Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] sede sognata di un’umanità felicemente padrona di sé stessa. Si pensi soprattutto a Le Grazie di U. Foscolo.
Altri neoclassicismi
Nella critica contemporanea, si è dato il nome di n. alla tendenza letteraria che fece capo, nel primo dopoguerra, alla ...
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Musicista francese (Le Mans 1912 - Parigi 1997). Compositore di musiche caratterizzate da un elegante neoclassicismo di tipico stampo francese, è autore di una larga produzione, in cui figurano le opere [...] teatrali Le diable boiteux (1937), L'apostrophe (1940), La main de gloire (1945), Paris à nous deux (1954), La princesse de Clèves (1961), diversi balletti, tra cui Scuola di ballo (1933), Le roi nu (1935), ...
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Musicista italiano (Catania 1925 - Roma 2011). Allievo di G. Petrassi e B. Maderna, ha partecipato attivamente (1955-62) ai Ferienkurse di Darmstadt. Il neoclassicismo stravijnskiano e l'esperienza weberniana [...] costituiscono i punti di partenza del suo iter compositivo, come testimoniano rispettivamente Cantata (1954), su testo di Calderón de la Barca, e Poesia (1946) da Rilke. Con i successivi Ideogrammi n. ...
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Musicista francese (Parigi 1905 - ivi 1974). Allievo di P. Le Flem e di E. Varèse, ha fatto parte con O. Messiaen, Y. Baudrier e D. Lesur del gruppo La jeune France, propugnante, in polemica con il neoclassicismo, [...] l'utilizzazione di una tecnica modernissima al servizio di un nuovo "umanesimo". Nella sua produzione di compositore ha usato un linguaggio di grande libertà armonica, rifacendosi spesso ai modi e ai ritmi ...
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Compositore (Polička, Moravia, 1890 - Liestal, Svizzera, 1959). Studiò con J. Suk e A. Roussel. Dal 1922 al 1940 risiedette a Parigi; nel 1941 si trasferì negli Stati Uniti, dove fu insegnante all'università [...] Scrisse molta musica di ogni genere, in un linguaggio influenzato principalmente dal folclore ceco e dal neoclassicismo. Notevoli alcune musiche orchestrali (sinfonie, concerti) e da camera (quintetti, quartetti), nonché l'opera teatrale Griechische ...
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NIELSEN, Riccardo
Musicista nato a Bologna il 3 marzo 1908. Studiò con Carlo Gatti e si diplomò in composizione al Liceo musicale di Bari nel 1931. Dal 1946 al 1950 fu sovrintendente del Teatro comunale [...] di Ferrara.
La sua produzione musicale può essere divisa in due periodi caratterizzati il primo da una tendenza verso il neoclassicismo, il secondo dall'adozione della tecnica dodecafonica.
Tra i lavori scritti nel primo periodo, cioè fino al 1943 ...
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Musicista (Down Ampney 1872 - Londra 1958). Studiò al Royal college of music di Londra con H. Parry e Ch. Stanford, a Berlino con M. Bruch, a Parigi con M. Ravel. Compositore legato strettamente alla tradizione [...] autore di una vasta produzione, caratterizzata essenzialmente da uno stile eclettico in cui si individuano influenze del neoclassicismo novecentesco e delle correnti più avanzate dell'avanguardia musicale. Compose opere, balletti, musiche di scena e ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] e vogliono essere nuovi, ma i versi con cui li si esprime si vuole siano antichi: è questo il precetto base del neoclassicismo, secondo una formula di A. Chénier subito accolta in Italia. Alla tendenza neoclassica non è del tutto estraneo il maggiore ...
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MALIPIERO, Riccardo
Virgilio Bernardoni
Nacque a Milano il 24 luglio 1914, figlio del violoncellista Riccardo e di Maria Pezzutti. Compì studi musicali di pianoforte, diplomandosi al conservatorio di [...] dello zio e guardano con simpatia da una parte a C. Debussy di Fêtes e al Bolero di M. Ravel, dall'altra al neoclassicismo di A. Casella e I. Stravinskij. In seguito il M. ripudiò i lavori scritti prima del 1938 (l'anno della prima esecuzione ...
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Arte e architettura
Studio di proporzioni architettoniche e scultorie rapportate a un elemento preso come unità di misura. Risale all’arte greca. Originariamente fece riferimento a moduli empirici, anatomici [...] studiò il problema R. de Piles; nel 18° sec. lo studio delle proporzioni ebbe nuova fortuna nelle formulazioni del neoclassicismo (G. Audran, J.J. Winckelmann).
Musica
Tecnica di contrappunto in cui una melodia, detta ‘antecedente’ è riproposta nei ...
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neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...
neoclassicista
s. m. e f. e agg. [der. di neoclassicismo] (pl. m. -i). – Artista esponente del neoclassicismo; fautore, seguace del neoclassicismo. Come agg., appartenente o relativo al neoclassicismo: il movimento, la pittura neoclassicista.