Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] si sono arricchite di decine di migliaia di termini coniati per mezzo di elementi formativi. Tali termini sono detti composti neoclassici per la loro origine, o internazionalismi per il fatto di avere un significato univoco con una forma che presenta ...
Leggi Tutto
Scultore (Genova 1745 - ivi 1823). Allievo di F. Schiaffino, fu poi a Roma (1771-90) seguace di A. Canova. Fu uno dei più notevoli scultori neoclassici genovesi; nelle sue opere (statue per il Palazzo [...] Ducale e per numerose chiese e palazzi di Genova) si nota ancora una certa grazia settecentesca ...
Leggi Tutto
Pittore (Savona 1742 - ivi 1820). Studiò a Roma con P. Batoni, e, ritornato in patria, svolse intensa attività di frescante: numerose chiese liguri furono da lui decorate secondo canoni fondamentalmente [...] neoclassici, con buona fattura. Ebbe numerosi allievi. ...
Leggi Tutto
Architetto (New York 1874 - ivi 1937). Studiò all'accademia americana di Roma e all'École des beaux-arts di Parigi. Nella sua vasta e rinomata produzione mantenne i modi eclettici, neoclassici e neorinascimentali, [...] della sua formazione: Tempio di rito scozzese a Washington (1910); Union station a Richmond (1919); Constitution hall a Washington (1930); monumento ai caduti americani a Montfaucon in Francia (1937); ...
Leggi Tutto
Pittore (Lanark 1723 - Roma 1798). Nel 1748 si recò a Roma per studiare pittura e tranne due brevi viaggi a Londra vi soggiornò tutta la vita. Figura di rilievo negli ambienti neoclassici, in contatto [...] con J. Stuart e J. J. Winckelmann, fu collezionista e appassionato archeologo. Predilesse dipingere soggetti storici e mitologi combinando con eleganza elementi classici e spunti barocchi (Venere presenta ...
Leggi Tutto
Scultore (Savignano, Prato, 1777 - Firenze 1850). Ventenne si recò a Parigi, alla scuola di L. David, e strinse amicizia con Ingres e partecipò alla decorazione di Place Vendôme. Discostandosi dagl'ideali [...] neoclassici, si orientò verso l'arte toscana del 15º sec., ricercando la bellezza fuori dei canoni accademici. Chiamato (1807) da Elisa Baciocchi a dirigere l'Accademia di Carrara, caduto Napoleone passò a Firenze dove, per esser noto come ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra i protagonisti dell’architettura della “reggenza”, Nash arricchisce presto i modelli [...] come una sequenza di stanze riccamente decorate, una delle quali in stile gotico. Nel 1815, a Brighton, trasforma il padiglione neoclassico che Henry Holland aveva costruito tra il 1786 e il 1787 in una fantasia orientale in ferro e ghisa, coperta da ...
Leggi Tutto
parsimonia
Domenico Delli Galli
Attitudine dell’individuo a risparmiare, ossia a non consumare una parte del reddito. Le determinanti della p. possono essere di natura diversa.
La parsimonia in termini [...]
Nella teoria neoclassica, l’individuo risparmia nel periodo corrente per poter consumare nel futuro (sostituzione intertemporale del consumo). L’incentivo a tale azione è determinato principalmente dal tasso di interesse (reale): quanto maggiore ...
Leggi Tutto
Poeta francese, nato a Bourges il 20 febbraio 1791, morto a Versailles il 23 aprile 1871. Cresciuto in famigliarità con molti fra i poeti neoclassici dell'età imperiale, ricalcò dapprima il Florian in [...] una commedia composta in collaborazione con Latouche; e con un'altra commedia in un atto, Tour de faveur, offerse, pare, lo spunto ai Comediens del Delavigne. Ma al sorgere del romanticismo, ne divenne ...
Leggi Tutto
GIL y ZÁRATE, Antonio
Scrittore drammatico, nato nel Real Sitio de San Ildefonso il i° dicembre 1793, morto a Madrid il 27 gennaio 1861. Educatosi a Parigi, rientrò in patria con gusti neoclassici, a [...] cui ispirava Rodrigo (1835) e Blanca de Borbón; ma in seguito accettava le nuove tendenze romantiche, come in Don Alvaro de Luna (1840), Guillermo Tell (1843), e soprattutto in Guzmán el Bueno (1843). ...
Leggi Tutto
neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
esogeneita
eṡogeneità s. f. [der. di esogeno, raccostato a sost. come omogeneità e eterogeneità, der. peraltro da agg. terminanti in -geneo]. – L’essere, il risultare esogeno. Si dice in partic., nel linguaggio econ., con riferimento a variabili...