MARTINETTI, Giovanni Battista.
Anna Chiara Fontana
– Nacque a Bironico, nel Canton Ticino, il 24 dic. 1764 da Giovanni Antonio e da Lucia Leoni, originaria di Locarno (Chierici Stagni, p. 30), secondo [...] , anno di morte di Zambeccari, aveva progettato villa Ravone (oggi Spada, Museo della tappezzeria), edificio in perfetto stile neoclassico sorto lungo la strada collinare che porta a S. Luca. In quegli anni, oltre a partecipare ai concorsi indetti ...
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CITARELLI, Francesco
Gennaro Borrelli
Nacque verso il 1790 a Napoli. Giovanissimo, fu allievo di F. Verzella, scultore in legno, l'ultimo rappresentante della grande tradizione settecentesca napoletana. [...] , sin dal 1822, il C. aveva ricevuto commesse per opere di pittura e scultura, ove le eleganze dell'accademismo neoclassico, portato del momento, appaiono fuse a un robusto impianto d'origine settecentesca, come nelle tele del 1822 per la distrutta ...
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CERIGHELLI (Serighelli), Pietro
Piero Capuani
Nacque a Bergamo nel 1719 (Fornoni). Fin dall'età più tenera fece parte dei "giovanissimi" e amatissimi e, stando ai ritratti, "bellissimi" scolari, (o [...] artisti del Settecento che operarono nel Bergamasco, senza elevarsi ad uno stile proprio, innovatore, già presago delle stilizzazioni neoclassiche che trionfarono in Bergamo con la scuola del Diotti.
Fonti e Bibl.: C. Marenzi, Il Servitor di piazza ...
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(russo Sankt Peterburg) Città della Russia (dal 1914 al 1924, Pietrogrado; dal 1924 al 1991, Leningrado; 4.568.047 ab. nel 2008), con status di città autonoma, che si estende dai confini con l’Estonia [...] ; Kunstkamera, di Mattarnovi e M. Zemcov; Collegio dei Dodici di Trezzini ecc.), verso la metà del secolo si registrano opere neoclassiche (cattedrale di S. Isacco, di A. Montferrand; Accademia di Belle Arti, di A. Kokorinov e Vallin de la Mothe ...
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Scultore toscano, nato a Savignano (Prato) il 6 gennaio 1777, morto a Firenze il 20 gennaio 1850. Figlio di un magnano, trasferitosi ben presto a Firenze, a dodici anni poté entrare all'Accademia di belle [...] al conte A.A. di Neipperg, nella Steccata di Parma, eseguito tra il 1840 e il 1841, è tutto concepito classicamente, neoclassiche furono la Ninfa dello Scorpione (1845), e la Ninfa del deserto, terminata poi dal Dupré per il marchese Ala Ponzone di ...
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. I locali al primo piano della casa romana (v.) si dicevano generalmente cenacŭla, secondo Varrone (De lingua lat., V, 162), "dopo che vi si cominciò a cenare". Nella casa antica, non occupavano mai l'intera [...] da identità di pensiero e di scopo, si ha solo nell'Ottocento. Il cenacolo nacque specialmente dalla reazione alle teorie neoclassiche; e fu in un certo senso anti-accademico, anti-ufficiale. I Weimarer Kunstfreunde, di cui fu animatore il Goethe e ...
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Giocondo, architetto e decoratore, nato in Bedano nel Canton Ticino, il 24 luglio 1742, morto a Milano il 15 novembre 1839. Dal padre, ch'ebbe nome Francesco e fu buon architetto, inviato appena tredicenne [...] più eminenti che, tra la fine del sec. XVIII e l'inizio del XIX, fecero di Milano la cittadella dell'arte neoclassica. I suoi insegnamenti si diffusero soprattutto per mezzo delle varie sue opere, ch'egli pubblicò fra il 1782 e il 1805 giovandosi ...
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Politica economica e finanziaria
Siro Lombardini
di Siro Lombardini
Politica economica e finanziaria
1. Il sistema produttivo e le concezioni liberiste della politica economica.
La concezione liberista [...] che si riduce il loro rendimento (il tasso di interesse). Questa tesi è respinta da Friedman, che rivaluta la teoria neoclassica della moneta. A un eccesso di moneta finisce per associarsi un eccesso di domanda che non può che provocare un aumento ...
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Capitale
Giorgio Lunghini
Introduzione
'Capitale' è un termine tratto dal linguaggio comune, con cui si indica normalmente qualsiasi forma di ricchezza accumulata e accantonata, che consenta di ottenere [...] e Keynes, avevano in mente una società divisa in classi; dall'altro coloro che, come Senior, Say, i marginalisti, i neoclassici moderni, hanno in mente una società integrata. Per i primi il capitale è un aspetto del potere che la classe proprietaria ...
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LEONARDI, Leoncillo
Maura Picciau
Nacque a Spoleto il 18 nov. 1915 da Fernando, professore di disegno e poeta dialettale, e da Giuseppina Magni, ultimo di tre figli, dopo Chiara e Lionello.
Il nonno [...] per le arti applicate - l'Ermafrodito e le Quattro stagioni, ironici busti dai colori vivaci, che echeggiano le porcellane neoclassiche, rivissute in tono popolare, secondo un estro malinconico e vagamente surrealista. Sul finire del 1941, dopo avere ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
scultura
(ant. scoltura) s. f. [dal lat. sculptura, der. di sculptus, part. pass. di sculpĕre «scolpire»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o piuttosto di esprimere l’intuizione artistica per mezzo...