Amore
Emilio Pasquini
Guido Favati
. Per eccellenza il termine-chiave dello Stilnovo, fin dagli esordi al centro del lessico di D., anche perché la possibilità di considerarlo quasi costantemente personificato [...] esso studio, lo quale è applicazione de l'animo innamorato de la cosa a quella cosa; e ribadendo il concetto con entusiasmo da neofito: XV 12 E così, in fine di questo secondo trattato, dico e affermo che la donna di cu' io innamorai appresso lo ...
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Teofilo Folengo: Opere
Carlo Cordié
Nel gennaio 1517 usciva, a Venezia, un volumetto in latino maccheronico, in versi e in prosa, sotto lo pseudonimo di Merlin Cocaio, poeta mantovano. Aveva titolo [...] , e non già, come tradizionalmente si scrisse, 1496. E la data conviene, calza esemplarmente col curriculum di un giovane neofito benedettino, a sedici anni vestendo Teofilo secondo la norma l'abito di novizio per professare, come la sua scheda ci ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] e compiva un'interiore abluzione, equivalendo secondo l'espressione di Paolo a una reale rigenerazione e risurrezione, con cui il neofito mondato, veniva trasportato e sollevato a far parte del gran corpo mistico del Salvatore, la Chiesa.
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neofita1
neòfita1 agg. e s. f. [comp. di neo- e -fita (v. -fito); cfr. neofita2]. – In botanica, di pianta naturalizzata in una determinata regione che si sviluppa e si propaga altrettanto bene quanto i componenti della vegetazione autoctona,...
neofita2
neòfita2 (o neòfito) s. m. e f. [dal lat. tardo neophy̆tus, gr. νεόϕυτος, propr. «generato o germogliato di recente», comp. di νέος «nuovo» e ϕύω «piantare, generare»] (pl. -i). – 1. a. Nella liturgia cristiana, colui che è battezzato...