Poeta e pensatore cecoslovacco, nato presso Tábor il 13 settembre 1868, morto a Jaroměřice (Moravia) il 25 marzo 1929. Sono state date di lui varie definizioni, come: "poeta metafisico", "creatore sintetico", [...] 1895, questa concezione non è ancora distaccata dalle esperienze personali e immediate del poeta, la cui cultura, prevalentemente platonica, neo-platonica e mistico-cristiana, è ancora in via di sviluppo. Nelle nuove raccolte si nota già un prevalere ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parlare di tradizione filosofica in lingua araba e in ambiente musulmano significa [...] una serie di dottrine greche, non solo aristoteliche, ma anche platoniche, intendendo con questo termine non solo il pensiero di Platone, ma l’intera tradizione medio-platonica e neo-platonica. Tale πρόσωπον aveva garantito nell’Islam l’unità delle ...
Leggi Tutto
LIRICA
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Ciò che diciamo lirica fu in origine poesia destinata a essere cantata con l'accompagnamento d'uno strumento, e da uno strumento postomerico, la lira (λύρα), [...] riprende qualche parvenza di vita la lirica filosofico-religiosa, con gl'inni di Sinesio e di Proclo, d'ispirazione neo-platonica o cristiana. Poesia lirica bizantino-cristiana è quella dei Melodi, fra cui particolarmente degno di nota è Romano ...
Leggi Tutto
MANIERA e MANIERISMO
Giulio Carlo Argan
. Arte. - Il termine "maniera" indicò lungamente il ricorrere di elementi tipici nelle opere d'arte d'uno stesso maestro o scuola: in questo senso, si aggiungevano [...] (maniera gretta, secca, svelta, forte, ecc.). Il Vasari, riprendendo l'ideale raffaellesco e in accordo con la cultura neo-platonica fiorentina, definisce la "maniera" come idealizzamento della natura, cioè come "il ritrarre le cose più belle e di ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] a quelle matematiche, e in particolare all'aritmetica, che più di ogni altra, secondo una consolidata tradizione tanto (neo)platonica quanto (neo)pitagorica, astrae da ciò che è sensibile e corporeo e conduce a ciò che è intelligibile. In effetti ...
Leggi Tutto
Sigieri (Sighieri) di Brabante
Cesare Vasoli
Filosofo del XIII secolo, ricordato da D. nel passo di Pd X 136, nel gruppo degli spiriti sapienti.
I dati della sua giovinezza sono molto oscuri; e, in [...] facoltà delle Arti quelle concezioni, ispirate non solo ad Averroè ma anche ad autori e scritti di tradizione neo-platonica (il Liber de causis, Avicenna, Proclo, ecc.), alle quali viene spesso impropriamente attribuita l'etichetta di ‛ averroismo ...
Leggi Tutto
astronomia
Ideale Capasso
Giorgio Tabarroni
Per i classici e i medievali questo termine, il cui sinonimo era ‛ astrologia ', ha avuto un significato così lato, da comprendere tutte le discipline che [...] all'Empireo. Notevole, nell'ultimo verso del poema l'amor che move il sole e l'altre stelle, l'immagine cristiano neo-platonica del Dio-amore che permea e muove il creato in un movimento di discesa e ritorno.
Nelle Rime, oltre ad alcuni accenni ...
Leggi Tutto
GIUSTINIANI, Agostino
Aurelio Cevolotto
Nacque nel 1470 a Genova da Paolo Giustiniani Banca e Bartolomea Giustiniani Longo, e venne battezzato con il nome di Pantaleone. Già il nonno paterno, Andreolo, [...] . Nell'allegato "commentariolo", poi, sviluppava una serie di riflessioni sulla natura divina chiaramente improntate a una spiritualità neo-platonica di matrice dionisiana.
Il 22 giugno 1514 il G. era a Genova, il 23 settembre successivo fu nominato ...
Leggi Tutto
GALLIENO (Publius Licinius Egnatius Gallienus Augustus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Figlio dell'imperatore Valeriano e di Egnazia Mariniana, era nato nel 218 d. C. ed aveva quindi trentacinque [...] quello colossale della Gliptoteca Ny Carlsberg n. 768, nel quale sembra quasi materializzata l'idea imperiale, quasi a esprimere il pensiero neo-platonico che nell'opera d'arte l'uomo vede una imitazione di ciò che esso ha nel suo noùs.
Bibl.: J. J ...
Leggi Tutto
illuminare
Ha in ‛ alluminare ' (v.) una frequente alternativa. Col significato proprio di " dar luce ", " rischiarare ", in Cv II VI 9 li raggi non sono altro che uno lume che viene dal principio de [...] sanza mezzo, ne l'altre si ripercuote da queste Intelligenze prima illuminate, secondo una terminologia della tradizione neo-platonica che fondava il principio della discesa del molteplice dall'Uno, sullo schema della derivazione della luce dal suo ...
Leggi Tutto
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
neoaccademico
neoaccadèmico agg. e s. m. [comp. di neo- e accademico] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., detto delle dottrine e dei seguaci della media e della nuova accademia platonica, soprattutto sotto lo scolarcato di Arcesilao di...