FERRUCCI, Michele
Lidia Maria Gonelli
Nacque a Lugo (Ravenna) il 29 sett. 1801 da Filippo Ferruzzi, proprietario terriero, e da Violante Malerbi.
A partire dal 1824 il F. (insieme con il fratello maggiore [...] , in qualità di supplente.
Con l'avvento al soglio pontificio di Pio IX anche il F. fu partecipe delle speranze dei neoguelfi: il 16 giugno 1847 diffondeva su foglio volante una iscrizione latina in onore del papa e nel settembre era presente a ...
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CARRARESI, Alessandro
Piero Treves
Nacque in Firenze, di modestissima estrazione, da Andrea ed Anna Landi il 28 sett. 1819. Forse per voto espiatorio d'averlo concepito avanti "la scritta matrimoniale" [...] più diretti, e qui pure non senza un giustificatissimo timor reverentialis, furono con due tardi e sostanzialmente minori neoguelfi, C. Guasti ed A. Conti.
In questa sua innegabile sordità e solitudine, pur frammezzo agli eventi del Risorgimento ...
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LUDOVICO da Casoria (al secolo Arcangelo Palmentieri)
Serena Veneziani
Nacque a Casoria, non distante da Napoli, l'11 marzo 1814, terzogenito di Vincenzo, vinaio, e Candida Zenga. Studiò presso il convento [...] a Roma. La missione si concluse positivamente con il rientro del RiarioSforza a Napoli il 30 novembre. Esponente di punta dei neoguelfi napoletani, L. fu rispettato anche da uomini di posizioni differenti come P.E. Imbriani e L. Settembrini che nel ...
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ROMANA, QUESTIONE
Walter Maturi
La questione romana, considerata come problema dell'esistenza dello Stato Pontificio, secondo autorevoli storici fu posta nel campo delle idee dal sec. XVIII, che affermò [...] Santa Sede la cessazione del dominio temporale; R. Lambruschini era per una soluzione radicale; ma il grosso dei neoguelfi credeva necessario il dominio temporale all'autonomia della Chiesa e al libero esercizio della sua missione spirituale. Se lo ...
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Cattolici e cultura costituzionale
Nicola Antonetti
Lo Stato liberale: ‘opposizione’ o ‘conciliazione’
Vari furono gli approcci che, dopo l’Unità d’Italia, il pensiero politico cattolico sviluppò verso [...] tra le varie posizioni dei cattolici. Nel campo degli studiosi di diritto amministrativo e costituzionale, i neoguelfi napoletani, a iniziare da Federico Persico, avanzarono, in stretto dialogo con ambienti liberali conservatori, concreti progetti ...
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Cinquecento diece e cinque
Pietro Mazzamuto
. Numero col quale D. in Pg XXXIII 43 indica o propriamente un'epoca, o simbolicamente un personaggio che avrebbe dovuto liberare la società di tutto quanto [...] intravedere come nel DXV non si fosse esaurita del tutto l'idea del papa redentore. I dantisti più attenti, fra i neoguelfi, capirono l'impossibilità di tale soluzione e in ordine alla struttura concettuale del canto e' in ordine alla sua datazione ...
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CANONICO, Tancredi
Mario Themelly
Nacque a Torino il 14 maggio 1828 da Francesco medico di corte, e Felicita Pomba. Laureatosi in legge a 19 anni, nel 1848 aveva seguito con animo commosso, come ricordò [...] calamità che deplora".
Nell'opuscolo traccia una linea di sviluppo storico profondamente diversa da quella già fermata dai riformatori neoguelfi. A differenza dei cattolici liberali che indicano nell'età di Lutero e Cartesio l'origine del male del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la Chiesa cattolica si trova ad affrontare gli enormi [...] che nella maggior parte dei casi resta tradizionale e non sa inserirsi nel dibattito teologico internazionale. Esso porta i neoguelfi (che del cattolicesimo liberale fanno parte integrante) a volere fare dei papi i protagonisti dell’unificazione. La ...
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SOLARO, Clemente, conte della Margarita
Umberto Levra
Nacque a Cuneo il 21 novembre 1792, primogenito del conte Vittorio Luigi e di Gabriella Galleani d’Agliano.
Di antica famiglia feudale di Asti, [...] molto vicini al re, come Cesare Balbo, Massimo d’Azeglio, Cesare Alfieri, gli scienziati partecipanti ai Congressi, i neoguelfi, i manifestanti a favore del nuovo papa Pio IX, del quale diffidava perché sostenitore delle riforme. La maggiore attività ...
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TREVES, Piero
Roberto Pertici
– Nacque a Milano il 27 novembre 1911 da Claudio, deputato socialista, allora direttore dell’Avanti!, e da Olga Levi, di cospicua famiglia veneziana, figlio secondogenito, [...] di fine Ottocento (Pasquale Villari in primis). Treves invece poneva al centro del quadro gli storici che chiamava «neoguelfi», cioè sostanzialmente i cattolici liberali: per quella punta di moralismo che era in loro (ampiamente sottolineata anche da ...
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neoguelfismo
s. m. [der. di neoguelfo]. – Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del sec. 19°; ne fu massimo esponente V. Gioberti, che nell’opera Del primato morale e civile degl’Italiani (1842-43) propose un cattolicesimo...
neoguelfo
neoguèlfo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di neo- e guelfo]. – Relativo al neoguelfismo: programma n.; concezioni, tendenze neoguelfe. Come sost., seguace del neoguelfismo: i n. dell’Ottocento.