(ted. Welfen) Con i nomi di guelfi e ghibellini si suole designare i due partiti sorti in Germania dopo la morte di Enrico V (1125), il primo guidato dai G., l’altro capeggiato dagli Hohenstaufen, signori [...] , religiosi), non sempre collegati alla lotta tra Impero e Papato.
Durante il Risorgimento italiano, si designò come neoguelfo il programma giobertiano, in quanto affidava al Papato una funzione diretta suggerendo per gli avversari, anticlericali e ...
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guelfi
Fazione tedesca, sorta nel 12° sec. dopo la morte di Enrico V, dei sostenitori della casata dei Welfen, duchi di Baviera e di Sassonia, in contrapposizione ai , fautori degli Hohenstaufen, duchi [...] lotta tra impero e papato. Durante il Risorgimento italiano, in riferimento al significato originario, si designò come neoguelfo il programma politico di V. Gioberti, in quanto affidava al papato una funzione preminente nella costruzione dello Stato ...
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ARCANGELI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a San Marcello Pistoiese, da Cristofano, il 13 dic. 1807; di povera fanúglia, per poter studiare fu avviato alla carriera ecclesiastica nel seminario di Pistoia, [...] soprattutto francesi, e partecipi di quell'umanesimo, aperto ai problemi della storia e della politica, che fu proprio del neoguelfismo toscano. A ravvivar conoscenze e simpatie francesi nell'A., che già nel '32 aveva incontrato in Prato il Lamennais ...
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I partiti di Destra sono i partiti conservatori e reazionarî: la loro è la storia, viva sempre nel seno di ogni età della vita umana, della tendenza a conservare gli ordinamenti del passato, che, dinnanzi [...] i primi accenni a un problema nazionale italiano, che sono della stessa età. Queste tendenze maturano intere nel federalismo neoguelfo del 1848 e arrivano a una migliore coscienza di sé proprio nel fallimento pratico degl'ideali loro.
Dalle critiche ...
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MONTANELLI, Giuseppe
Antonio Panella
Patriota e uomo politico, nato a Fucecchio il 21 gennaio 1813, morto ivi il 17 giugno 1862. Giovanissimo, collaborò all'Antologia del Vieusseux e al Giornale Pisano. [...] evangelico promosso a Pisa da Carlo Eynard. Ma non passò molto che, entusiasmato della politica riformatrice di Pio IX, diventò neoguelfo; e prima con la stampa clandestina, poi con la fondazione del giornale L'Italia, fu un ardente sostenitore del ...
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CANTU Cesare
Marino Berengo
CANTÙ Cesare. -Nacque a Brivio, in Brianza, il 5 dic. 1804 da Celso e da Rachele Gallavresi.
I suoi primi ricordi sono legati alla figura del nonno Ignazio, che, dopo aver [...] mutilazioni perché la Direzione generale di polizia lo trovò "ostile al governo imperiale"; ed era un'ormai tardiva rivendicazione dei motivi neoguelfi e del mito di Pio IX: "il popolo italiano, ogni qual volta rialzò la testa il suo grido fu la ...
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cattolicesimo liberale
Movimento politico della prima metà del sec. 19°, diffuso in Belgio, Francia e soprattutto Italia. Teorizzò la conciliabilità della dottrina cattolica con i principi liberali della [...] contro il settarismo dei partiti. L’avvento di Pio IX (1846) sembrò sul punto di realizzare il programma neoguelfo, che tuttavia si scontrò con l’impossibilità di conciliare l’universalismo della Chiesa con il principio di nazionalità italiano ...
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SPAVENTA, Bertrando
Guido Calogero
Pensatore e storico della filosofia, nato a Bomba (Chieti) il 26 giugno 1817, morto a Napoli il 20 febbraio 1883. Scolaro, insieme col fratello Silvio (v.), nel seminario [...] anche la veste sacerdotale, e passò a Torino, centro ideale di tutti gli esuli politici italiani. Lo spirito neoguelfo della cultura torinese non si confaceva peraltro con le tendenze speculative dello S., quali risultavano dagli scritti che allora ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] ; se è vero che a quel manzoniano problema si affiancò, per opera precipua del Bonghi e di vari suoi amici tardo- neoguelfi, il problema del perché la letteratura italiana non fosse popolare in Italia (fin quando non lo si disse risolto, o invalidato ...
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TANARI, Luigi (Luigi Maria Nicolò)
Stefano Magagnoli
– Nacque a Bologna il 28 luglio 1820, primogenito del marchese Giuseppe e di Brigida Fava Ghislieri, entrambi appartenenti a due importanti famiglie [...] quo, sebbene fosse contrario a qualsiasi ipotesi rivoluzionaria; un esito del processo politico a suo avviso del tutto controproducente. Neoguelfo, in una prima fase, fu attratto dalle ‘aperture’ di Pio IX; filopiemontese, in una seconda, vide nella ...
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neoguelfo
neoguèlfo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di neo- e guelfo]. – Relativo al neoguelfismo: programma n.; concezioni, tendenze neoguelfe. Come sost., seguace del neoguelfismo: i n. dell’Ottocento.
neoguelfismo
s. m. [der. di neoguelfo]. – Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del sec. 19°; ne fu massimo esponente V. Gioberti, che nell’opera Del primato morale e civile degl’Italiani (1842-43) propose un cattolicesimo...