BENVOGLIENTI, Uberto
Armando Petrucci
Nacque a Siena il 3 ott. 1668 da Marcantonio, di mediana nobiltà cittadina, e da Adelasia Pannocchieschi d'Elci. Le vicende della sua vita privata e pubblica furono [...] 1711, pp. 57-70) di J. Leclerc una dissertazione sul dominio temporale dei papi (Extrait d'une Dissertation italienne touchant la papesse jeanne et le domain temporel des Papes...), nella quale, sulla base di una fine analisi di fonti documentarie e ...
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MARIA MADDALENA d’Austria, granduchessa di Toscana
Nacque a Graz il 7 ott. 1587 (Arch. di Stato di Firenze, Mediceo del principato, 6068, c. 123r; Pieraccini, p. 345). Il padre, Carlo II d’Asburgo, [...] in appoggio al fratello, l’imperatore Ferdinando II, impegnato nella guerra dei Trent’anni. Se questa iniziativa fu presa indubbiamente per l’arcivescovo di Pisa Giuliano de’ Medici e Orso Pannocchieschi d’Elci. Quest’ultimo era stato fin dall’inizio ...
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TOSCANA
PPaolo Cammarosano
All'avvento di Federico II, la Toscana presentava un quadro di accentuato frazionamento politico. Vi erano sette città autonome (Lucca, Pisa, Pistoia, Firenze, Volterra, Siena, [...] Ubertini, Ubaldini, Alberti, Guidi, Gherardeschi, Cacciaconti, Pannocchieschi, Aldobrandeschi) e un manipolo di abbazie che avevano soprattutto con un intervento di pieno sostegno dei senesi nella questione di Montepulciano. In questo popoloso ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] , come la persona del doge - e l'abbiam colto nell'effusione dei panegirici - rappresenta lo Stato veneziano: egli sta al vertice perplessità, il nunzio apostolico Francesco de' Pannocchieschi, del fervore ormai esplosivo della vita teatrale ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] nunzio pontificio, monsignore Francesco de' Pannocchieschi, "attonito" nella visione di una città incline alle potenti Grimani di Santa Maria Formosa entrano in lizza con il Teatro dei Santi Giovanni e Paolo, inaugurato nel 1639 con La Delia o sia ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] nunzio pontificio, monsignore Francesco de’ Pannocchieschi, «attonito» nella visione di una città incline alle feste attori, «Il Dramma», 298, 1961, pp. 41-43; R. Giazotto, La guerra dei palchi, pp. 926-929; N. Mangini, I teatri di Venezia, p. 54.
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] del "sacro", sentitivamente partecipato, solitariamente, fra sé e sé, nella penombra dei vespri.
Adi primo Agosto 1630. Venetia. Vedendo il flagello tipo di quella dell'occhiuto nunzio apostolico Pannocchieschi che già nel 1647 registra in più ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] - nella frammentarietà delle loro ricerche, nell'incoerenza dei loro metodi, nell'edonismo dei loro Opere, cit., vol. XVI, pp. 200-1.
A p. XXVI: il passo di Arturo Pannocchieschi d'Elci, ivi, vol. iv, p. 177. Il passo di Magalotti è in questo volume ...
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PIO
Anna Maria Ori
– I Pio, signori di Carpi dal 1329 al 1529, emersero con una propria identità familiare nel XII secolo – assieme ad altre nobili casate, tra cui i Pico della Mirandola – dal folto [...] 1342).
Ma fu nel 1336 che si concretizzò una svolta decisiva nella storia dei Pio e di Carpi: il contrasto con gli Estensi e le si era guardato lontano per la scelta dei consorti: i Rossi di Parma, i Pannocchieschi d’Elci, i Roberti). Non a ...
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ARISTOCRAZIE ECCLESIASTICHE E LAICHE, REGNO D'ITALIA
SSimone M. Collavini
Si è recentemente riconosciuto nel Duecento una fase di progressiva riduzione della mobilità sociale e di crescente selezione [...] potentati, né quelli dei signori laici (come Alberti, Gherardeschi o Pannocchieschi) né quelli degli ecclesiastici 1996, pp. 363-380; J.-C. Maire Vigueur, Impero e papato nelle Marche: due sistemi di dominazione a confronto, ibid., pp. 381-403; ...
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