GUERRA, Camillo
Maura Picciau
Nacque a Napoli il 21 maggio 1797, secondo di cinque figli, da Pasquale e Angela d'Angelo. Il padre, capocantiere degli scavi di Pompei, proveniva da una famiglia di artisti [...] regime napoleonico e il ripristino della monarchia borbonica. Alla decorazione della chiesa furono chiamati i più insigni rappresentanti del neoclassicismo: V. Camuccini, P. Benvenuti, G. Landi, P. Tenerani e alcuni loro allievi. Tre anni dopo il G ...
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CALLANI, Gaetano
Paola Lavagetto Ceschi
Figlio di Gaetano e di Maria Franzoni, nacque a Parma il 16 genn. 1736 quando il padre era già morto. Una trascrizione di documenti e di una biografia di questo [...] , specie negli interni, e realizza quella cooperazione tra architetti, decoratori e pittori che… sarà un carattere peculiare del neoclassicismo lombardo" (S. Samek Ludovici, in Storia di Milano, XIII, Milano 1959, p. 601). è ancora da scoprire l ...
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CAMPORESI, Francesco (in Russia, Franc Ivanovič Kamporezi)
Stefan Kozakiewicz
Architetto, figlio di Giovan Battista (S. Muzzi, Annali di Bologna, VIII, Bologna 1846, p. 735), nacque a Bologna nel 1747. [...] nel 1831.
Il C. pur essendo abile architetto, non ebbe una spiccata personalità: le sue opere sono improntate a un neoclassicismo maturo, ma non ancora severo. Fu anche disegnatore: le sue vedute di Mosca a penna e acquerello non hanno gran valore ...
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GUASTAFERRO, Antonino
Pasqualino Bongiovanni
Nacque a Santa Caterina Villarmosa (nell'odierna provincia di Caltanissetta) il 2 ag. 1736 da Giuseppe, giudice della corte civile, e Clara Bruno.
Dal 1751 [...] più significative del G. che si mostra orientato verso la ricerca di una politezza formale, riconducibile, più che al neoclassicismo in senso stretto, al linguaggio di P. Batoni, scrutato durante il suo lungo soggiorno romano (Bongiovanni, 2002, p ...
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CACCIANIGA, Francesco
Antonhy M. Clark
Figlio del pittore Paolo, nacque a Milano il 6 ag. 1700. Studiò con Pietro Giraldi, suo parente, che si era formato a Roma, e dal 1717 lavorò a Bologna, dove prese [...] dallo stesso C. (i rami sono conservati nella Calcografia di Roma), e sono importanti per la storia dello sviluppo del neoclassicismo. Per il sesto e settimo decennio del secolo, quando secondo il De Rossi il C. stava "mediocremente lavorando per le ...
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BOCCACCIO, Giuseppe
Amalia Barigozzi Brini-Paola Ceschi Lavagetto
Figlio di Girolamo e Caterina Sporta, nacque a Colorno nel 1790 o1791. Pare che fin da bambino si esercitasse nello studio del disegno, [...] fu considerato dai contemporanei uno dei migliori scenografi ed un importante maestro della nuova generazione, anche se, alieno dal neoclassicismo, non si allontanò mai dal gusto romantico, né aprì nuovi orizzonti alla scenografia del suo tempo: suoi ...
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CARONESI, Ferdinando
Luciano Tamburini
Nato a Veddo (frazione di Maccagno Superiore in provincia di Varese) l'11 ottobre del 1794 da famiglia di muratori, probabilmente emigrò con essi in cerca di lavoro [...] ) ove si manifesta, in pieno, nella coerenza dell'insieme e nella ricchezza delle parti, la sua sommessa ma tenace adesione al neoclassicismo.
Fonti e Bibl.: La Comm. per la facciata della chiesa di S. Carlo in Torino, Torino 1836; G. Casalis, Diz ...
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GUARNERIO, Pietro
Monica Grasso
Nacque a Laveno, presso Varese, il 6 genn. 1842. Studiò scultura con Pietro Magni all'Accademia di belle arti di Brera a Milano, città dove risiedette tutta la vita. [...] 1900, Torino 1990, p. 179; U. Thieme - F. Becker, Künstlerlexikon, XV, p. 177; V. Vicario, Gli scultori italiani dal neoclassicismo al liberty, Lodi 1990, s.v.; A. Panzetta, Diz. degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo Novecento, I, Torino ...
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CHIARINI, Michele
Monica Manfrini Orlandi
Nacque a Faenza il 27 sett. 1805 da agiata famiglia. Apprese i primi rudimenti del disegno alla locale scuola comunale dove insegnava G. Zauli. Allievo di P. [...] nell'ideologia e nell'azione mazziniana, Faenza 1973, pp. 33-34, tav. XII; E. Golfieri, L'arte a Faenza dal neoclassicismo ai giorni nostri, Faenza 1975-1977, ad Ind.; L'età neoclassica a Faenza,1780-1820 (catal. mostra, Faenza), Bologna 1979 ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] mediterraneo", il C. si manteneva sulla scia non solo del Winckelmann, ma anche, consapevole o meno, del protoromanticismo e del neoclassicismo tedeschi (v. lettera di W. von Humboldt a Goethe, del 23 ag. 1804, in Goethes Briefwechsel mit Wilhelm und ...
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neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...
neoclassicista
s. m. e f. e agg. [der. di neoclassicismo] (pl. m. -i). – Artista esponente del neoclassicismo; fautore, seguace del neoclassicismo. Come agg., appartenente o relativo al neoclassicismo: il movimento, la pittura neoclassicista.