DI CHIRICO, Giacomo
Maria Antonietta Picone Petrusa
Nacque a Venosa (Potenza) il 27 genn. 1844 da Luigi e da Caterina Savino. Il padre morì quando egli era ancora piccolissimo, nel 1848. Il primo apprendistato [...] all'accademia di belle arti e frequentò lo studio del pittore T. De Vivo che, con il suo orientamento di attardato neoclassicismo, era rigidamente accademico. Nel 1868 si recò a Roma, dove rimase tre anni; tornato a Napoli, aprì uno studio e cominciò ...
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BISCARRA, Giovanni Battista
Paolo Venturoli
Nato a Nizza Marittima il 22 febbraio 1790, compì gli studi accademici presso Pietro Benvenuti a Firenze, dove si era trasferito con la famiglia per l'arrivo [...] pensionato di Vittorio Emanuele I. Studiò all'Accademia di S. Luca e divenne amico dei principali artisti del neoclassicismo romano, come Canova, Thorvaldsen, Tenerani, Camuccini e molti altri. Grande successo nell'ambiente romano ebbe il suo Rimorso ...
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CARMIGNANI, Guido
Caterina Schulderer
Nacque a Parma il 14 sett. 1813 da Pietro e Giuseppina Tomasi; rimasto orfano, fu posto dal tutore nel collegio Lalatta. Continuando la tradizione familiare, tenne [...] boscoso (propr. eredi Carmignani), che rivela il legame del C. con la scuola accademica locale oscillante fra neoclassicismo e romanticismo. Due Burrasche (ibid.)sono opere di notevole valore, certamente ispirate da soggetti simili di scuola ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] così definita la pittura che non segue le tradizionali regole sulle proporzioni ma il capriccio dell’artista; i teorici del neoclassicismo (J.J. Winckelmann, F. Milizia) assumono a proposito dell’arte e dell’architettura di F. Borromini, G.L. Bernini ...
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DI FRANCO (Franco), Salvatore
Gennaro Borrelli
Nacque a Napoli, ove operò come scultore in marmo, stucco e plasticatore di figure in terracotta policroma per presepi tra il 1770 e il 1815.
Indicato [...] dalla porcellanata cromia (Borrelli, 1970, fig. 126) e dall'eccezionale rigore formale che fanno intravedere i segni del neoclassicismo.
Tra il 1780 ed il 1790 realizzò alcuni "modellati" (figure a tutto tondo policrome), posti in bacheche nelle ...
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BOVARA, Giuseppe
Lucia Vaccher
Figlio di Giacomo, nacque a Lecco, da insigne e ricca famiglia, il 12 giugno 1781. Poco si sa della sua giovinezza, salvo che entrò molto presto in amicizia con Alessandro [...] tempo e si fece promotore di iniziative culturali di ogni genere. Come architetto, fu uno degli ultimi epigoni del neoclassicismo: curava scrupolosamente il suo linguaggio stilistico fin nei minimi particolari poiché suo ideale era la classicità pura ...
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COGHETTI, Francesco
Liliana Barroero
Figlio di Giuseppe e di Caterina Baldi, nacque a Bergamo il 12 luglio 1801 (Pinetti, 1915).
Spesso il C. viene confuso con il quasi omonimo Luigi Cochetti romano, [...] sensibilità per il colore è evidente anche nelle opere giovanili e della prima maturità del C., nonostante l'adesione ad un tardo neoclassicismo venato di accenti puristi.
Alla fine del 1821 (e non nel 1826 come vuole l'Ojetti, 1929, o nel 1830 come ...
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CALDERARI, Ottone Maria
Franco Barbieri
Nato a Vicenza l'8 sett. 1730 da Casimiro, di nobile ma non ricca famiglia - la madre era la veronese Vittoria Serenelli -, soltanto a 25 anni (Diedo, 1811; Magrini) [...] , L'architettura nell'età neoclassica a Treviso, Castelfranco e Bassano, ibid., pp.228-238; R. Cevese, O. C. e il neoclassicismo a Vicenza, in OpusMusivum. Een bundel studies aangeboden aan Professor Doctor M. D. Ozinga, Assen 1964, pp. 345-355; R ...
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LEVATI, Giuseppe
Ilaria Sgarbozza
Nacque a Concorezzo, piccolo borgo alle porte di Milano, il 19 marzo 1739. Cominciò a lavorare giovanissimo presso il padre, falegname, di cui si ignora il nome. Trasferitosi [...] , Cinisello Balsamo 2000, pp. 34 s., 78; F. Mazzocca - A. Morandotti - E. Colle, Milano neoclassica, Milano 2001, ad ind.; Il neoclassicismo in Italia. Da Tiepolo a Canova (catal., Milano), a cura di F. Mazzocca et al., Ginevra 2002, pp. 335-345, 511 ...
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Architetto (Parigi 1728 - ivi 1799), con C.-N. Ledoux, il maggiore esponente dell'architettura dell'Illuminismo. Durante i regni di Luigi XV e Luigi XVI ebbe incarichi ufficiali e costruì numerosi hôtels [...] uniscano le une agli altri, B. risolve l'antinomia posta dai suoi contemporanei tra bellezza ideale, ispiratrice del neoclassicismo, e potere dell'espressione, caro al preromanticismo. B. lasciò in testamento allo stato i suoi progetti (conservati ...
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neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...
neoclassicista
s. m. e f. e agg. [der. di neoclassicismo] (pl. m. -i). – Artista esponente del neoclassicismo; fautore, seguace del neoclassicismo. Come agg., appartenente o relativo al neoclassicismo: il movimento, la pittura neoclassicista.