VANNUTELLI, Scipione
Palma Bucarelli
Pittore, nato a Genazzano il 10 novembre 1834, morto a Roma il 18 maggio 1894. Allievo di T. Minardi e quindi, a Vienna, del Würzinger, compì la sua educazione artistica [...] in Francia (a Parigi, lavorò con il Heilbuth), in Olanda e in Spagna. Era il tempo in cui i neoclassici e i romantici si contendevano il campo dell'arte e il V., che dal suo primo maestro aveva assorbito, insieme col solido disegno, i principî dell' ...
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Architetto (Roma 1762 - ivi 1839). Complessa figura di progettista di singoli edifici e sistemazioni urbane, ma anche di attento restauratore di monumenti antichi, V. si staglia sullo sfondo delle vicende [...] Restaurazione. Studioso dell'opera del Palladio e delle contemporanee esperienze francesi, si segnalò come uno dei massimi architetti neoclassici (a Roma: facciata di S. Pantaleo, 1806; sistemazione di piazza del Popolo e del Pincio, 1824).
Vita ...
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Nato a Gavi verso la metà del secolo XVIII, morto nel 1839. Fu educato alla scultura da N. Stefano Traverso, notevole scultore della fine del Settecento che conserva ancora nelle forme classiche tutta [...] del secolo. Il C. fu presto accademico della Ligustica e acquistò meritata fama come uno dei più gustosi scultori neoclassici liguri. La sua attività si svolse specialmente nell'arte decorativa. È suo il bassorilievo La Commedia (1812), che orna ...
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Ceramista (Burslem, Staffordshire, 1730 - ivi 1795); discendente da una famiglia di vasai, dopo aver lavorato con J. Harrison e con Th. Whieldon, impiantò (1759) a Ivy House (Burslem) una manifattura specializzata [...] incisioni in rame. Nel 1764 fondò una nuova grande manifattura dedicandosi alla creazione di terraglie decorate con motivi neoclassici, applicati a rilievo (bianco su azzurro, ma anche "basalto", nero, e "diaspro"), che ottennero immensa diffusione e ...
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Drammaturgo spagnolo (n. 1800 circa - m. Avana 1888); tradusse la Dalila di O. Feuillet, aggiungendovi di suo una seconda parte; rifuse in Redención la Dame aux camélias di A. Dumas. Fra le tragedie di [...] maggiore impegno vanno ricordate Elvira de Albornoz (1836), Trece de febrero (1837), Últimas horas de un rey (1849), La muerte de César (1876). Fu vicino ai romantici, pur restando legato a modi sostanzialmente neoclassici. ...
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GOTTARDI, Angelo
Giuseppe Conforti
Nacque a Verona il 20 giugno 1826 da Giovan Battista e da Angela Bertoldi. Entrato nel seminario vescovile di Verona nel 1839, prese gli ordini nel 1850. Intorno al [...] 1880, peraltro, il G. era stato incaricato di edificare, su progetto di B. Giuliari del 1830, il pronao neoclassico della parrocchiale di Bardolino.
Il sentimento patriottico, ereditato dalla famiglia, e i contatti con C. Boito (più volte presente ...
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I temi generali dell'e. hanno ricevuto un'ampia esposizione nel XIII vol. dell'Enciclopedia Italiana nella voce economia politica, in cui è tracciato il profilo delle correnti classiche e marginaliste. [...] di riferimento per interpretare i fenomeni macroeconomici e per formulare le politiche economiche. Nel contesto teorico della sintesi neoclassica, la disoccupazione involontaria è spiegata in base all'esistenza di rigidità dei salari e/o del tasso d ...
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Scrittore argentino (Buenos Aires 1794 - Montevideo 1839). Fu uno dei membri più attivi del partito "unitario", poeta ufficiale durante il ministero e la successiva presidenza di B. Rivadavia (1820-27), [...] un magistero politico e letterario tra gli emigrati argentini durante la dittatura di J. M. de Rosas. Cantò in versi neoclassici le battaglie per l'indipendenza e la lotta contro la tirannia, in forme di poesia oratoria e spesso accademica: tutta ...
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FERRARA, Gandolfo
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Termini Imerese (Palermo) nel 1766 da Vincenzo, possidente, e Maria Cianciolo. Giovanissimo, apprese i primi rudimenti di disegno e di pittura (Gallo, [...] , p. 163).
Dalla collezione Gargotta di Termini Imerese sono passati al locale Museo civico i dipinti del F. - di gusto neoclassico ma dai colori squillanti, databili tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo - raffiguranti Gesù Bambino (inv. n ...
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CAMPINI, Luigi
Gaetano Panazza
Nacque a Montichiari (Brescia) il 14 ag. 1816; si affermò presto come ritrattista e decoratore figurista, dopo aver fatto pratica presso G. Rottini. Uomo affabile, si [...] alla scuola romantica capeggiata dallo Hayez e dal Bertini, ma si mostra non del tutto dimentico di stilemi neoclassici. Lodato dai contemporanei per la somiglianza al vero, le belle composizioni, la piacevolezza del colorito, la perfezione dei ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
esogeneita
eṡogeneità s. f. [der. di esogeno, raccostato a sost. come omogeneità e eterogeneità, der. peraltro da agg. terminanti in -geneo]. – L’essere, il risultare esogeno. Si dice in partic., nel linguaggio econ., con riferimento a variabili...