confondere
Amedeo Quondam
. " Mescolare assieme " senza distinzione e senza ordine: alterare la verità fino al punto da renderla oscura, inintellegibile, in Pd XXIX 74 la verità... la giù si confonde, [...] 6 un confuso suon che fuor [dalla fiamma] n'uscia.
Controversa la spiegazione di anima confusa (If XXXI 74), riferito a Nembrot: nell'epiteto s'è voluta vedere un'allusione alla confusione delle lingue dopo la torre di Babele o alla confusa lingua ...
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collo
Domenico Consoli
. Il vocabolo - che non si trova mai adoperato nella prosa - ha normalmente senso proprio e si riferisce alla figura umana, come nell'abbraccio di Virgilio a D. (Lo collo poi [...] ), o ancora nel particolare degli usurai, a ciascuno dei quali pende dal c. una tasca con lo stemma di famiglia (XVII 55), e di Nembrot che porta un corno al c. (XXXI 73); o infine nel gesto di D. che si accinge a scendere lungo le coste di Lucifero ...
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giganti
Giorgio Padoan
Figli di Gea, nati dal sangue di Urano (per vari mitografi dal sangue dei titani), i g. furono generati per vendicare i titani rinchiusi da Zeus nel Tartaro. Mostri dalla forma [...] apparve anzi parallelo a quel che la Bibbia narrava della torre di Babele (Gen. 11, 1-9), sicché anche Nemrod (in D. Nembròt, Nembrotto) finì per essere considerato un g. (" potens " e " robustus " di Gen. 10, 8 e 9 nella traduzione dei Settanta sono ...
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noto
A parte due casi di uso attributivo, il termine ricorre sempre come predicativo, una volta di ‛ fare ', le altre di ‛ essere ', riferito per lo più a cose.
Nei casi in cui è detto di persona, vale [...] " (e cfr. i vv. 88-89); Pd IX 67 e 95.
Anche riferito a cosa, n. vale talvolta " conosciuto ", come il linguaggio di Nembrot ch'a nullo è noto, " che nessuno intende " (If XXXI 81), o la dolcezza del canto paradisiaco (Pd X 147). E ancora: Se tacessi ...
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ossitono
Ghino Ghinassi
Nelle parole o., cioè accentate sull'ultima sillaba di origine latina, l'uso dantesco non presenta divergenze sostanziali dall'uso moderno. Si può osservare, tutt'al più, in [...] ) resta peraltro incerta, ed è particolarmente imbarazzante quando segua parola che cominci per vocale. Si veda, per es., il caso di Nembròt, che in If XXXI 77 (questi è Nembrotto per lo cui mal coto), sarà da leggere Nembrotto, se non si voglia ...
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Frisone
Adolfo Cecilia
I F. (latino Frisii, poi Frisones o Frisiones, oggi Frisii) erano un'antica popolazione germanica, abitante la cimosa costiera sul Mare del Nord compresa tra l'Ijssel Meer e il [...] Alemanni naturaliter et comuniter sint magni, tamen illi de regione Frisiae sunt maximi "); sicché D. in If XXXI 64 afferma che Nembrot era gigantesco al punto che la ripa, ch'era perizoma / dal mezzo in giù, ne mostrava ben tanto / di sovra, che ...
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lavoro (labore; laboro)
Bruno Basile
Ricorre nella Commedia, nel Convivio e nel Fiore.
L'accezione dominante è " attività dell'uomo ", sia tradotta in pratico operare (Cv IV XXX 2 ciascuno buono fabricatore, [...] sibi instrumentum indeficiens quo possit semper delectari, quasi dicat: si Deus det semper tibi ad laborandum... "; in Pg XII 34 il gran lavoro di Nembròt è la torre di Babele (cfr. Gen. 11, 1-9; Agost. Civ. XVI 4, ecc.); in Pd I 13 l'ultimo lavoro ...
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CACCIA
L. Vlad Borrelli
Anteriore alla coltivazione dei campi, la c. fu una delle prime attività dell'uomo per il proprio sostentamento (v. anche venatio). Essa ispirò pertanto le prime composizioni [...] teschi di orsi, ecc.) e da questa trapassò nell'ambito della religione ("potente cacciatore al cospetto di Dio", è salutato Nembrot nella Bibbia). Ben presto essa trascese i suoi esordî puramente utilitari e divenne gioco, esibizione di potenza e di ...
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ORLANDO
M. Mihályi
Il nome O. (o Rolando) costituisce l'equivalente, in volgare italico, del nome francese d'oïl Roland - che conosce versioni simili ma leggermente diverse nelle altre lingue parlate [...] è ricordato due volte: in Inf. XXXI, vv. 16-17, a proposito del terribile suono del suo corno paragonato con quello del gigante Nembrot; in Par. XVIII, vv. 43-45, dove tra gli eroi della fede, le anime dei quali si presentano al poeta nella luminosa ...
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superbo
Domenico Consoli
In un buon numero di occorrenze l'aggettivo, anche sostantivato, vale " soggetto a superbia ", ovvero, con leggero mutamento semantico, " mosso, determinato dalla superbia " [...] etico-spirituale, scrive: quando la fortuna volse in basso / l'altezza de' Troian che tutto ardiva (If XXX 14-15). Con Nembrot si dimostrano superbi (Pg XII 36) coloro che nella piana di Sennaar tentarono di costruire la torre destinata a toccare il ...
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nembrotto
nembròtto (o nembròtte) s. m., non com. – Appellativo scherz. dei cacciatori, detti anche amici o seguaci di Nembrotte, cioè del personaggio biblico Nembròd o Nembròt, pop. Nembròtte, e in Dante Nembròt e Nembròtto (rispettivam....
inconsumabile
inconsumàbile (ant. inconsummàbile) agg. [der. di consumare1 e, nel sign. 2, di consumare2, col pref. in-2; cfr. lat. tardo inconsummabĭlis «indistruttibile», der. di consummare che nel lat. tardo assunse anche il sign. del class....