COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] ". E questo, ch'effettivamente era, sempre di poi rimase il suo campo, sia per una consonanza di sentire, propria di lui tosco-neoguelfo ed ebreo (come anche si evince fra le righe del necrologio di David Castelli, in Arch. stor. ital., s. 5, XXVII ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] dell'Hegel, e mostrava di appartenere alla scuola italica". E concludeva (quasi attribuendo al santo i propositi d'un neoguelfo del '48): "Anselmo dalle intime necessità, nelle quali trovava la congiunzione indissolubile tra la ragione e la fede ...
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CANTU Cesare
Marino Berengo
CANTÙ Cesare. -Nacque a Brivio, in Brianza, il 5 dic. 1804 da Celso e da Rachele Gallavresi.
I suoi primi ricordi sono legati alla figura del nonno Ignazio, che, dopo aver [...] mutilazioni perché la Direzione generale di polizia lo trovò "ostile al governo imperiale"; ed era un'ormai tardiva rivendicazione dei motivi neoguelfi e del mito di Pio IX: "il popolo italiano, ogni qual volta rialzò la testa il suo grido fu la ...
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neoguelfo
neoguèlfo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di neo- e guelfo]. – Relativo al neoguelfismo: programma n.; concezioni, tendenze neoguelfe. Come sost., seguace del neoguelfismo: i n. dell’Ottocento.
neoguelfismo
s. m. [der. di neoguelfo]. – Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del sec. 19°; ne fu massimo esponente V. Gioberti, che nell’opera Del primato morale e civile degl’Italiani (1842-43) propose un cattolicesimo...