BIRAGO di Vische, Carlo Emanuele
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 16 ag. 1797, terzogenito del marchese Enrico, investito nel gennaio 1791 del feudo di Vische, e di Luigia figlia del conte Francesco [...] ambienti decisamente reazionari. Il nuovo giornale, uscito per la prima volta il 4 luglio 1848 dopo il declino del neoguelfismo e alla vigilia del fallimento della guerra federale, recava il titolo di L'Armonia della religione con la civiltà, testata ...
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CALLEGARI, Giuseppe
Angelo Gambasin
Nacque a Venezia il 4 nov. 1841 da Pietro e da Angela Cescutti, in una famiglia appartenente alla piccola aristocrazia veneziana e di radicate tradizioni cattoliche; [...] ad altri filoni della cultura: in primo luogo al romanticismo apologetico di un Lacordaire e di un Montalembert; al neoguelfismo del Gioberti del Primato e del Balbo. Il dramma politico-religioso di Pio IX con la svolta intransigente seguitane, il ...
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TAPARELLI d'AZEGLIO, Luigi
Angiolo Gambaro
Nato a Torino dal marchese Cesare e da Cristina dei conti Morozzo di Bianzé il 24 novembre 1793, morto a Roma il 21 settembre 1862. Studiò a Siena nel collegio [...] di Massimo, che nelle vicende del Risorgimento spiegarono un'azione diretta e talora decisiva, il T. nel periodo del neoguelfismo non fu del tutto alieno dai sentimenti ond'era accesa la parte migliore degl'Italiani, quantunque il suo opuscolo Della ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] alla causa italiana e solo gli ingenui entusiasmi del momento vi potevano far leggere segnali incoraggianti per il neoguelfismo: le vicende delle Due Sicilie riflettevano infatti una crisi tutta interna al Regno meridionale, perché segnava il punto ...
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CASTELLI, Michelangelo
Giuseppe Talamo
Nato a Racconigi (Cuneo) il 4 dic. 1808 da Giovanni Battista e da Vittoria Bertini – la famiglia aveva simpatizzato, qualche lustro prima, per i giacobini – compì [...] non era certo favorevole ad una larga diffusione dello scritto, di tono raccolto e riflessivo, mentre si diffondeva il neoguelfismo così ricco di suggestioni e di promesse. Alleanza tra principi e popoli (“Noi italiani non dobbiamo e non possiamo ...
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Storia del Regno di Napoli
Aurelio Musi
Un’avvertenza importante
Scritta in tre mesi, la Storia del Regno di Napoli esce a puntate nel 1923-1924 su «La Critica» ed è pubblicata in volume nel 1925. L’“Avvertenza” [...] con una polemica verso il giurista Enrico Cenni (1825-1903), allievo di Luigi Settembrini e rappresentante di primo piano del neoguelfismo napoletano, il quale nei suoi Studi di diritto pubblico ad occasione della contesa tra il Comune di Napoli ed i ...
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Cinquecento diece e cinque
Pietro Mazzamuto
. Numero col quale D. in Pg XXXIII 43 indica o propriamente un'epoca, o simbolicamente un personaggio che avrebbe dovuto liberare la società di tutto quanto [...] intravedere come nel DXV non si fosse esaurita del tutto l'idea del papa redentore. I dantisti più attenti, fra i neoguelfi, capirono l'impossibilità di tale soluzione e in ordine alla struttura concettuale del canto e' in ordine alla sua datazione ...
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I partiti di Destra sono i partiti conservatori e reazionarî: la loro è la storia, viva sempre nel seno di ogni età della vita umana, della tendenza a conservare gli ordinamenti del passato, che, dinnanzi [...] i primi accenni a un problema nazionale italiano, che sono della stessa età. Queste tendenze maturano intere nel federalismo neoguelfo del 1848 e arrivano a una migliore coscienza di sé proprio nel fallimento pratico degl'ideali loro.
Dalle critiche ...
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Partiti e movimenti
Fulvio Cammarano
I grandi eventi politici e militari che condussero all’unificazione italiana furono il risultato dell’azione di una parte ristretta ma via via sempre più estesa [...] un politicamente proficuo incontro tra cultura cattolica e cultura liberale. Se tale illusione, e in particolare il progetto del neoguelfismo giobertiano, era destinata a tramontare in seguito alla fuga di Pio IX a Gaeta, non altrettanto avvenne per ...
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ARCANGELI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a San Marcello Pistoiese, da Cristofano, il 13 dic. 1807; di povera fanúglia, per poter studiare fu avviato alla carriera ecclesiastica nel seminario di Pistoia, [...] soprattutto francesi, e partecipi di quell'umanesimo, aperto ai problemi della storia e della politica, che fu proprio del neoguelfismo toscano. A ravvivar conoscenze e simpatie francesi nell'A., che già nel '32 aveva incontrato in Prato il Lamennais ...
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neoguelfismo
s. m. [der. di neoguelfo]. – Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del sec. 19°; ne fu massimo esponente V. Gioberti, che nell’opera Del primato morale e civile degl’Italiani (1842-43) propose un cattolicesimo...
neoguelfo
neoguèlfo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di neo- e guelfo]. – Relativo al neoguelfismo: programma n.; concezioni, tendenze neoguelfe. Come sost., seguace del neoguelfismo: i n. dell’Ottocento.