FINELLI, Carlo
Stefania Frezzotti
Figlio di Vitale e di Maria Antonia Silici, nacque a Carrara il 25 apr. 1785 (cfr. Sica, 1989, p. 37).
II F. fu avviato alla scultura dal padre, discendente di una [...] anni Trenta il F. si allontanò dai moduli canoviani e abbandonò i soggetti mitologici, troppo legati al superato neoclassicismo, per affrontare temi religiosi e devozionali, in linea con il rinnovato interesse per il cattolicesimo che ispirava la ...
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arredamento
Fabrizio Di Marco
Come utilizzare al meglio gli ambienti di un edificio
L'arredamento consente di sfruttare nel modo migliore e di abbellire gli interni di un edificio attraverso la disposizione [...] dai colori sgargianti, conosciuti grazie allo sviluppo dei rapporti commerciali tra l'Europa e l'Oriente.
Dal Neoclassicismo all'art nouveau
Nella seconda metà del Settecento si afferma lo stile neoclassico: le decorazioni si semplificano, le ...
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BONGIOVANNI, Bartolomeo
Franco Barbieri
Figlio di Giambattista, nacque a Creazzo (Vicenza) nella notte tra il 18 e 19 ott. 1791. Nella prima giovinezza fu "professore della scuola elementare maggiore" [...] per un cofano con figure simboliche (D 107):cose tutte entro i modi, e i limiti, di un corretto neoclassicismo appena mosso da qualche prima esuberanza romantica.
Importantissimi, quale documentazione storica, gli acquerelli del B. (1834 c.), sempre ...
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DOVERI, Alessandro
Mario Bencivenni
Nacque a Siena nel 1771 da Matteo, "fattore e bravo agricolo" (Romagnoli, 1835, c. 539). Ancora giovane "vestì l'abito ecclesiastico ma lasciato quello" fu mandato [...] " per la famiglia Saracini a Castelnuovo Berardenga (ibid., c. 539).
Il D., quale esponente di primo piano del neoclassicismo senese, svolse anche una importante attività di insegnamento presso l'accademia di belle arti di Siena, con l'incarico di ...
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chiese, basiliche, cattedrali
Fabrizio Di Marco
Gli edifici sacri dei cristiani
La chiesa (dal greco ecclesìa "assemblea") è l'edificio nel quale si svolgono le funzioni della religione cristiana e [...] , che influenzeranno l'architettura religiosa dell'Europa centrale.
Le chiese di epoca moderna
Dopo il periodo neoclassico (neoclassicismo), durante il quale si riproposero le forme dei templi greci e romani adattate all'impianto basilicale, la ...
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CREMONA, Ippolito
Emma De Negri
Nato a Gravesana, nel Canton Ticino (Svizzera) il 2 febbr. 1777, andò a Genova ancora ragazzo. La presenza nella città ligure e documentata dall'anno 1804 (Gazzetta nazionale [...] reimpiego dalla distrutta chiesa di S. Paolo vincola le proporzioni allontanando il progetto dal rigore formalistico di un neoclassicismo accademico, ma accentuandone l'eleganza. Nel complesso, con le colonne su altissime basi col motivo del doppio ...
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BORGHESI, Giovanni Battista
Anna Ottani
Figlio di Luigi e di Maria Fereoli, modesti commercianti, nacque a Parma il 25 nov. 1790. Lo Scarabelli Zunti raccolse dati documentari conservati nelle sue Memorie [...] Toschi andava impartendo con persuasiva autorità. Tuttavia è opportuno rilevare subito che, nonostante tale esplicita partenza, la strada del neoclassicismo non fu mai da lui percorsa fino in fondo: su questa via il B. venne a trovarsi piuttosto per ...
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ELENA, Vincenzo
Renata Massa
Non si conoscono il luogo e la data di nascita né il nome dei genitori. Documentato come lavorante nella bottega dell'orafo bresciano Giovanni Tonoli nel 1777 (Archivio [...] a meandro collegate da ghirlande, nelle nappe o fiocchi drappeggiati alternati a festoni (elementi questi prediletti dal primo neoclassicismo), nelle statuette a tutto tondo degli angeli.
Nella famiglia Elena si dedicarono all'attività orafa anche un ...
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CHICHI (Chicchi; erronea la versione Chigi), Antonio
Anita Büttner
Figlio di Carlo e di Barbara Cassani, romani, nacque a Roma il 7 gennaio del 1743, e venne battezzato nella parrocchia di S. Lorenzo [...] I modelli del C. sono ancor oggi utili come oggetti di studio per il gusto archeologico del periodo aureo del neoclassicismo; essi rappresentano, in terza dimensione, lo stato di costruzioni antiche che non esistono più o hanno subito forti mutamenti ...
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CARBONI, Domenico
Camillo Boselli
Figlio di Rizzardo, stuccatore e intagliatore, e di Paola Ponteghini, fratello di Bernardino e di Giovanni Battista, nacque a Brescia nel 1727 e vi morì a quarantuno [...] lonatese e le due chiese appaiono un prezioso e raffinato esempio di passaggio fra l'ultimo barocco e un incipiente neoclassicismo.
Fonti e Bibl.: G. B. Carboni, Le pitture esculture di Brescia, Brescia 1760, p. 102 ("la chiesa di S. Eufemia ...
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neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...
neoclassicista
s. m. e f. e agg. [der. di neoclassicismo] (pl. m. -i). – Artista esponente del neoclassicismo; fautore, seguace del neoclassicismo. Come agg., appartenente o relativo al neoclassicismo: il movimento, la pittura neoclassicista.