Poeta e critico francese (Parigi 1864 - ivi 1936). Funzionario statale, dal 1900 commissario di polizia, fu tra i fondatori del Mercure de France e di Le sagittaire (1900). Esordì sotto l'influenza di [...] , 1887; Chairs profanes, 1888); in seguito, con l'adesione all'"école romane" di J. Moréas, si volse a un'ispirazione neoclassica (Le bocage, 1895; La couronne des jours, 1905). Tra le sue opere di critica si ricordano: Baudelaire et la religion du ...
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WALLIN, Johan Olof
Giuseppe Gabetti
Poeta svedese, nato a Stora Tuna nella Dalecarlia il 15 ottobre 1779, morto a Upsala il 30 giugno 1839. Entrato nella carriera ecclesiastica, fu, tra l'altro, prevosto [...] che segnano il congiungimento fra il pensiero del Settecento e le aspirazioni dell'età nuova. Partito da un'esperienza neoclassica con le traduzioni di Orazio e di Virgilio, conservò del Settecento - oltre a taluni residui del gusto - anche la ...
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Scrittore spagnolo (Madrid 1772 - ivi 1857). Studiò a Salamanca e si formò sulle idee filosofiche e politiche dell'enciclopedismo; durante l'invasione francese (1808), svolse parte attivissima per difendere [...] 1808). Le due tragedie El duque de Viseo (1801) e Pelayo (1805) sono d'influenza decisamente alfieriana. Di formazione neoclassica, fu sensibile alle suggestioni del romanticismo, come testimoniano El panteón de El Escorial e la romanza La fuente de ...
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Scrittore spagnolo (La Guardia, Álava, 1745 - ivi 1801); dimorò a lungo in Francia. Scrisse per l'educazione dei giovani le Fábulas morales (1781-84), ispirate alla favola classica e moderna. Contro T. [...] el Bueno di N. Fernández de Moratín, intercalando fra i versi originali altri di carattere grottesco e satirico, e La música di T. de Iriarte in Coplas para tocarse al violín a guida de tonadilla. Come critico teatrale difese la riforma neoclassica. ...
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Scrittore e uomo politico spagnolo (Granata 1787 - Madrid 1862). Deputato alle Cortes, fu imprigionato da Ferdinando VIII per le sue idee liberali (1814-20); capo del governo (1822), fu poi in esilio in [...] classico spagnolo, accogliendo le critiche di I. de Luzán. Alternò, con la commedia di tipo moratiniano, la tragedia alfieriana, neoclassica, di argomento storico. Nel periodo 1810-30 scrisse, fra le commedie, Lo que puede un empleo (1812), La niña ...
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Scrittore finlandese (Pietarsaari 1804 - Porvoo 1877) di lingua svedese. Si trovò alla morte del padre (1828) in difficili condizioni economiche, e da allora in poi la descrizione della vita degli umili [...] nostro paese"), musicato da F. Pacius, è divenuto dal 1848 inno nazionale. Di R. si ricordano anche la tragedia neoclassica Kungarne på Salamis ("I re a Salamina", 1863), non priva di reminiscenze shakespeariane, il poema ossianico Kung Fjalar ("Re ...
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Poeta spagnolo (Cordova 1561 - ivi 1627). Prese gli ordini sacri verso i ventiquattro anni, ma fu ordinato sacerdote solamente dopo la cinquantina. Le sue Obras en verso furono pubblicate la prima volta [...] forme letterarie di erudita oscurità, abili e ingegnose, che domineranno sino all'affermarsi dell'estetica neoclassica del Settecento: scenografie barocche, ricche immagini, complicate innovazioni lessicali e sintattiche del Polifemo, e metafore ...
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CASSIANI, Giuliano
Renzo Negri
Nato a Modena il 24 giugno 1712 da Andrea e da Paola Guzzi, studiò nella città natale, dapprima presso i gesuiti, quindi al collegio di S. Carlo dedicandosi in particolare [...] anche a Modena un intenso rifiorire d'iniziative culturali, il sorgere di nuove accademie e istituti, la svolta neoclassica nell'attività letteraria. Il C. partecipò a questo rinnovamento come censore (nel 1750) della locale colonia arcadica dei ...
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PAVOLINI, Corrado
Giuliano Manacorda
Poeta e regista, nato a Firenze l'8 gennaio 1898, morto a Cortona (Arezzo) il 10 aprile 1980. Figlio di Paolo Emilio, illustre linguista e orientalista, e fratello [...] "carattere famigliare e cordiale" − e Patria d'acque (1933) provano una decisa adesione al rigore stilistico d'impronta neoclassica propugnato da La Ronda, cui va ad aggiungersi un personale recupero di moduli ottocenteschi, che tuttavia non umiliano ...
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Poeta (Zante 1778 - Turnham Green, presso Londra, 1827). Tra i massimi esponenti della letteratura italiana del neoclassicismo e del primo romanticismo, nella sua produzione si distinguono due linee letterarie [...] (i sonetti In morte del fratello Giovanni, A Zacinto, Alla sera, e il carme I Sepolcri), l'altra di indirizzo neoclassico (le odi A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e All'amica risanata, e il poema incompiuto Le Grazie). Nella corrente romantica ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
scultura
(ant. scoltura) s. f. [dal lat. sculptura, der. di sculptus, part. pass. di sculpĕre «scolpire»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o piuttosto di esprimere l’intuizione artistica per mezzo...