Poeta e critico spagnolo (Granada 1910 - Madrid 1992); di tendenze neoclassiche, non senza aspirazioni a un vago misticismo intellettualistico, ha pubblicato, fra l'altro: Abril (1935); Retablo sacro del [...] nacimiento del Señor (1940); La casa encendida (1949); Rimas (1951). Una visione negativa dell'uomo e del mondo domina le ultime opere: Diario de una resurrección (1979); La almadraba (1980); Un rostro ...
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Scultore (Gavi, Alessandria, 1746 - Genova 1839). Nelle sue opere si affiancano tradizione barocca e istanze neoclassiche. Si dedicò soprattutto alla scultura decorativa: bassorilievo della Commedia nel [...] pronao del teatro Carlo Felice (perduto nell'ultima guerra mondiale); decorazioni plastiche in palazzo Doria-Tursi a Genova, bassorilievi e statue in varie chiese della Liguria ...
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Architetto (Livorno 1792 - Firenze 1877); attivo in Polonia, fra il 1819 e il 1846, costruì tra l'altro a Varsavia, in forme neoclassiche, il Teatro Grande, il palazzo della Banca di Polonia e il palazzo [...] Staszic. Tornato in Italia nel 1846, vi svolse ancora un'intensa attività progettuale ...
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Architetto italiano (Capua 1834 - Palermo 1911), autore di un progetto, non realizzato, per il teatro Massimo e del Politeama (1867-74) a Palermo, di forme neoclassiche non prive di accenti originali. [...] Altre opere: villino Florio, a Favignana (1875-78); stabilimenti termali a Termini Imerese (1891). Fu anche autore di scritti di architettura ...
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Pittore (Sciacca 1766 - Napoli 1850), figlio di Vincenzo; attore e scenografo, divenne (1806) prof. nell'Istituto di belle arti di Napoli; abile frescante, moderò le forme neoclassiche con vivacità coloristica [...] settecentesca; fu anche buon ritrattista. Opere nelle reggie di Napoli e Caserta, nel teatro S. Carlo e in palazzi patrizî napoletani ...
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Pittore (Clusone 1768 - Venezia 1853). Studiò a Verona con S. Della Rosa e a Venezia con D. Maggiotto; fedele alla tradizione veneta settecentesca ma sensibile alle suggestioni neoclassiche, dipinse opere [...] sacre e ritratti (Teofania di Giobbe, 1819, Venezia, S. Giobbe; Ritratto del parroco G. Rado, 1820, Venezia, Seminario Patriarcale; Deposizione, 1846, Venezia, SS. Giovanni e Paolo). Eseguì (1836-38) il ...
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Architetto (Strass, Baviera, 1726 - Salisburgo 1801), fratello di Johann Baptist; diede numerosi disegni per altari e chiese sperimentando, con grandiosità di effetti, il tema della pianta centrale che [...] già risente delle tendenze neoclassiche (parrocchiale di Buchbach, 1764; chiesa del convento di Mühldorf, 1768; parrocchiale di Mattsee, 1777; ecc.). Specialmente noti sono il Neutor (galleria attraverso il Mönchsberg) e la colonna dell'Immacolata ...
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Architetto e scultore (Enguera, Valencia, 1757 - Veracruz 1816), dal 1790 attivo nel Messico. A Città di Messico compì la parte centrale ed eresse la cupola della cattedrale e il Palacio de Minería, di [...] eleganti forme neoclassiche; di sua realizzazione è anche la colossale statua equestre di Carlo IV (1803) considerata la prima statua di bronzo fusa nel Nuovo Mondo. ...
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ALBERTOLLI
Paolo Mezzanotte
Famiglia di artisti ticinesi pittori, architetti e stuccatori, che nel sec. XVIII e nei primi decenni del successivo ebbe nell'Alta Italia notevole parte nel rinascimento [...] di Giocondo, le decorazioni a motivi di fiori, fogliami e uccelli fantastici: tardo riflesso, in pieno fiorire delle forme neoclassiche, delle chinoiseries settecentesche.
Raffaele, nato a Bedano nel 1770, figlio di Giocondo, collaborò con il padre e ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
scultura
(ant. scoltura) s. f. [dal lat. sculptura, der. di sculptus, part. pass. di sculpĕre «scolpire»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o piuttosto di esprimere l’intuizione artistica per mezzo...