Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] e J.G. Schadow, in Danimarca con B. Thorvaldsen e in Francia con J.-A. Houdon e J. Pradier.
Nel periodo neoclassico importante fu anche l’attività degli incisori, massimo dei quali fu G.B. Piranesi, attivo anche come architetto. L’incisione fu uno ...
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Poeta ucraino (Zinkiv, Poltava, 1890 - Soloveckie Ostrova 1937). Fondatore del gruppo dei Neoclassici, fu maestro nel genere del sonetto. Nel 1935 fu deportato e poi mandato a morte. Postume apparvero [...] le raccolte Sonnetarium (1948), Calalepton (1952), Corollarium (1958). Scrisse anche opere di storia letteraria (Nove ukrajins´ke pis´menstvo "La nuova letteratura ucraina", 1924; Vid Kuliša do Vynnyčenka ...
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Drammaturgo spagnolo (n. 1800 circa - m. Avana 1888); tradusse la Dalila di O. Feuillet, aggiungendovi di suo una seconda parte; rifuse in Redención la Dame aux camélias di A. Dumas. Fra le tragedie di [...] maggiore impegno vanno ricordate Elvira de Albornoz (1836), Trece de febrero (1837), Últimas horas de un rey (1849), La muerte de César (1876). Fu vicino ai romantici, pur restando legato a modi sostanzialmente neoclassici. ...
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Scrittore argentino (Buenos Aires 1794 - Montevideo 1839). Fu uno dei membri più attivi del partito "unitario", poeta ufficiale durante il ministero e la successiva presidenza di B. Rivadavia (1820-27), [...] un magistero politico e letterario tra gli emigrati argentini durante la dittatura di J. M. de Rosas. Cantò in versi neoclassici le battaglie per l'indipendenza e la lotta contro la tirannia, in forme di poesia oratoria e spesso accademica: tutta ...
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CICCONI, Luigi
Pier Luigi Falaschi
Nacque a Sant'Elpidio a Mare (Ascoli Piceno) il 12 dic. 1804 da Elpidio e Giovanna Perucci. Primo di tre fratelli, crebbe nella casa natale, dimostrando precoci doti [...] . I sensuali versi dell'arcade genovese non incontrarono però il favore del C., che preferì in seguito provarsi con motivi neoclassici e con versi di ispirazione civile, modollati su quelli del Carrero o del Prati. Si trasferì quindi a Roma, ove ...
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Scritti d'arte del primo Ottocento – Introduzione
Fernando Mazzocca
A Paola Barocchi
Credo che la vocazione tutta italiana, posta entusiasticamente in risalto da Julius von Schlosser nella sua Letteratura [...] in quanto riguardano il percorso teorico e il dibattito sul gusto che ha accompagnato il fondamentale passaggio dagli ideali neoclassici, legati alla formulazione del bello ideale, a quelli romantici e puristi, dove la relatività del bello e le ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] messi in luce dal De Sanctis, non son da cercare negli altri poeti che si raccolgono sotto la etichetta di neoclassici, i poeti della cosi- detta scuola lombarda, i pindarici parmensi o gli oraziani modenesi. Basti, se pur occorre, raffrontare quegli ...
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Poeta (Bosisio, od. Bosisio Parini, 1729 - Milano 1799). Ordinato, senza vocazione, prete (1754), accettò il programma dell'Illuminismo e intese la poesia come forza educativa all'«utile», adottando spesso [...] ispirate dal programma dei Trasformati, ma anche sulle ultime, posteriori alla pubblicazione del Mezzogiorno e più ricche di moduli neoclassici, dove a torto si è visto come un venir meno degli interessi sociali e della polemica antinobiliare. A ...
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DELLA TORRE DI REZZONICO, Carlo Gastone (Carlo Castone, Castone)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Como nel palazzo di famiglia l'11 ag. 1742, unico figlio maschio del conte Antonio Giuseppe e di Giustina [...] Rinni, Il Settecento, in St. d. letter. italiana, Milano 1960, pp. 322, 527, 613, 676 s.; Id., Aspetti della poetica neoclassica nell'ultimo Settecento letterario, in Il Settecento, Milano 1968, ad Ind.; E. Guagnini, Opere poetiche di G. D. di R., in ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] la fase iniziale e l’ambito di riferimento proprio intorno a quella generazione di architetti e artisti, individuata dai teorici neoclassici, attivi a Roma dalla fine del terzo decennio del sec. 17°.
I segni caratterizzanti dello stile b., delineati ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
esogeneita
eṡogeneità s. f. [der. di esogeno, raccostato a sost. come omogeneità e eterogeneità, der. peraltro da agg. terminanti in -geneo]. – L’essere, il risultare esogeno. Si dice in partic., nel linguaggio econ., con riferimento a variabili...