CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] di Possagno..., pp. 32-34; alla quale va aggiunto F. Boyer, La bibliographie canovienne en France de 1925 à 1957, in Arte neoclassica, 1964, cit., pp. 81-84. Il catalogo della mostra The Age of Neo-Classicism, London 1972 (pp. 27 s., 195-214, 318 ...
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Architetto (Stoccolma 1741 - ivi 1803). Accanto a J.-L. Desprez è il più importante architetto neoclassico della Svezia. Lavorò sotto Gustavo III, rielaborando forme palladiane. ...
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Architetto (Eboli 1795 - Napoli 1860). Allievo di A. Niccolini, fu il maggiore esponente del gusto neoclassico a Napoli, dove rimodernò la chiesa di S. Maria di Montevergine (1841-43), il palazzo Saluzzo [...] di Corigliano, e ampliò il Palazzo Reale (1841-58). Dal 1825 fu insegnante di architettura nell'Accademia napoletana ...
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Architetti, di origine francese, attivi a Napoli (Luigi: 1778 - 1833; Stefano: 1778-1840). In stile severamente neoclassico, costruirono a Napoli l'osservatorio di Capodimonte (1819), il palazzo di S. [...] Giacomo (od. Municipio, 1825), la Dogana Nuova, varie ville ...
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Pittore, architetto e incisore (Auxerre 1743 - Stoccolma 1804); attivo soprattutto in Svezia. Suo capolavoro è il neoclassico castello di Haga; a Uppsala costruì il mausoleo di Linneo. In numerosi quadri [...] e decorazioni celebrò le vicende della guerra russo-svedese. Lasciò anche acquerelli di soggetto italiano ...
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Incisore di gemme (sec. 1º d. C.), figlio di Dioscuride, e, come questo, rappresentante dello stile neoclassico. Alle sue tre gemme certamente autentiche, con teste di Apollo, di Ercole (?) e di un uomo [...] barbuto, si aggiungono tre cammei (con i ritratti di Claudio, di Germanico e delle due Agrippine) ...
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Architetto (Imola 1732 - ivi 1812), di origine ticinese. Fu tra i più operosi artefici del rinnovamento neoclassico in Italia. Le sue opere principali sono il duomo di Imola e il palazzo Braschi a Roma [...] (1791), costruito per papa Pio VI. Notevoli inoltre il duomo di Macerata e quello di Fermo, i teatri di Imola, Fermo, Osimo e dell'Aquila ...
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Architetto (Firenze 1770 - ivi 1828); allievo di G. M. Paoletti e suo continuatore negli sviluppi del neoclassico toscano. È autore, con P. Poccianti, della facciata della villa del Poggio Imperiale, di [...] cui realizzò anche l'elegante cappella; architetto granducale, curò la decorazione di varî ambienti di palazzo Pitti a Firenze. Interessante la raccolta dei suoi progetti, pubblicata nel 1827 ...
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Scrittore drammatico (Real Sitio de San Ildefonso 1793 - Madrid 1861). Iniziò con le opere di gusto neoclassico Rodrigo último rey de los Godos e Blanca de Borbón (1835); ma poi si orientò verso il romanticismo, [...] con Alvaro de Luna (1840) e Guzmán el Bueno (1843). Più che dello studio dei caratteri, si preoccupò del complicato intreccio dell'azione. È anche autore di commedie (Cuidado con los novios, 1826; Un año ...
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Pittore (Santa Croce sull'Arno 1824 - Monte Murlo 1904); entrato all'Accademia di Siena, studiò con il neoclassico F. Nenci, dal quale derivò la capacità di comporre quadri storici. Di questo periodo sono [...] Galileo dinnazi al Tribunale dell'Inquisizione e In chiesa. Andato in seguito a Firenze, aderì al movimento dei macchiaioli. Nel 1870 fece parte della giuria della I Esposizione italiana d'arte di Parma. ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
petricore
s. m. Particolare sensazione olfattiva che si percepisce al battere della pioggia sulla terra da tempo asciutta. ◆ Petricore è il nome dell’odore che si sente durante e dopo la pioggia che interrompe un periodo secco. Il termine...