), tribuno (106), console (95), poi (94) proconsole d'Asia; pontefice massimo (89). Con [...] a sistema lo ius civile, definendo e classificando i diversi negozî e i rapporti giuridici che ne derivavano e ordinando sistematicamente tutto il complesso degli istituti giuridici. Il suo trattato in 18 libri iuris civilis ebbe tanta rilevanza ...
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Giurista italiano (Naro, Agrigento, 1877 - Roma 1946). Insegnò diritto civile nelle università di Perugia, Macerata, Palermo, Roma. Partecipò ai lavori per la preparazione del codice civile. La sua produzione [...] (1902); L'interpretazione dei contratti (1906); Sui così detti diritti potestativi (1906); La simulazione assoluta (1907-1908); Negozi fiduciari: introduzione e parte prima (1910); Teoria generale del contratto (1940), tutte raccolte in Scritti ...
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PROPRIETÀ
Raffaello BATTAGLIA
Rodolfo BENINI
Giuseppe FURLANI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Fulvio MAROI
Tullio ASCARELLI
Francesco ROVELLI
. Etnografia. - Presso i popoli primitivi il concetto di proprietà [...] n. 549).
Modi di acquisto della proprietà. - Sono quei fatti giuridici in base ai quali la legge riconosce a un determinato soggetto il la clientela non costituisce una cosa, sicché i negozî che la concernono si risolvono innanzi tutto in obblighi ...
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SOCIETÀ
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Tullio ASCARELLI
Franco SPINEDI
Lello GANGEMI
. Storia del diritto. - Le prime origini della società si riscontrano, nel mondo romano, nell'antico consorzio familiare. [...] la costruzione come contratto esclude ormai dall'ambito della societas ogni forma che non nasca da un apposito negoziogiuridico (communio incidens secondo la terminologia dei romanisti): mentre è naturale che le azioni del condominio si applichino ...
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OBBLIGAZIONE
Giuseppe FURLANI
Ugo Enrico PAOLI
Emilio ALBERTARIO
. Diritti orientali. - I diritti paleorientali non fanno distinzione tra il contratto, ossia l'accordo della volontà delle parti, e [...] 'atto. La capacità di contrattare è correlativa allo stato giuridico dei contraenti: l'impubere che non ha ancora assunto la , s'intense, basta il nudo patto ove si aggiunga a un negozio di buona fede); nel diritto italiano è regolata nell'art. 1209 ...
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TESTAMENTO
Giuseppe FURLANI
Ugo Enrico PAOLI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Luigi COSATTINI
. Storia: Antico Oriente. - Il testamento vero e proprio era ignoto ai diritti paleorientali. Si formavano però [...] capacità di ricevere di ogni persona contemplata, ogni istituzione o legato o nomina di tutore, ecc., è considerata come un negoziogiuridico a sé, la cui nullità lascia intatto tutto il resto; a meno che non siano nulle tutte le istituzioni in erede ...
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TITOLO di CREDITO (fr. titre de crédit; sp. titulo de crédito; ted. Wertpapier; ingl. negotiable instrument)
Giuseppe Valeri
Nel titolo di credito s'incarna una grande conquista, forse la più grande, [...] qui la peculiare struttura dei titoli, in modo preciso.
c) Intesa la "causa" come la ragione economico-sociale giustificatrice del negoziogiuridico e dell'attribuzione dei diritti da questo nascenti, con la funzione stessa, alla quale il ...
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Geodiritto
Natalino Irti
Prima nozione di geodiritto
Il termine designa lo studio delle relazioni tra norma giuridica e punti dello spazio. È stato introdotto in Italia, se non ci s'inganna, soltanto [...] protezione degli Stati, così nella tutela della proprietà come per l'osservanza dei negozi e la difesa coercitiva dei diritti, attribuisce o restituisce agli ordini giuridici statali un immenso potere. A ben vedere, il difetto o l'inefficienza di ...
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PRETORE
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Magistrato romano fra i maggiori. Il senso originario della parola praetor (da prae e ire: colui che va innanzi) è quello di comandante di un esercito; e fu infatti questo [...] impegnato il padre o padrone, egli adatta la formula del relativo contratto in modo da dirigerla contro costoro; laddove un negoziogiuridico è stato concluso facendo violenza ad una delle parti, o in frode dei creditori, egli rimette le cose in ...
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negozio
negòzio s. m. [dal lat. negotium «attività, occupazione, affare, traffico», comp. di nec «né» e otium «ozio, inazione, riposo dall’attività e dagli affari»]. – 1. a. letter. Attività, occupazione in genere: Chi dietro a ‘iura’ ......
giuridico
giurìdico agg. [dal lat. iuridĭcus, comp. di ius iuris «diritto» e tema di dicĕre «dire»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di diritto, relativo al diritto: norma g.; l’ordinamento g. di uno stato; considerare una questione sotto l’aspetto g.;...