Uomo politico, magistrato e letterato cileno (n. Santiago del Cile 1817 - m. 1860). Occupò alte cariche nei ministeri della Giustizia e dell'Istruzione del suo paese. Scrisse leggende romantiche in canti, [...] (1857), un romanzo in versi, Ricardo y Lucía o la destrucción de la Imperial (1857), alcuni drammi in versi, tra neoclassicismo e romanticismo, tra cui risaltano Cora o la virgen del sol (1841) e i drammi storici Carolina o una venganza (1840 ...
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Musicista (Down Ampney 1872 - Londra 1958). Studiò al Royal college of music di Londra con H. Parry e Ch. Stanford, a Berlino con M. Bruch, a Parigi con M. Ravel. Compositore legato strettamente alla tradizione [...] autore di una vasta produzione, caratterizzata essenzialmente da uno stile eclettico in cui si individuano influenze del neoclassicismo novecentesco e delle correnti più avanzate dell'avanguardia musicale. Compose opere, balletti, musiche di scena e ...
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Architetto (Stoccolma 1716 - ivi 1796), figlio di Göran Josua (Stoccolma 1668 - ivi 1739), anche egli architetto. Dopo un viaggio in Francia e in Italia (1739-44), divenne sovrintendente ai lavori per [...] sono da ricordare la palazzina "China" a Drottningholm e la chiesa di Adolfo Federico a Stoccolma (1768-74). Voltosi al neoclassicismo, ne dette il maggiore esempio con la costruzione del Teatro dell'Opera (1774-1822; ora demolito). Fu a capo dell ...
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Pittore (n. Copenaghen 1743 - m. presso Frederiksdal 1809). In Italia, tra il 1772 e il 1777, studiò le opere d'arte dell'antichità e i maestri del Cinquecento. Famosa era la sua decorazione del castello [...] dell'Andria di Terenzio e i quadri dell'Asino d'oro di Apuleio (gall. di Copenaghen). L'A., che attese anche all'architettura, fu il maggior esponente del neoclassicismo in Danimarca nella seconda metà del sec. 18º: fu suo allievo B. Thorvaldsen. ...
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Architetto e scrittore d'arte (Monza 1776 - Milano 1852). Studiò con L. Pollak e G. Albertolli a Brera, dove fu poi (dal 1798) professore. Collaborò al completamento della facciata del duomo di Milano [...] centrale, con pronao a colonne, e la chiesa di S. Giorgio a Casatenovo (1815), sono esempî importanti del neoclassicismo lombardo. Studioso di antichità milanesi, pubblicò tra l'altro Antichità di Milano, 1804; Memoria sullo stato dell'architettura ...
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Architetto e decoratore (San Miniato 1772 - Napoli 1850). In Toscana sistemò e decorò alcuni teatri. Stabilitosi a Napoli, eseguì il complesso della Villa Floridiana (1817-19), la scalinata di Capodimonte, [...] 'ultimo nel 1810-12 aggiunse l'atrio e la loggia, rinnovò la sala distrutta nel 1816 da un incendio, e nel 1841, con l'aiuto di collaboratori, fece un restauro completo). Tali opere costituiscono una notevole espressione del neoclassicismo italiano. ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] e linguistico.
L’adesione alla politica culturale napoleonica condusse Monti a una più meditata e motivata partecipazione al neoclassicismo, percepibile già nel Prometeo (1797). Con il poema In morte di Lorenzo Mascheroni (1801) Monti ripropose in un ...
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Architetto (Laino, Val d'Intelvi, o Vienna, 1705 - Stoccarda 1751), di una famiglia di stuccatori e architetti lombardi, attivi in Germania. Subentrato a D. G. Frisoni come architetto di corte a Ludwigsburg [...] , ecc. La sua opera principale è il nuovo castello di Stoccarda (iniziato nel 1744), d'ispirazione francese, già tendente al neoclassicismo pur entro le forme rococò. Il fratello Paolo (n. Laino, Val d'Intelvi, 1691 - m. 1748) lavorò (1717-37) a ...
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Pittore (Steinach am Brenner 1725 - Milano 1804). A Roma studiò l'antico e frequentò Winckelmann e Mengs; fu anche a Napoli e a Milano, ove dipinse nel palazzo Litta (Congresso degli Dei), nel Palazzo [...] (Bolzano, affreschi in S. Agostino, 1771-75) e del Tirolo (affreschi a Innsbruck, Volders, 1785), nonché della Baviera (Ettal, Münsterschwarzach, Weilheim), seguendo dapprima la tradizione barocca austriaca e accostandosi quindi al neoclassicismo. ...
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Canova, Antonio
Stella Bottai
L'artista che fa rivivere le sculture della Grecia antica
Vissuto a cavallo fra Settecento e Ottocento, lo scultore Antonio Canova, come molti suoi contemporanei, reputava [...] imparare da quei maestri, facendo rivivere le forme e la bellezza del mondo classico attraverso un nuovo classicismo: il neoclassicismo
Un artista di successo
Non sono molti gli artisti che, ancora in vita, vedono riconosciuto il proprio talento. È ...
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neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...
neoclassicista
s. m. e f. e agg. [der. di neoclassicismo] (pl. m. -i). – Artista esponente del neoclassicismo; fautore, seguace del neoclassicismo. Come agg., appartenente o relativo al neoclassicismo: il movimento, la pittura neoclassicista.