BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] , soprattutto perché l'autore delle Lettere meridionali, nonostante una sua sempre più radicata propensione al moderatismo tosco-neoguelfo, conservava acutissime le proprie idealità di riforma sociale e il senso vivo della storiografia e della storia ...
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NISCO, Nicola
Maria Carmela Schisani
NISCO, Nicola (Niccola). – Nacque a Sant’Agnese, frazione di San Giorgio la Montagna (oggi San Giorgio del Sannio) – nel Regno di Napoli – il 29 settembre 1816, [...] di fronte alla manifesta ostilità del re verso la concessione di libertà costituzionali. L’ispirazione al liberalismo neoguelfo – evidente nelle due opere incompiute I papi e la moderna civiltà (1846) e Storia dell’amministrazione civile ...
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PEPOLI, Gioacchino Napoleone
Salvatore Alongi
PEPOLI, Gioacchino Napoleone. – Nacque a Bologna il 10 ottobre 1825, secondogenito del marchese Guido Taddeo e di Letizia Murat, figlia di Gioacchino, già [...] di presidente del più moderato Circolo popolare, espressione dei sostenitori dell’idea federale declinata secondo il modello neoguelfo giobertiano.
Lontana dall’orizzonte politico del giovane Pepoli era dunque la prospettiva della «formazione di un ...
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Minghetti, Marco
Uomo politico (Bologna 1818 - Roma 1886). Proveniente da un’agiata famiglia della borghesia agraria, dal 1832 soggiornò con la madre, rimasta vedova, a Parigi presso lo zio Pio Sarti, [...] recò anche in Francia, Inghilterra e Germania. In questo periodo cominciò a maturare una progressiva distanza dal programma neoguelfo. Nel 1856, su richiesta di Cavour, redasse un memoriale sullo stato delle provincie dell’Italia centrale soggette al ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] decimonono (1932), Bari 196110, pp. 127-131.
32 E. Passerin d’Entrèves, Il cattolicesimo liberale in Europa e il movimento neoguelfo in Italia, in Nuove questioni di storia del Risorgimento e dell’Unità d’Italia, I, Milano, 1962, pp. 565-606.
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De Sanctis, Francesco
Mario Fubini
Nella critica desanctisiana D. ha un singolare, anzi unico rilievo, sia per le pagine a lui dedicate nei corsi della scuola napoletana, e poi soprattutto nelle lezioni [...] a poeta ma come a cittadino, sino a esser sentito partecipe delle lotte attuali e trasfigurato in neoghibellino o neoguelfo o addirittura col Mazzini in profeta della nuova Italia. Né del tutto estraneo oltreché alla grande storiografia romantica ...
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CAPECELATRO, Alfonso
Francesco Malgeri
Nacque a Marsiglia, il 5 febbr. 1824, da Francesco, duca di Castelpagano e marchese di Ripa, e da Maddalena Sartorelli.
Francesco (1784-1863) aveva partecipato [...] loro morte, l'oratorio napoletano rimase il centro della tradizione storiografica neoguelfa. Qui il C. rimase e lavorò a lungo, fino al Chiesa in Italia.
Una volta tramontato definitivamente il sogno neoguelfo, il C. si era avvicinato al gruppo dei ...
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PELOSINI, Narciso Feliciano
Rossana Dedola
– Ultimo di cinque fratelli e sorelle, tre dei quali morirono in giovane età, nacque a Fornacette (Pisa) il 9 giugno 1823 da Giuseppe e da Maddalena Franchi. [...] .
In quello stesso anno avvenne la rottura con Carducci, segnata sia dalla svolta politica in senso moderato e neoguelfo di Pelosini, sia dalla sua opposizione alla candidatura del poeta nei seggi elettorali pisani.
Dopo un periodo di profonda ...
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RISORGIMENTO
Walter MATURI
Alberto BALDINI
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. La parola e il concetto. - La parola Risorgimento per designare un periodo della storia italiana fu usata la prima volta dal padre Saverio Bettinelli [...] e il Salvatorelli ripudiano come insincerità morale, rifiutandosi persino di ammetterne l'importanza storica. I rapporti tra il neoguelfismo o cattolicismo liberale italiano e il giansenismo francese sono stati indagati (Ruffini) e quelli tra esso e ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] civile dei Papi.Èla premessa storica, o la liquidazione storica, di quell'immediato problema etico-politico dei liberali e neoguelfi, il problema appunto del potere temporale dei papi e di come quest'ultimo si conciliasse tanto con la società civile ...
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neoguelfo
neoguèlfo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di neo- e guelfo]. – Relativo al neoguelfismo: programma n.; concezioni, tendenze neoguelfe. Come sost., seguace del neoguelfismo: i n. dell’Ottocento.
neoguelfismo
s. m. [der. di neoguelfo]. – Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del sec. 19°; ne fu massimo esponente V. Gioberti, che nell’opera Del primato morale e civile degl’Italiani (1842-43) propose un cattolicesimo...