ROMANICO
C. Tosco
Il termine R. (franc. Roman; ingl. Romanesque; ted. Romanik) venne riferito per la prima volta all'arte medievale nel decennio 1810-1820, per indicare una fase storica priva, fino [...] . L'idea riduttiva del R. come intermédiaire era ormai consacrata, e apriva la strada alla grande stagione del Gotico - e del Neogotico - pensato come vero stile nazionale nella Francia del secondo impero.In Italia il termine R. tardava a imporsi con ...
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Periodo dell’arte medievale compreso tra l’11° e il 12° sec., che coincise con i cambiamenti economici, politici e culturali dell’Europa occidentale.
Cenni storici
L’arte r. è considerata come un insieme unitario, malgrado le profonde diversificazioni tra le varie regioni e tra le diverse arti; essa ... ...
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Manuela Gianandrea
Il rinnovamento dell’arte medievale
Il periodo che va dall’11° secolo fino alla metà del 12° è considerato un’epoca di importanti e radicali cambiamenti per tutta l’Europa: in questi anni si mise infatti in moto un forte processo di modernizzazione dei centri urbani, del commercio, ... ...
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Pietro Toesca
. Nella continuità dell'arte dal sec. X al XIII per tutta l'Europa occidentale ammettiamo la consueta divisione in due periodi - arte romanica, arte gotica - perché, sebbene il primo periodo prosegua nell'altro, in conseguente succedersi di concetti e di forme, esso è fortemente individuato ... ...
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COMOLLI, Giovanni Battista
Gianluca Kannès
L'atto di battesimo, conservato presso la parrocchia di S. Maria Maggiore a Valenza (Alessandria), lo registra nato il 19 febbraio del 1775 da Giovanni e Giuseppina [...] a seguito dell'istituzione del Regno d'Italia), sarà tuttavia terminato nel 1810 e sistemato a Bellagio su un piedistallo neogotico, sempre su disegno del Bargigli.
Di ritorno a Carrara, il C. chiese il 22 febbr. 1809 udienza alla Baciocchi per ...
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FABIANI, Massimiliano (Max)
Maristella Casciato
Nacque a Kobdilj (Cobidil, ora in Slovenia) presso San Daniele del Carso il 29 apr. 1865, da una famiglia numerosissima: undicesimo dei quattordici figli [...] fatica ebbe inizio nel 1890: il tema prevedeva la costruzione di un edificio di culto, di grandi dimensioni, in stile neogotico.
Nel 1911 un incendio distrusse gran parte del cantiere e la fabbrica fu sospesa. Un nuovo progetto fu approntato nel ...
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GONZAGA, Pietro (Pietro Gottardo, Pietro di Gottardo)
Maria Lucia Tonini Steidl
Figlio di Francesco e della nobile bellunese Anna Grini, nacque il 25 marzo 1751 a Longarone, presso Belluno.
Il padre, [...] 1988, p. 106; F. Quinterio, Ortodossie, capricci e invenzioni gotiche nelle scenografie dai Galliari al Sanquirico (1760-1839), in Il neogotico nel XIX e XX secolo. Atti del Convegno, Pavia… 1985, I, Milano 1989, pp. 274-284; Gli architetti italiani ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] della Ringstrasse, a Vienna, conseguente alla demolizione della cinta fortificata (1859), favorì lo sviluppo dello stile eclettico (neogotico, neorinascimentale, neogreco ecc.) che si diffuse poi in tutte le altre città dell’impero. La scultura è ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] dello smarrimento dell'architettura. Spuntano dappertutto le ville, ma il gusto è malfermo ne si decide tra il moresco e il neogotico, il neorinascimento, ecc.: trionfo dell'eclettismo. In tempi più recenti la villa cede il posto a un altro genere di ...
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(VII, p. 304; App. I, p. 287; II, I, p. 419; III, I, p. 246; IV, I, p. 302)
Popolazione. - La grande estensione della montagna aspra e della pianura acquitrinosa e insalubre lascia spazi ristretti (altopiani [...] , che deve gran parte della sua diffusione al ritorno dei Gesuiti che adoperano nelle loro costruzioni lo stile neogotico. I principali rappresentanti di questa tendenza architettonica sono: il gesuita spagnolo E. Morales, autore del Collegio di San ...
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Città
Pierre George
Una storia millenaria
Paul Bairoch associa l'origine delle città a quella dell'agricoltura, mettendo così in rapporto tra loro le prime due forme di vita sedentaria. Si potrebbe [...] , a volte in stile 'rinascimento' (il Graben di Vienna o la Maximilianplatz di Augusta), a volte in stile gotico o neogotico nelle Fiandre, o in stile barocco nella vecchia Praga.
La stessa disposizione del nucleo urbano prosegue a est, in Polonia ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] degli interventi di restauro della decorazione plastica della cattedrale di Piacenza, ivi, pp. 311-330; Gotico, Neogotico, Ipergotico. Architettura e arti decorative a Piacenza, cat., Piacenza 1985; A. Segagni Malacart, Problemi di tipologia ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] di enfasi devozionale, derivano probabilmente da una religiosità profondamente tormentata piuttosto che da una ripresa di gusto neogotico come è stato da alcuni sostenuto.
Questa tendenza a forzare l'espressività, denotata anche dalla nervosa ...
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neogotico
neogòtico agg. e s. m. [comp. di neo- e gotico] (pl. m. -ci). – Denominazione della corrente artistica che, dal 1730-40 e soprattutto durante il sec. 19°, intese rinnovare le forme dell’architettura gotica, attraverso opere notevoli...
preraffaellismo
s. m. [der. di preraffaellita]. – Movimento artistico e letterario creato in Inghilterra verso la metà del sec. 19° da un gruppo di artisti che intendevano opporsi alle convenzioni accademiche con un ritorno a tradizioni di...